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Nullità dei trasferimenti immobiliari non conformi . Cassazione 5-12-14 n.25811
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<blockquote data-quote="Daniele 78" data-source="post: 210583" data-attributes="member: 40390"><p>Gli abusi più dannosi da rimediare con la ****uola significa tutto e niente.</p><p>Gli abusi più dannosi sono le opere che nascono in aree protette (sulle pendici dei vulcani, sulle spiagge o negli alvei dei torrenti).</p><p>Gli abusi edilizi (come il cambio di destinazione d'uso da garage a residenza anche senza aumento di volumetria) non sempre sono permessi (quindi risolvibili con sanatoria) spesso quando contrastano con le norme del Piano regolatore occorre il condono.</p><p><u>La differenza tra sanatoria e condono sta proprio nel fatto che mentre nella sanatoria fai un qualcosa senza chiedere l'assenso (ma non contrasti con le norme urbanistiche del PRG) quando fai un qualcosa senza chiederne l'assenso (me che contrasta con le norme urbanistiche del PRG del tuo Comune) allora hai bisogno del condono.</u></p><p></p><p>Intendiamoci subito: il condono già ai tempi del 1°condono non era permesso per opere che insistevano su aree protette (o almeno non lo sarebbero state) peccato che i PRG dei vari comuni non erano molto ben classificati per cui di fatto difficilmente ci rientravi in aree protette. Oggi con il passare del tempo ed il miglioramento delle tecniche di rilevamento ma anche di conoscenza geologica del suolo la situazione (per lo meno nel Nord è molto molto cambiata) anche se ne frattempo sono sorte costruzioni in siti molto "discutibili".</p><p></p><p><u>Se tu ti limiti alla rettifica catastale fai un errore, in quanto il Catasto è un semplice registro fiscale delle proprietà, non è il suo compito assicurare il rispetto delle norme urbanistiche del territorio; l'urbanistica il rispetto delle norme di igiene e salubrità e sicurezza sta al Comune.</u></p><p><u>Inoltre rettificando il solo catasto andresti a censire un'abuso edilizio, ti metteresti nei guai da solo.</u></p><p><u></u></p><p>Ecco perché occorre fare entrambe le cose.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Daniele 78, post: 210583, member: 40390"] Gli abusi più dannosi da rimediare con la ****uola significa tutto e niente. Gli abusi più dannosi sono le opere che nascono in aree protette (sulle pendici dei vulcani, sulle spiagge o negli alvei dei torrenti). Gli abusi edilizi (come il cambio di destinazione d'uso da garage a residenza anche senza aumento di volumetria) non sempre sono permessi (quindi risolvibili con sanatoria) spesso quando contrastano con le norme del Piano regolatore occorre il condono. [U]La differenza tra sanatoria e condono sta proprio nel fatto che mentre nella sanatoria fai un qualcosa senza chiedere l'assenso (ma non contrasti con le norme urbanistiche del PRG) quando fai un qualcosa senza chiederne l'assenso (me che contrasta con le norme urbanistiche del PRG del tuo Comune) allora hai bisogno del condono.[/U] Intendiamoci subito: il condono già ai tempi del 1°condono non era permesso per opere che insistevano su aree protette (o almeno non lo sarebbero state) peccato che i PRG dei vari comuni non erano molto ben classificati per cui di fatto difficilmente ci rientravi in aree protette. Oggi con il passare del tempo ed il miglioramento delle tecniche di rilevamento ma anche di conoscenza geologica del suolo la situazione (per lo meno nel Nord è molto molto cambiata) anche se ne frattempo sono sorte costruzioni in siti molto "discutibili". [U]Se tu ti limiti alla rettifica catastale fai un errore, in quanto il Catasto è un semplice registro fiscale delle proprietà, non è il suo compito assicurare il rispetto delle norme urbanistiche del territorio; l'urbanistica il rispetto delle norme di igiene e salubrità e sicurezza sta al Comune. Inoltre rettificando il solo catasto andresti a censire un'abuso edilizio, ti metteresti nei guai da solo. [/U] Ecco perché occorre fare entrambe le cose. [/QUOTE]
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