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<blockquote data-quote="luciano1949" data-source="post: 313184" data-attributes="member: 39895"><p>Non so se è il posto esatto per proporre questo quesito.</p><p>Conosco diverse coppie, non amici ma semplici conoscenti, vicini di casa ecc. che si trovano in queste condizioni; separati consensualmente e senza problemi finanziari, proprietari al 50% dell'immobile entrambi, (può anche essere diversa la percentuale 30/40 contro 70/60%, ma non influisce sul quesito) entrambi con liquidità sufficente a riscattare la percentuale dell'altro e rimanere con un bel gruzzolo ancora, quindi nessun problema, se nonchè... il coniuge che abita l'appartamento si rifiuta di rilevare/riscattare la percentuale dell'altro solo per una ripicca personale.</p><p>La domanda è, "può vendere, dopo averlo proposto al coniuge che lo abita, l'appartamento a, società finanziarie, immobiliari che ne fanno un investimento, terze persone che acquistano la nuda proprietà ecc o c'è qualche cavillo legale che lo vieta?"</p><p>Questo quesito lo pongo perchè ho conosciuto due situazioni, la prima che "un coniuge ha ceduto a una terza persona la sua nuda proprietà" e l'acquirente oggi riscuote un affitto pari al 50% del valore effettivo, ovvero metà dell'affitto presunto per l'appartamento intero, la seconda che un costruttore ha acquistato la metà dell'appartamento per investire dei soldi e ha una prelazione in caso di vendita dell'altra metà dove il prezzo di mercato del valore sarà abbassato di una percentuale in base agli anni/mesi ecc di permanenza dell'altro, fatto chiaro che fra una certa quantità di anni riscatterà a zero la metà che ora utilizza il coniuge conduttore,</p><p>Spero di essermi spiegato, sono voci da bar ma ci sono dubbi da tribunale.</p><p>a Voi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="luciano1949, post: 313184, member: 39895"] Non so se è il posto esatto per proporre questo quesito. Conosco diverse coppie, non amici ma semplici conoscenti, vicini di casa ecc. che si trovano in queste condizioni; separati consensualmente e senza problemi finanziari, proprietari al 50% dell'immobile entrambi, (può anche essere diversa la percentuale 30/40 contro 70/60%, ma non influisce sul quesito) entrambi con liquidità sufficente a riscattare la percentuale dell'altro e rimanere con un bel gruzzolo ancora, quindi nessun problema, se nonchè... il coniuge che abita l'appartamento si rifiuta di rilevare/riscattare la percentuale dell'altro solo per una ripicca personale. La domanda è, "può vendere, dopo averlo proposto al coniuge che lo abita, l'appartamento a, società finanziarie, immobiliari che ne fanno un investimento, terze persone che acquistano la nuda proprietà ecc o c'è qualche cavillo legale che lo vieta?" Questo quesito lo pongo perchè ho conosciuto due situazioni, la prima che "un coniuge ha ceduto a una terza persona la sua nuda proprietà" e l'acquirente oggi riscuote un affitto pari al 50% del valore effettivo, ovvero metà dell'affitto presunto per l'appartamento intero, la seconda che un costruttore ha acquistato la metà dell'appartamento per investire dei soldi e ha una prelazione in caso di vendita dell'altra metà dove il prezzo di mercato del valore sarà abbassato di una percentuale in base agli anni/mesi ecc di permanenza dell'altro, fatto chiaro che fra una certa quantità di anni riscatterà a zero la metà che ora utilizza il coniuge conduttore, Spero di essermi spiegato, sono voci da bar ma ci sono dubbi da tribunale. a Voi. [/QUOTE]
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