Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Nuova Discussione
Annunci
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
Area Tecnica ed Edilizia
Catasto Fabbricati ed Edilizia Urbana
Presenza di muffa in casa di recente edificazione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="Il medico della casa" data-source="post: 62571" data-attributes="member: 27138"><p>Buongiorno Cicci48, intanto Selargius mi suona piuttosto familiare in quanto ci ho vissuto per 7 anni. Sono nato a Monserrato, (per chi non lo sapesse è confinante). Molto volentieri ti darò una mano per risolvere il problema sofferto. Il fenomeno della condensa è piuttosto complesso, ed è di difficile interpretazione anche per i Tecnici. I fattori che determinano il disturbo sono: l'eccesso di umidità presente nell'aria interna, verosimilmente generata in conseguenza di attività abitative, e la bassa temperatura superficiale delle pareti comunicanti con l'esterno. La forte ventilazione che caratterizza il clima costiero, e nella fattispecie quello cagliaritano, agisce negativamente incrementando il valore del "coefficiente di adduttanza esterna", ovvero dell'indice che indica con quale intensità il calore della parete viene "lavato via" dal vento. Per farti un esempio, quando usi un ventilatore, la temperatura dell'aria non cambia, ma cambia la sua velocità, cioè la rapidità con la quale il calore viene asportato dalla pelle. In realtà non è del tutto rigoroso, ma rende l'idea. Il riscaldamento discontinuo è senza dubbio un fattore negativo, in quanto da luogo alla formazione di un fenomeno specifico chiamato "condensa da riscaldamento intermittente" che è difficile da spiegare, ma ci provo. Se immergi una maglietta in acqua, questa impiega un solo secondo ad inzupparsi, e se la stendi in casa, impiegherà almeno un giorno ad asciugare. Quando spegni il riscaldamento, l'umidità relativa dell'aria interna tende ad aumentare, fino a condensare sulle pareti più fredde, e trasformandosi in liquido. Quando accendi di nuovo i caloriferi, il muro non riesce a far evaporare l'umidità residua, per cui resta sempre bagnato, costituendo il terreno ideale per la proliferazione di muffe, batteri ed occasionalmente altri microrganismi. Nei muri domestici si parla di cicli di condensa stagionali, cioè relativi all'intero anno! Si innesca così un processo progressivo a carattere evolutivo, cioè peggiora continuamente, ed è a sua volta causa di ulteriore peggioramento. Però facciamo come ha detto Guardiano, apri un topic apposito, così leggono tutti.</p><p>Ciao</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Il medico della casa, post: 62571, member: 27138"] Buongiorno Cicci48, intanto Selargius mi suona piuttosto familiare in quanto ci ho vissuto per 7 anni. Sono nato a Monserrato, (per chi non lo sapesse è confinante). Molto volentieri ti darò una mano per risolvere il problema sofferto. Il fenomeno della condensa è piuttosto complesso, ed è di difficile interpretazione anche per i Tecnici. I fattori che determinano il disturbo sono: l'eccesso di umidità presente nell'aria interna, verosimilmente generata in conseguenza di attività abitative, e la bassa temperatura superficiale delle pareti comunicanti con l'esterno. La forte ventilazione che caratterizza il clima costiero, e nella fattispecie quello cagliaritano, agisce negativamente incrementando il valore del "coefficiente di adduttanza esterna", ovvero dell'indice che indica con quale intensità il calore della parete viene "lavato via" dal vento. Per farti un esempio, quando usi un ventilatore, la temperatura dell'aria non cambia, ma cambia la sua velocità, cioè la rapidità con la quale il calore viene asportato dalla pelle. In realtà non è del tutto rigoroso, ma rende l'idea. Il riscaldamento discontinuo è senza dubbio un fattore negativo, in quanto da luogo alla formazione di un fenomeno specifico chiamato "condensa da riscaldamento intermittente" che è difficile da spiegare, ma ci provo. Se immergi una maglietta in acqua, questa impiega un solo secondo ad inzupparsi, e se la stendi in casa, impiegherà almeno un giorno ad asciugare. Quando spegni il riscaldamento, l'umidità relativa dell'aria interna tende ad aumentare, fino a condensare sulle pareti più fredde, e trasformandosi in liquido. Quando accendi di nuovo i caloriferi, il muro non riesce a far evaporare l'umidità residua, per cui resta sempre bagnato, costituendo il terreno ideale per la proliferazione di muffe, batteri ed occasionalmente altri microrganismi. Nei muri domestici si parla di cicli di condensa stagionali, cioè relativi all'intero anno! Si innesca così un processo progressivo a carattere evolutivo, cioè peggiora continuamente, ed è a sua volta causa di ulteriore peggioramento. Però facciamo come ha detto Guardiano, apri un topic apposito, così leggono tutti. Ciao [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Area Tecnica ed Edilizia
Catasto Fabbricati ed Edilizia Urbana
Presenza di muffa in casa di recente edificazione
Alto