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Quando i coeredi non sono d'accordo con una proposta di frazionamento
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<blockquote data-quote="massimorossi" data-source="post: 297618" data-attributes="member: 53235"><p>Buongiorno a tutti,</p><p>Prima di sottoporvi il mio caso, permettetemi di ringraziare tutti coloro che mantengono questo forum, con un grazie in particolare ai membri storici e alla generosità con la quale mettono a disposizione la loro competenza.</p><p>In due parole, il mio é un banalissimo caso di comunione ereditaria, sei coeredi (madre + cinque figli), due immobili indivisi.</p><p></p><p>Tutti i coeredi non sono favorevoli alla vendita di uno o dei due immobili. Tutti tranne uno, che vorrebbe subito beneficiare della sua quota.</p><p>I rimanenti quattro fratelli + la madre sono d’accordo per frazionare i due immobili in 5 unità abitative indipendenti, da assegnare in seguito a ciascun figlio. Ovviamente questo frazionamento fisico ha un costo associato.</p><p></p><p>Il fratello che vuole vendere si è dichiarato “senza possibilità di spendere denaro”. Sarebbe d’accordo col frazionamento, ma non ha intenzione di partecipare finanziariamente. In piu’ – per trovare una soluzione temporanea alle sue ristrettezze economiche – reclama il diritto a occupare uno dei beni indivisi per qualche mese. (A tutt’oggi, questo fratello non ha partecipato a nessuna delle spese fisse e vive per il mantenimento delle utenze dei due immobili facenti parte della Comunione ereditaria.)</p><p></p><p>Le mie due domande:</p><p></p><p>1) E’ possibile cominciare il frazionamento fisico dei due immobili quando un coerede dichiara di non avere il denaro necessario alle spese vive di cantiere ? Fino a dove si puo’ spingere la sua ‘ostruzione’ ?</p><p></p><p>2) Come rispondere al suo desiderio di occupare in modo esclusivo una stanza e un bagno di uno dei due immobili indivisi? A questo riguardo, tutti i coeredi hanno già espresso il loro disaccordo contro la sua intenzione di occupare temporaneamente ma in modo esclusivo una stanza e un bagno di uno degli immobili indivisi.</p><p></p><p>Grazie in anticipo</p><p>Massimo</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="massimorossi, post: 297618, member: 53235"] Buongiorno a tutti, Prima di sottoporvi il mio caso, permettetemi di ringraziare tutti coloro che mantengono questo forum, con un grazie in particolare ai membri storici e alla generosità con la quale mettono a disposizione la loro competenza. In due parole, il mio é un banalissimo caso di comunione ereditaria, sei coeredi (madre + cinque figli), due immobili indivisi. Tutti i coeredi non sono favorevoli alla vendita di uno o dei due immobili. Tutti tranne uno, che vorrebbe subito beneficiare della sua quota. I rimanenti quattro fratelli + la madre sono d’accordo per frazionare i due immobili in 5 unità abitative indipendenti, da assegnare in seguito a ciascun figlio. Ovviamente questo frazionamento fisico ha un costo associato. Il fratello che vuole vendere si è dichiarato “senza possibilità di spendere denaro”. Sarebbe d’accordo col frazionamento, ma non ha intenzione di partecipare finanziariamente. In piu’ – per trovare una soluzione temporanea alle sue ristrettezze economiche – reclama il diritto a occupare uno dei beni indivisi per qualche mese. (A tutt’oggi, questo fratello non ha partecipato a nessuna delle spese fisse e vive per il mantenimento delle utenze dei due immobili facenti parte della Comunione ereditaria.) Le mie due domande: 1) E’ possibile cominciare il frazionamento fisico dei due immobili quando un coerede dichiara di non avere il denaro necessario alle spese vive di cantiere ? Fino a dove si puo’ spingere la sua ‘ostruzione’ ? 2) Come rispondere al suo desiderio di occupare in modo esclusivo una stanza e un bagno di uno dei due immobili indivisi? A questo riguardo, tutti i coeredi hanno già espresso il loro disaccordo contro la sua intenzione di occupare temporaneamente ma in modo esclusivo una stanza e un bagno di uno degli immobili indivisi. Grazie in anticipo Massimo [/QUOTE]
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