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Testo
<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 265992" data-attributes="member: 15764"><p>Quando morì tua madre, si suppone senza fare testamento, 1/3 delle sue proprietà erano riservate a suo marito e 2/3 erano da dividere in parti uguali tra voi 2 figli: 1/3+1/3= 2/3. Se è stata fatta la successione tu avresti dovuto avere, visto il regime di comunione tra i coniugi (e la mancanza di altre notizie in merito la proprietà personale di tuo padre o tua madre): 1/6 di proprietà indivisa della prima casa; 1/6 di proprietà indivisa della seconda casa; 1/6 della giacenza sul c/c cointestato con tuo padre; 1/6 delle obbligazioni.</p><p>Quando tu scrivi che tuo padre ha venduto la prima casa avresti dovuto anche tu essere presente alla vendita ed avere 1/6 del ricavato. L'hai avuti? Se non l'hai avuti devi chiederli adesso a tuo padre che è ancora in vita.</p><p>Idem per le obbligazioni per le quali 1/6 sono di tua proprietà e per le quali sarebbe opportuno una scrittura nella quale sia tua padre che tua sorella riconoscano la tua parte già acquisita per eredità.</p><p>Per quanto riguarda la comprevendita della nuova casa devi andarti a recuperare l'atto notarile per chiedere, quando sarà il suo tempo, di dimostrare l'effettivo passaggio di denaro da tua sorella a tuo padre. Ci dovrebbero essere assegni circolari o bonifici versati sul c/c anche se cointestato tra tuo padre e tua sorella. Non so se possa essere valido un pagamento facendo praticamente un giroconto interno alla stesso c/c. Se tua sorella, come tu scrivi, era senza soldi ha prelevato probabilmente più della metà di liquidità giacente sul c/c cointestato per versarli alla stessa persona alla quale li aveva sottratti.</p><p>Comunque fatti bene i conti perché ho la senzazione che se tua sorella e tua padre ti dessero la seconda casa, quella che tu valuti 60.000, tenendo presente la quota disponibile che entrerebbe in gioco qualora tu promuovessi un'azione legale, corri il rischio che la tua quota di legittima è stata rispettata.</p><p>Un ultimo consiglio; ricordati che gli avvocati sono un pò come i giocatori di carte: se il cliente gli fornisce delle carte buone vincono, altrimenti nei migliori dei casi, se sono bravi, riescono a rendere dura la vita della tua controparte ed a limitare i danni. Altrimenti perdono. In ogni caso siccome hanno giocato per te tu li devi pagare indipendentemente dal risultato che hanno ottenuto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 265992, member: 15764"] Quando morì tua madre, si suppone senza fare testamento, 1/3 delle sue proprietà erano riservate a suo marito e 2/3 erano da dividere in parti uguali tra voi 2 figli: 1/3+1/3= 2/3. Se è stata fatta la successione tu avresti dovuto avere, visto il regime di comunione tra i coniugi (e la mancanza di altre notizie in merito la proprietà personale di tuo padre o tua madre): 1/6 di proprietà indivisa della prima casa; 1/6 di proprietà indivisa della seconda casa; 1/6 della giacenza sul c/c cointestato con tuo padre; 1/6 delle obbligazioni. Quando tu scrivi che tuo padre ha venduto la prima casa avresti dovuto anche tu essere presente alla vendita ed avere 1/6 del ricavato. L'hai avuti? Se non l'hai avuti devi chiederli adesso a tuo padre che è ancora in vita. Idem per le obbligazioni per le quali 1/6 sono di tua proprietà e per le quali sarebbe opportuno una scrittura nella quale sia tua padre che tua sorella riconoscano la tua parte già acquisita per eredità. Per quanto riguarda la comprevendita della nuova casa devi andarti a recuperare l'atto notarile per chiedere, quando sarà il suo tempo, di dimostrare l'effettivo passaggio di denaro da tua sorella a tuo padre. Ci dovrebbero essere assegni circolari o bonifici versati sul c/c anche se cointestato tra tuo padre e tua sorella. Non so se possa essere valido un pagamento facendo praticamente un giroconto interno alla stesso c/c. Se tua sorella, come tu scrivi, era senza soldi ha prelevato probabilmente più della metà di liquidità giacente sul c/c cointestato per versarli alla stessa persona alla quale li aveva sottratti. Comunque fatti bene i conti perché ho la senzazione che se tua sorella e tua padre ti dessero la seconda casa, quella che tu valuti 60.000, tenendo presente la quota disponibile che entrerebbe in gioco qualora tu promuovessi un'azione legale, corri il rischio che la tua quota di legittima è stata rispettata. Un ultimo consiglio; ricordati che gli avvocati sono un pò come i giocatori di carte: se il cliente gli fornisce delle carte buone vincono, altrimenti nei migliori dei casi, se sono bravi, riescono a rendere dura la vita della tua controparte ed a limitare i danni. Altrimenti perdono. In ogni caso siccome hanno giocato per te tu li devi pagare indipendentemente dal risultato che hanno ottenuto. [/QUOTE]
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