Ricordo73

Membro Ordinario
Proprietario Casa
I tubi attaccati alle pareti condominiale non violano norme, esercita un diritto enunciato da art 1102 in quanto la parete e' parte comune.
Per il decoro si entra in un ambito incerto /aleatorio dove solo in giudice può esprimersi.
certo, però credo che andrebbero messi con criterio e non a casaccio. Poi ritengo che quelli interrati per portare l'acqua alla cisterna, andrebbero messi almeno ad 1 mt dalle comuni fondazioni, onde evitare infiltrazioni. Infine ritengo che l'impianto andrebbe realizzato a regola d'arte, altrimenti si può verificare, come si è già verificato, che, mancando la valvola di pieno carico, la quale dovrebbe rimettere l'acqua non più ricevibile dalla cisterna nella rete fognaria, in caso di forti pioggie l'acqua fuoriesce dalla grondai, o dai punti di raccordo dei discendenti, proprio perchè la cisterna una volta riempitasi fa da tappo...
Ok il discorso ecologico, ma ritengo che le cose andrebbero fatte bene e nel rispetto degli altri.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Restando in tema di non sprechi......raccontato questo mio piccolo contributo.

Al mattino dopo alzato vado in bagno, come tutti, e lavo mani e viso ma sotto al rubinetto del lavandino metto un contenitore che raccoglie l'acqua necessaria a lavarmi.
Dopo aver finito mi avvicino al WC e svuotato la vescica, poi prendo l'acqua raccolta e la verso nel wc.....evitando così di tirare lo scarico.

in questo modo evito di sprecare acqua ......lasciao immaginare in 1 mese quanti litri si evita di sprecare
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
certo, però credo che andrebbero messi con criterio e non a casaccio. Poi ritengo che quelli interrati per portare l'acqua alla cisterna, andrebbero messi almeno ad 1 mt dalle comuni fondazioni, onde evitare infiltrazioni. Infine ritengo che l'impianto andrebbe realizzato a regola d'arte, altrimenti si può verificare, come si è già verificato, che, mancando la valvola di pieno carico, la quale dovrebbe rimettere l'acqua non più ricevibile dalla cisterna nella rete fognaria, in caso di forti pioggie l'acqua fuoriesce dalla grondai, o dai punti di raccordo dei discendenti, proprio perchè la cisterna una volta riempitasi fa da tappo...
Ok il discorso ecologico, ma ritengo che le cose andrebbero fatte bene e nel rispetto degli altri.
Questi problemi che solo ora stai evidenziando devono essere eliminati
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Per il discorso distanze da fondazioni, faccio notare che queste ultime sono una parte comune quindi anche " di sua proprietà" quindi chiedere una distanza da parti che sono anche sue, non saprei se alla fine lo si faccia a ragione o meno. Valido il discorso infiltrazioni e sicurezza in tal senso.
 

Ricordo73

Membro Ordinario
Proprietario Casa
se l'acqua dei pluviali non fosse stata intubata dal condomino e portata nella sua cisterna sarebbe stata scaricata alla parete del condominio e immessa nelle caditoie comuni e scaricata in fogne comunali dove è la differenza, se non qualche acredine fra condomini
la differenza è che l'impianto non è fatto a regola d'arte, come richiedesi in un contesto di condominio (poi nelle case indipendenti, ognuno fa cm gli pare).
Premesso che ci sono tubature indecorose sulla facciata e che quelle interrate per portare l'acqua alle cisterne sono a pochi cm dalle comuni fondazioni, con rischio di infiltrazioni, la cosa più preoccupante è che l'impianto sembrerebbe nn dotato di valvola di pieno carico, che dovrebbe rimandare l'acqua nn più ricevibile dalla cisterna nella rete fognaria. Ciò può determinare, come è già successo lo scorso inverno in occasione di grandi piogge, che l'acqua fuoriesca dalla gronda o dai raccordi dei pluviali, in quanto la cisterna al colmo di liquido, fa da tappo.
Infine detta cisterna di 6 tn, non è interrata ma è adagiata sul terreno, senza basamento di sicurezza nella parte sottostante. Cosa accadrebbe in caso di cedimento della stessa? già leggermente inclinatasi per il peso eccessivo?
Il recupero ecologico benvenga, ma riterrei che le cose, soprattutto in contesti comuni, andrebbero sempre fatte a regola d'arte.
Purtroppo la regolamentazione nazionale in materia è scarsa e poco recepita. I comuni non agiscono. Pertanto rimarrebbe solo la via legale.....
 

Ricordo73

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Per il discorso distanze da fondazioni, faccio notare che queste ultime sono una parte comune quindi anche " di sua proprietà" quindi chiedere una distanza da parti che sono anche sue, non saprei se alla fine lo si faccia a ragione o meno. Valido il discorso infiltrazioni e sicurezza in tal senso.
il cod. civ. prevede che tubi x acqua debbano stare a 1 mt dal confine. La giurisprudenza ha esteso tale articolo anche alle costruzioni. Essendo le fondazioni bene comune, credo che la distanza vada rispettata anche da queste. Il problema è che in tali questioni l'uff. tecnico nn interviene. Pertanto rimarrebbe solo la via giudiziale. L'uff. Tecnico invece dovrebbe intervenire per la cisterna, in quanto va valutato anche il rischio idro geologico (siamo in collina). Cosa accadrebbe se la cisterna cede e dopo qualche anno sotto sole e intemperie il plexiglas perde le sue caratteristiche...
 

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