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<blockquote data-quote="mapeit" data-source="post: 96145" data-attributes="member: 17237"><p>Fermi restando i saggi consigli dell'avvocato, mi sembra che hai fatto un po' di confusione tra i vari problemi.</p><p>1. Se dal WC del bagno delle tue inquiline proviene cattivo odore ciò non dipende certo dalla tazza.</p><p>Forse l'idraulico dell'amministratore ti ha detto che dipende dal sifone sotto la tazza e questo potrebbe essere più probabile. Infatti il collegamento dello scarico del WC alla colonna di scarico condominiale si deve attuare sempre mediante un sifone (o doppio sifone), ovvero un tubo curvo con un'ansa nella quale permane sempre un po' d'acqua la quale fa in modo di bloccare i cattivi odori che potrebbero risalire dalla colonna di scarico condominiale. Molti WC nel passato venivano collegati senza sifone. Smontare il WC e verificare se sotto vi è o meno un sifone adeguato ed eventualmente inserirlo o sostituirlo è un'operazione che un idraulico può fare in un'ora senza bisogno di svuotare l'appartamento.</p><p>In tal modo la natura del problema per il quale le inquiline vogliono andarsene sarebbe risolta.</p><p>Ovvio che se il problema permane, bisogna controllare gli scarichi anche degli altri sanitari (bidet, lavabo, doccia o vasca) e munire anch'essi di sifone. Se non fosse ancora risolto, evidentemente la colpa andrebbe ricercata nello scarico condominiale (es. sado intasato o sporco).</p><p>2. Mi sembra che da ciò che dici tu abbia stipulato il solito contratto "collettivo" per studenti che secondo me è una vera e propria trappola nel momento in cui il "collettivo" si sfalda perché uno o più dei suoi membri se ne va oppure vuole uscire perché ha trovato di meglio.</p><p>E' un contratto che funziona solo in teoria, ma in pratica se ognuno dei membri del "collettivo" originario agisce come crede, chi ci rimette è solo il locatore.</p><p>Se il contratto prevede la responsabilità in solido per il pagamento dell'intero canone stabilito, è ovvio che se da un gruppo di 4 si passa ad un gruppo di 2 diventa eccessivamente oneroso per chi rimane sobbarcarsi tutto il canone. Così anche chi rimane alla fine vorrà andarsene.</p><p>Quando si affitta a studenti è meglio affittare l'immobile in maniera parziale, camera per camera o posto letto per posto letto, con un contratto per ogni studente e quindi un canone per ogni porzione di immobile occupato (stanza), con il diritto di utilizzo non esclusivo delle parti comuni (bagno, cucina ecc.). </p><p>Così ognuno di essi è responsabile solo del suo canone e può andarsene con dovuto preavviso quando vuole senza pesare sul canone degli altri, mentre il proprietario può rimpiazzare a suo piacimento chi se ne va, quando e come vuole e con il canone che reputa opportuno.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="mapeit, post: 96145, member: 17237"] Fermi restando i saggi consigli dell'avvocato, mi sembra che hai fatto un po' di confusione tra i vari problemi. 1. Se dal WC del bagno delle tue inquiline proviene cattivo odore ciò non dipende certo dalla tazza. Forse l'idraulico dell'amministratore ti ha detto che dipende dal sifone sotto la tazza e questo potrebbe essere più probabile. Infatti il collegamento dello scarico del WC alla colonna di scarico condominiale si deve attuare sempre mediante un sifone (o doppio sifone), ovvero un tubo curvo con un'ansa nella quale permane sempre un po' d'acqua la quale fa in modo di bloccare i cattivi odori che potrebbero risalire dalla colonna di scarico condominiale. Molti WC nel passato venivano collegati senza sifone. Smontare il WC e verificare se sotto vi è o meno un sifone adeguato ed eventualmente inserirlo o sostituirlo è un'operazione che un idraulico può fare in un'ora senza bisogno di svuotare l'appartamento. In tal modo la natura del problema per il quale le inquiline vogliono andarsene sarebbe risolta. Ovvio che se il problema permane, bisogna controllare gli scarichi anche degli altri sanitari (bidet, lavabo, doccia o vasca) e munire anch'essi di sifone. Se non fosse ancora risolto, evidentemente la colpa andrebbe ricercata nello scarico condominiale (es. sado intasato o sporco). 2. Mi sembra che da ciò che dici tu abbia stipulato il solito contratto "collettivo" per studenti che secondo me è una vera e propria trappola nel momento in cui il "collettivo" si sfalda perché uno o più dei suoi membri se ne va oppure vuole uscire perché ha trovato di meglio. E' un contratto che funziona solo in teoria, ma in pratica se ognuno dei membri del "collettivo" originario agisce come crede, chi ci rimette è solo il locatore. Se il contratto prevede la responsabilità in solido per il pagamento dell'intero canone stabilito, è ovvio che se da un gruppo di 4 si passa ad un gruppo di 2 diventa eccessivamente oneroso per chi rimane sobbarcarsi tutto il canone. Così anche chi rimane alla fine vorrà andarsene. Quando si affitta a studenti è meglio affittare l'immobile in maniera parziale, camera per camera o posto letto per posto letto, con un contratto per ogni studente e quindi un canone per ogni porzione di immobile occupato (stanza), con il diritto di utilizzo non esclusivo delle parti comuni (bagno, cucina ecc.). Così ognuno di essi è responsabile solo del suo canone e può andarsene con dovuto preavviso quando vuole senza pesare sul canone degli altri, mentre il proprietario può rimpiazzare a suo piacimento chi se ne va, quando e come vuole e con il canone che reputa opportuno. [/QUOTE]
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