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<blockquote data-quote="basty" data-source="post: 461375" data-attributes="member: 35382"><p>Credo tu abbia ragione (che novità…!) : ma è una norma idiota. Quando ero giovane ero nella medesima situazione, e se non ricordo male (era il 740 del ‘74 e seguenti) più che detrarre l’affitto c’era una detrazione di 360 k lire (forfettaria); anche questa impostata a rovescio. </p><p></p><p>Se il trasferimento per lavoro è definitivo (con cambio di residenza) non capisco perché detrarre l’affitto, visto che resta probabile affitti i rilasci la precedente abitazione. </p><p></p><p>È molto più frequente, credo, il caso di una situazione potenzialmente temporanea, di pendolarismo lungo: la famiglia resta nella abitazione principale, ed il “lavoratore” prende in affitto un locale in prossimità del lavoro, rientrando almeno a fine settimana. </p><p></p><p>Forse sbagliavo, ma ricordo che io esponevo detta detrazione: per me era un costo extra che gravava e limitava sul mio reddito Da lavoro</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="basty, post: 461375, member: 35382"] Credo tu abbia ragione (che novità…!) : ma è una norma idiota. Quando ero giovane ero nella medesima situazione, e se non ricordo male (era il 740 del ‘74 e seguenti) più che detrarre l’affitto c’era una detrazione di 360 k lire (forfettaria); anche questa impostata a rovescio. Se il trasferimento per lavoro è definitivo (con cambio di residenza) non capisco perché detrarre l’affitto, visto che resta probabile affitti i rilasci la precedente abitazione. È molto più frequente, credo, il caso di una situazione potenzialmente temporanea, di pendolarismo lungo: la famiglia resta nella abitazione principale, ed il “lavoratore” prende in affitto un locale in prossimità del lavoro, rientrando almeno a fine settimana. Forse sbagliavo, ma ricordo che io esponevo detta detrazione: per me era un costo extra che gravava e limitava sul mio reddito Da lavoro [/QUOTE]
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