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<blockquote data-quote="scarperosse" data-source="post: 193146" data-attributes="member: 45417"><p>ciao gente, è vero non vale la candela ma l'orgoglio si. voglio giustizia.</p><p>come vi dicevo è una storia incominciata 9 anni fa. il nonno defunto lasciava l'eredità a moglie e tre figli, all'epoca la madre aveva i 2 quarti di proprietà e i figli vivevano in due appartamenti dello stabile mentre il terzo viveva nell'app.to comprato (?). </p><p>in questo periodo si accatastava nuovamente la casa con pertinenze abusive. </p><p>il mio coniuge rifiutava la divisione programmata dalla nonna e dal fratello. morta la nonna si procedeva alla divisione e l'unico sbaglio mio, è stato quello di non seguire il marito durante il rogito. si un errore mio. il fratello del mio coniuge assieme la madre avevano già programmato la truffa e sono convinta che centra anche il notaio. le carte parlano, la legge prevede che i figli siano uguali davanti lo stato e aperto il testamento, la madre lasciava la legittima al fratello più grande, da qui, strappando una promessa venne detto a mio marito (davanti il notaio) ti darò il tuo avere e lui firmò la nostra condanna. è chiaro che firmava e accettava come accatastato.</p><p>abbiamo fatto e rifatto accertamenti da geometri e ingegneri al catasto e in conservatoria. nulla da fare, al catasto risulta la divisione del fabbricato comprensivo di abusi e divisioni della corte senza firma del coniuge, in conservatoria esiste solo l'atto di divisione e il testamento. è chiara l'ignoranza di chi firma un atto del genere senza farsi aiutare da avvocati, ma la buona fede del marito accettava ciò che aveva da dirgli il notaio ( io sono qui per tutelare gli interessi degli eredi in egual misura). non vennero fatti accertamenti ne valutazioni dell'immobile, e i fratelli assieme al notaio con quella firma avevano tratto il dado. inutile dirvi che mio marito ne è morto di dolore, non per il tumore ma per l'inganno. parliamo di giustizia non di dottori e qui nasce il mio dramma. la giustizia esiste dove ci sono i soldi, il mio problema nasce da un inganno che nessuno e dico nessuno vuole riconoscere.</p><p>metto le mie scarpe rosse e vado. un saluto a tutti da scarperosse.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="scarperosse, post: 193146, member: 45417"] ciao gente, è vero non vale la candela ma l'orgoglio si. voglio giustizia. come vi dicevo è una storia incominciata 9 anni fa. il nonno defunto lasciava l'eredità a moglie e tre figli, all'epoca la madre aveva i 2 quarti di proprietà e i figli vivevano in due appartamenti dello stabile mentre il terzo viveva nell'app.to comprato (?). in questo periodo si accatastava nuovamente la casa con pertinenze abusive. il mio coniuge rifiutava la divisione programmata dalla nonna e dal fratello. morta la nonna si procedeva alla divisione e l'unico sbaglio mio, è stato quello di non seguire il marito durante il rogito. si un errore mio. il fratello del mio coniuge assieme la madre avevano già programmato la truffa e sono convinta che centra anche il notaio. le carte parlano, la legge prevede che i figli siano uguali davanti lo stato e aperto il testamento, la madre lasciava la legittima al fratello più grande, da qui, strappando una promessa venne detto a mio marito (davanti il notaio) ti darò il tuo avere e lui firmò la nostra condanna. è chiaro che firmava e accettava come accatastato. abbiamo fatto e rifatto accertamenti da geometri e ingegneri al catasto e in conservatoria. nulla da fare, al catasto risulta la divisione del fabbricato comprensivo di abusi e divisioni della corte senza firma del coniuge, in conservatoria esiste solo l'atto di divisione e il testamento. è chiara l'ignoranza di chi firma un atto del genere senza farsi aiutare da avvocati, ma la buona fede del marito accettava ciò che aveva da dirgli il notaio ( io sono qui per tutelare gli interessi degli eredi in egual misura). non vennero fatti accertamenti ne valutazioni dell'immobile, e i fratelli assieme al notaio con quella firma avevano tratto il dado. inutile dirvi che mio marito ne è morto di dolore, non per il tumore ma per l'inganno. parliamo di giustizia non di dottori e qui nasce il mio dramma. la giustizia esiste dove ci sono i soldi, il mio problema nasce da un inganno che nessuno e dico nessuno vuole riconoscere. metto le mie scarpe rosse e vado. un saluto a tutti da scarperosse. [/QUOTE]
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