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Testo
<blockquote data-quote="Dimaraz" data-source="post: 367314" data-attributes="member: 46111"><p>Hai perfettamente compreso la "dinamica" e i settori di competenza.</p><p>Le sentenze dei procedimenti civili nulla centrano con gli iter amministrativi.</p><p></p><p>Se da un lato l'art. 1102 consente al comproprietario di fare modifiche al bene (coi dovuti limiti) per rendergli più agevole 'uso...fa da contraltare l"art. 1122 che impone la comunicazione delle intenzioni/progetti all'amministratore/assemblea (la norma si ferma li e non precisa obblighi di benestare ma nemmeno li nega...ci ha pensato giurisprudenza)</p><p></p><p>Ma ...qualora tali interventi necessitano di titoli autorizzativi il Comune può (dovrebbe sempre) chiedere il benestare perché se il bene è "comune" significa che tutti ne sono proprietari ed il progetto deve essere approvato da tutti o si deve presumere che chi lo presenta lo faccia a nome e col consenso di tutti.</p><p>Questo è "fissato" nella sentenza del Consiglio di Stato che ho citato.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Dimaraz, post: 367314, member: 46111"] Hai perfettamente compreso la "dinamica" e i settori di competenza. Le sentenze dei procedimenti civili nulla centrano con gli iter amministrativi. Se da un lato l'art. 1102 consente al comproprietario di fare modifiche al bene (coi dovuti limiti) per rendergli più agevole 'uso...fa da contraltare l"art. 1122 che impone la comunicazione delle intenzioni/progetti all'amministratore/assemblea (la norma si ferma li e non precisa obblighi di benestare ma nemmeno li nega...ci ha pensato giurisprudenza) Ma ...qualora tali interventi necessitano di titoli autorizzativi il Comune può (dovrebbe sempre) chiedere il benestare perché se il bene è "comune" significa che tutti ne sono proprietari ed il progetto deve essere approvato da tutti o si deve presumere che chi lo presenta lo faccia a nome e col consenso di tutti. Questo è "fissato" nella sentenza del Consiglio di Stato che ho citato. [/QUOTE]
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