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<blockquote data-quote="massimo binotto" data-source="post: 13827" data-attributes="member: 3177"><p>Tecnicamente quando vengono apportate modifiche al progetto autorizzato si esegue una (o più) varianti in corso d'opera a discrezione del Direttore dei Lavori e della Committenza.</p><p></p><p>La legge parla chiaro per tale intervento. Ogni volta che ci sono delle modifiche da fare, il Direttore dei Lavori "dovrebbe" sospendere i lavori in cantiere, far redigere dal progettista la variante (spesso se il progettista è anche Direttore dei Lavori), presentare la pratica in Comune ed aspettare la relativa autorizzazione...ovvero la Voariante in Corso d'Opera!!</p><p></p><p>Spesso però (per non dire SEMPRE) è consuetudine dei progettisti e direttori lavori di aspettare la fine della costruzione al grezzo avanzato e presentare la Variante Finale con tutte le (eventuali) modifiche apportate...</p><p>...non sarebbe la prassi corretta ma oramai tutti gli uffici tecnici comunali sono compiacenti e permettono tale consuetudine!!</p><p></p><p>Comunque sia, se ci sono delle difformità rispetto al progetto, tali andrebbero sistemate prima del completamento delle opere e della richiesta di agibilità, ovviamente a cura e spese della committenza attuale!!</p><p></p><p>Normalmente l'agibilità viene concessa per silenzio-assenso decorsi i 60 giorni dalla presentazione della richiesta al Comune. Anche questa è oramai una prassi consolidata degli Uffici Tecnici, poichè, non avendo tempo e/o risorse umane per provvedere ai sopralluoghi, dopo aver effettuato le verifiche alla documentazione presentata, lasciano decorrere il tempo necessario per poi rilasciare il certificato (anche qui non tutti i Comuni rilasciano il certificato, perchè ai sensi dell'art. 25 del DPR 380/2001 la richiesta di agibilità costituisce certificato a tutti gli effetti decorsi i 60 giorni). </p><p>Se ciò non viene fatto e si presenta sia l'accatastameto che la richiesta di agibilità con le modifiche non introdotte, per poterle sistemare in un secondo momento c'è da fare una sanatoria, pagando al Comune anche la sanzione per opere difformi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="massimo binotto, post: 13827, member: 3177"] Tecnicamente quando vengono apportate modifiche al progetto autorizzato si esegue una (o più) varianti in corso d'opera a discrezione del Direttore dei Lavori e della Committenza. La legge parla chiaro per tale intervento. Ogni volta che ci sono delle modifiche da fare, il Direttore dei Lavori "dovrebbe" sospendere i lavori in cantiere, far redigere dal progettista la variante (spesso se il progettista è anche Direttore dei Lavori), presentare la pratica in Comune ed aspettare la relativa autorizzazione...ovvero la Voariante in Corso d'Opera!! Spesso però (per non dire SEMPRE) è consuetudine dei progettisti e direttori lavori di aspettare la fine della costruzione al grezzo avanzato e presentare la Variante Finale con tutte le (eventuali) modifiche apportate... ...non sarebbe la prassi corretta ma oramai tutti gli uffici tecnici comunali sono compiacenti e permettono tale consuetudine!! Comunque sia, se ci sono delle difformità rispetto al progetto, tali andrebbero sistemate prima del completamento delle opere e della richiesta di agibilità, ovviamente a cura e spese della committenza attuale!! Normalmente l'agibilità viene concessa per silenzio-assenso decorsi i 60 giorni dalla presentazione della richiesta al Comune. Anche questa è oramai una prassi consolidata degli Uffici Tecnici, poichè, non avendo tempo e/o risorse umane per provvedere ai sopralluoghi, dopo aver effettuato le verifiche alla documentazione presentata, lasciano decorrere il tempo necessario per poi rilasciare il certificato (anche qui non tutti i Comuni rilasciano il certificato, perchè ai sensi dell'art. 25 del DPR 380/2001 la richiesta di agibilità costituisce certificato a tutti gli effetti decorsi i 60 giorni). Se ciò non viene fatto e si presenta sia l'accatastameto che la richiesta di agibilità con le modifiche non introdotte, per poterle sistemare in un secondo momento c'è da fare una sanatoria, pagando al Comune anche la sanzione per opere difformi. [/QUOTE]
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