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Area Tecnica ed Edilizia
Edilizia, Appalti e Materiali da Costruzione
Obbligo comunicazione alla ASL inizio lavori edili pena decadenza del titolo abilitativo, detrazioni
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<blockquote data-quote="griz" data-source="post: 222101" data-attributes="member: 36731"><p>secondo me con la discussione si stanno dando informazioni non corrette a chi non conosce la materia, premetto che sono coordinatore della sicurezza dal 1998 e la mia abilitazione è stata conseguita col corso di 60 ore appositamente istituito per chi aveva già dimestichezza con le norme, quindi credo di esprimermi con cognizione di causa.</p><p>Le norme sulla sicurezza dal 494/96 e s.m.i. sono volte a individuare i responsabili di ogni aspetto riguardante appunto la sicurezza nel cantiere, lo scopo è quello di preservare la salute e la sicurezza di chiunque a vario titolo operi in cantiere. Queste norme prevedono che nel momento in cui vi siano più imprese operanti in qualsivoglia cantiere, dalla costruzione del castello alla ristrutturazione dell'appartamento, vi sia qualcuno che si occupi di coordinare l'operato di queste imprese, lo scopo è quello di evitare che un'impresa che sta operando generi situazioni di pericolo agli addetti di un'altra impresa che sta anch'essa operando nel cantiere, la contemporaneità operativa che può sembrare la situazione classica di interferenza, è relativamente importante in quanto un'impresa che non sta operando mantre l'altra si, potrebbe avere lasciato nel cantiere situazioni pericolose per questa.</p><p>Posto questa digressione logica sulla quale penso ci sia poco da discutere, la norma prevede che vi sia un professionista incaricato dal committente che è il vero responsabile, che provveda tramite la redazione di un documento (Piano di Sicurezza e Coordinamento) a prevedere tutti i pericoli e le situazioni delle quali ogni addetto possa essere informato e prevedere procedure operative sicure, questo documento deve essere acquisito dalle imprese che sulla sua scorta redigeranno un ulteriore documento che specificherà come operativamente queste opereranno nelle lavorazioni previste rispettando le norme sulla sicurezza e le eventuali interferenze. Tutto questo viene verificato e fatto rispettare dal coorinatore in fase esecutiva che segue l'evoluzione del cantiere e adatta eventualmente tutte le procedure. Lo scopo è sempre quello di garantire il più elevato livello di sicurezza possibile.</p><p>Se l'appalto prevede che vi sia una sola impresa esecutrice, cioè non ci sia bisogno di qualcuno che coordini quanto si svolge in cantiere gestendo le eventuali inteferenze tra le varie realtà operanti in quanto non vi sono diverse realtà (imprese), il responsabile della gestione della sicurezza in cantiere sarà il datore di lavoro dell'impresa che provvederà comunque a redigere il proprio POS nel quale esplicherà quali siano le prescrizioni oeprative che lui e la sua impresa metteranno in pratica per operare in sicurezza. </p><p>Il concetto di impresa sopra espresso si applica ovviamente anche al singolo artigiano (lavoratore autonomo) che operando deve rispettare le norme di sicurezza, rimane il concetto infatti che il committente è responsabile dei eventuali incidenti che possono capitare nell'opera.</p><p>Se un lavoratore autonomo viene incaricato di fare lavori particolari in un cantiere dove è già presente un'altra impresa esecutrice, potrebbe crearsi la situazione sopra esaminata delle due imprese che operando nello stesso cantiere potrebbero generare pericolise interferenze tra di loro e quindi rendersi necessario un coordinamento, la situazione si può ovviare se il lavoratore autonomo, (senza dipendenti altrimenti diventa impresa), accetta il fatto di venire assimilato ad un dipendente dell'impresa già presente, (questo solo dal punto di vista del rispetto delle norme di sicurezza) e di venire coordinato di fatto dal datore di lavoro dell'impresa principale, la procedura prevede che il lavoratore autonomo dichiari di avere preso conoscenza del POS dell'impresa e si impegni a rispettarne le prescrizioni e di venire coordinato nella su aopera dal datore di lavoro dell'altra impresa.</p><p>Sono procedure già più volte messe in pratca con successo</p><p>Se invece</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="griz, post: 222101, member: 36731"] secondo me con la discussione si stanno dando informazioni non corrette a chi non conosce la materia, premetto che sono coordinatore della sicurezza dal 1998 e la mia abilitazione è stata conseguita col corso di 60 ore appositamente istituito per chi aveva già dimestichezza con le norme, quindi credo di esprimermi con cognizione di causa. Le norme sulla sicurezza dal 494/96 e s.m.i. sono volte a individuare i responsabili di ogni aspetto riguardante appunto la sicurezza nel cantiere, lo scopo è quello di preservare la salute e la sicurezza di chiunque a vario titolo operi in cantiere. Queste norme prevedono che nel momento in cui vi siano più imprese operanti in qualsivoglia cantiere, dalla costruzione del castello alla ristrutturazione dell'appartamento, vi sia qualcuno che si occupi di coordinare l'operato di queste imprese, lo scopo è quello di evitare che un'impresa che sta operando generi situazioni di pericolo agli addetti di un'altra impresa che sta anch'essa operando nel cantiere, la contemporaneità operativa che può sembrare la situazione classica di interferenza, è relativamente importante in quanto un'impresa che non sta operando mantre l'altra si, potrebbe avere lasciato nel cantiere situazioni pericolose per questa. Posto questa digressione logica sulla quale penso ci sia poco da discutere, la norma prevede che vi sia un professionista incaricato dal committente che è il vero responsabile, che provveda tramite la redazione di un documento (Piano di Sicurezza e Coordinamento) a prevedere tutti i pericoli e le situazioni delle quali ogni addetto possa essere informato e prevedere procedure operative sicure, questo documento deve essere acquisito dalle imprese che sulla sua scorta redigeranno un ulteriore documento che specificherà come operativamente queste opereranno nelle lavorazioni previste rispettando le norme sulla sicurezza e le eventuali interferenze. Tutto questo viene verificato e fatto rispettare dal coorinatore in fase esecutiva che segue l'evoluzione del cantiere e adatta eventualmente tutte le procedure. Lo scopo è sempre quello di garantire il più elevato livello di sicurezza possibile. Se l'appalto prevede che vi sia una sola impresa esecutrice, cioè non ci sia bisogno di qualcuno che coordini quanto si svolge in cantiere gestendo le eventuali inteferenze tra le varie realtà operanti in quanto non vi sono diverse realtà (imprese), il responsabile della gestione della sicurezza in cantiere sarà il datore di lavoro dell'impresa che provvederà comunque a redigere il proprio POS nel quale esplicherà quali siano le prescrizioni oeprative che lui e la sua impresa metteranno in pratica per operare in sicurezza. Il concetto di impresa sopra espresso si applica ovviamente anche al singolo artigiano (lavoratore autonomo) che operando deve rispettare le norme di sicurezza, rimane il concetto infatti che il committente è responsabile dei eventuali incidenti che possono capitare nell'opera. Se un lavoratore autonomo viene incaricato di fare lavori particolari in un cantiere dove è già presente un'altra impresa esecutrice, potrebbe crearsi la situazione sopra esaminata delle due imprese che operando nello stesso cantiere potrebbero generare pericolise interferenze tra di loro e quindi rendersi necessario un coordinamento, la situazione si può ovviare se il lavoratore autonomo, (senza dipendenti altrimenti diventa impresa), accetta il fatto di venire assimilato ad un dipendente dell'impresa già presente, (questo solo dal punto di vista del rispetto delle norme di sicurezza) e di venire coordinato di fatto dal datore di lavoro dell'impresa principale, la procedura prevede che il lavoratore autonomo dichiari di avere preso conoscenza del POS dell'impresa e si impegni a rispettarne le prescrizioni e di venire coordinato nella su aopera dal datore di lavoro dell'altra impresa. Sono procedure già più volte messe in pratca con successo Se invece [/QUOTE]
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