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Parcella avvocato esosa ed errata
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Testo
<blockquote data-quote="iaragos" data-source="post: 93132"><p>La mia opinione:</p><p>La tariffa da applicare è quella "Stragiudiziale"; non importa se è stato firmato il mandato.</p><p>Per la determinazione del valore si discute: a mio avviso il valore della controversia nel suo caso è "indeterminato"; ciò perchè l'art. 15 c.p.c. cui si fa riferimento per le controversie riguardanti immobili (non in locazione laddove il valore è dato dai canoni) non comprende il comodato, per cui il riferimento al valore dell'immobile non sarebbe corretto. Detto ciò, poichè mi pare di capire che in vece l'avvocato abbia calcolato detto valore, gli segnali la correzione dato che è a lei favorevole.</p><p>Le voci tariffarie (tabella D) dovute (in base al valore che lei ha dichiarato; ma occhio che se applica l'indeterminato come sarebbe giusto, i costi lievitano) sono: </p><p>- Posizione e archivio (diritto fisso € 13)</p><p>- esame e studio (da € 180 a € 690) </p><p>- conferenza di trattazione (per ogni ora o frazione di ora; sia in studio che telefonica) (da €35 a €60 x ora o frazione)</p><p>- consultazioni orali che esauriscono la pratica (da €15 a € 150) a meno che implichino informativa e studio particolari (da € 90 a € 295).</p><p>Lei ha diritto di chiedere, nelle oscillazioni tra minimo e massimo, quale "misura" abbia adottato l'avvocato e, se la motivazione non le sembra congrua, può chiedere il vaglio del Consiglio dell'Ordine. Quest'ultimo, per valori minimi e medi solitamente conferma la parcella; se sono applicati i massimi senza motivo ridurrà la parcella.</p><p>I penalisti sono spesso esosi perchè hanno maggiore libertà nella determinazione dei compensi nella loro materia e tendono ad applicare lo stesso metodo in materia civile...</p><p>P.S. gli avvocati si irrigidiscono di fronte al cliente "so tutto io" per cui segua il consiglio di chi le ha suggerito l'approccio morbido. Se s'impunta, faccia opinare la parcella. In ogni caso, se non è soddisfatto, diffonda il suo parere in merito...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="iaragos, post: 93132"] La mia opinione: La tariffa da applicare è quella "Stragiudiziale"; non importa se è stato firmato il mandato. Per la determinazione del valore si discute: a mio avviso il valore della controversia nel suo caso è "indeterminato"; ciò perchè l'art. 15 c.p.c. cui si fa riferimento per le controversie riguardanti immobili (non in locazione laddove il valore è dato dai canoni) non comprende il comodato, per cui il riferimento al valore dell'immobile non sarebbe corretto. Detto ciò, poichè mi pare di capire che in vece l'avvocato abbia calcolato detto valore, gli segnali la correzione dato che è a lei favorevole. Le voci tariffarie (tabella D) dovute (in base al valore che lei ha dichiarato; ma occhio che se applica l'indeterminato come sarebbe giusto, i costi lievitano) sono: - Posizione e archivio (diritto fisso € 13) - esame e studio (da € 180 a € 690) - conferenza di trattazione (per ogni ora o frazione di ora; sia in studio che telefonica) (da €35 a €60 x ora o frazione) - consultazioni orali che esauriscono la pratica (da €15 a € 150) a meno che implichino informativa e studio particolari (da € 90 a € 295). Lei ha diritto di chiedere, nelle oscillazioni tra minimo e massimo, quale "misura" abbia adottato l'avvocato e, se la motivazione non le sembra congrua, può chiedere il vaglio del Consiglio dell'Ordine. Quest'ultimo, per valori minimi e medi solitamente conferma la parcella; se sono applicati i massimi senza motivo ridurrà la parcella. I penalisti sono spesso esosi perchè hanno maggiore libertà nella determinazione dei compensi nella loro materia e tendono ad applicare lo stesso metodo in materia civile... P.S. gli avvocati si irrigidiscono di fronte al cliente "so tutto io" per cui segua il consiglio di chi le ha suggerito l'approccio morbido. Se s'impunta, faccia opinare la parcella. In ogni caso, se non è soddisfatto, diffonda il suo parere in merito... [/QUOTE]
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