Buonasera amici del Forum, ancora una volta ho bisogno di una Vs. opinione:
condomino (sempre il solito) si lamenta che paga troppo per certi consumi. Da tenere presente che la sua
famiglia è composta da 5 persone. In particolare si riferisce all'acqua calda sanitaria centralizzata, ovvero
vorrebbe cambiare il modo di contabilizzazione dei consumi.
Sono anni che l'amministratore usa lo stesso metodo di calcolo e a tutt'oggi nessuno si è lamentato.
Certo tutto si può cambiare/migliorare, nessun problema. Mi lascia perplessa però la decisione presa d'ufficio
da parte dell'amministratore che ci comunica con una circolare quanto segue:
" Per quanto riguarda l'ACS, correttamente il condomino dott. x mi aveva fatto ossevare che esisteva una
vecchia delibera in base alla quale anche per l'acqua calda veniva calcolata una quota di dispersione che
corrisponde al ricircolo dell'acqua calda. Sentita l'opinione dell'architetto Y (egregio sconosciuto) che tratta
questo tipo di problemi, lo stesso mi ha confermato la correttezza di applicare una quota fissa anche per
l'ACS in ragione del 30% . Il residuo 70% dell'acqua viene diviso in base al numero delle persone.
In base a questa ripartizione corretta ho ridato il ricalcolo anche per la gestione 2023/24".
Se la delibera esiste nessun problema ( mi pare comunque strano che non sia mai stata implementata ) ma,
se "esisteva" presumo che al momento questa non sia disponibile per una verifica.
Può in questo caso l'amministratore decidere di cambiare metodo di calcolo per l'anno in corso e retroattivamente per la gestione 2023/24 senza l'autorizzazione dell'assemblea?
E in caso si decidesse di cambiare metodo di calcolo, quale sarebbe la maggioranza richiesta?
Grazie in anticipo per la Vs. cortese attenzione.
condomino (sempre il solito) si lamenta che paga troppo per certi consumi. Da tenere presente che la sua
famiglia è composta da 5 persone. In particolare si riferisce all'acqua calda sanitaria centralizzata, ovvero
vorrebbe cambiare il modo di contabilizzazione dei consumi.
Sono anni che l'amministratore usa lo stesso metodo di calcolo e a tutt'oggi nessuno si è lamentato.
Certo tutto si può cambiare/migliorare, nessun problema. Mi lascia perplessa però la decisione presa d'ufficio
da parte dell'amministratore che ci comunica con una circolare quanto segue:
" Per quanto riguarda l'ACS, correttamente il condomino dott. x mi aveva fatto ossevare che esisteva una
vecchia delibera in base alla quale anche per l'acqua calda veniva calcolata una quota di dispersione che
corrisponde al ricircolo dell'acqua calda. Sentita l'opinione dell'architetto Y (egregio sconosciuto) che tratta
questo tipo di problemi, lo stesso mi ha confermato la correttezza di applicare una quota fissa anche per
l'ACS in ragione del 30% . Il residuo 70% dell'acqua viene diviso in base al numero delle persone.
In base a questa ripartizione corretta ho ridato il ricalcolo anche per la gestione 2023/24".
Se la delibera esiste nessun problema ( mi pare comunque strano che non sia mai stata implementata ) ma,
se "esisteva" presumo che al momento questa non sia disponibile per una verifica.
Può in questo caso l'amministratore decidere di cambiare metodo di calcolo per l'anno in corso e retroattivamente per la gestione 2023/24 senza l'autorizzazione dell'assemblea?
E in caso si decidesse di cambiare metodo di calcolo, quale sarebbe la maggioranza richiesta?
Grazie in anticipo per la Vs. cortese attenzione.