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Locazione, Affitto e Sfratto
Recesso 3+2 consegnatomi dal locatore(causa disdetta di co conduttore)
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<blockquote data-quote="giallomagic" data-source="post: 150316" data-attributes="member: 25446"><p>per PERUGINA sto cercando casa ma nelle mie condizioni non voglio ritrovarmi nella stessa situazione, una casa per me non vale l'altra,ho delle necessità particolari.Di più lavorando di notte tutti i giorni senza contratto non è agevole. Poi ho specificato di avere una scrittura privata stipulata col locatore e i conduttori originari(dopo ci sono stati due subentri) in cui si dice che ognuno paga la sua quota e non eventuali insolvenze.</p><p>Civilisticame il contratto è in solido, è scissa solo la responsabilità dei pagamenti.</p><p>In un subentro c'è scritto che la quota del subentrante è xxx e corrisponde alla quota del recedente posta sulla scrittura privata.</p><p>L'oggetto è l'unità immobiliare.</p><p>E' stato,in virtu' dell'accordo di non solidarietà concesso con firma "unanime", il recesso di un firmatario, riducendo la quota canone e scrivendo genericamente che lasciava la "porzione di appartamento da lui locata"... la stanza liberatasi, pur non avendo ingresso e servizi propri, è stata affittata con contratto transitorio a studentessa, con uso comune di bagno e cucina(che sono oggetto,ritengo, esclusivo, del mio contratto)</p><p>Gli ultimi due inquilini hanno dato chiavi al proprietario e firmato verbale di riconsegna(senza la mia presenza)</p><p>Ho più volte offerto alla proprietà di regolarizzare il tutto riducendo la superficie locata alla sola mia stanza e rinuncinado alla esclusività dei servizi, ma il loro intento è diverso. La morosità determinatasi, se di morosità si tratta, è generata dalla loro richiesta di non proseguire la locazione, non ho colpe in tal senso. Detto questo,</p><p>in una situazione così complessa chiedero al giudice di mutare il rito e di non convalidare nè sfratto nè decreto ingiuntivo. Di fatto sto già subendo un grave danno dal fatto di dover pagare le utenze anche per i periodi pregressi...</p><p>Chiaramente in mancanza di mediazione, appenà potro' cambiero' casa, e nella peggiore delle ipotesi, se si rivelasse invalida la scrittura privata dato che non è registrata col contratto, pure recando la stessa data, dovro' dedurre che i recessi degli altri inquilini , in assenza di accordo di tutti gli attori non sono validi, e provero' a recuperare il dovuto.</p><p>Ho pure una registrazione effettuata a casa mia in cui il proprietario ammette l'esistenza della scrittura e dice ai ragazzi che anche se se ne vanno devono pagare la loro quota a meno che non ci sia l'accordo di tutti in quanto lui non puo' sciogliere il contratto senza le firme di tutti gli attori-</p><p>Poi succesivamente pare che abbiano trovato un accordo, ma non so se l'accordo tra il solo proprietraio e il signolo inquilino si apoi valido.</p><p>Se mi chiedono l'intera somma postulando la solidarietà, non capisco come poi si possano regolare singolarmente coi soggetti, prendendo chiavi, restituendo caparra e firmando verbali di restituzione.</p><p>Altra considerazione è che sono nullatenete, ma sono regolare nei pagamenti: si potrbbe dare il caso, malgrado gli accordi che il locatore ha preso con gli altri due inquilini , che alla fine constatata la mia indigenza, egli si rivolga agli altri?</p><p>E' un caos...spero di uscirne tra qualche mese...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="giallomagic, post: 150316, member: 25446"] per PERUGINA sto cercando casa ma nelle mie condizioni non voglio ritrovarmi nella stessa situazione, una casa per me non vale l'altra,ho delle necessità particolari.Di più lavorando di notte tutti i giorni senza contratto non è agevole. Poi ho specificato di avere una scrittura privata stipulata col locatore e i conduttori originari(dopo ci sono stati due subentri) in cui si dice che ognuno paga la sua quota e non eventuali insolvenze. Civilisticame il contratto è in solido, è scissa solo la responsabilità dei pagamenti. In un subentro c'è scritto che la quota del subentrante è xxx e corrisponde alla quota del recedente posta sulla scrittura privata. L'oggetto è l'unità immobiliare. E' stato,in virtu' dell'accordo di non solidarietà concesso con firma "unanime", il recesso di un firmatario, riducendo la quota canone e scrivendo genericamente che lasciava la "porzione di appartamento da lui locata"... la stanza liberatasi, pur non avendo ingresso e servizi propri, è stata affittata con contratto transitorio a studentessa, con uso comune di bagno e cucina(che sono oggetto,ritengo, esclusivo, del mio contratto) Gli ultimi due inquilini hanno dato chiavi al proprietario e firmato verbale di riconsegna(senza la mia presenza) Ho più volte offerto alla proprietà di regolarizzare il tutto riducendo la superficie locata alla sola mia stanza e rinuncinado alla esclusività dei servizi, ma il loro intento è diverso. La morosità determinatasi, se di morosità si tratta, è generata dalla loro richiesta di non proseguire la locazione, non ho colpe in tal senso. Detto questo, in una situazione così complessa chiedero al giudice di mutare il rito e di non convalidare nè sfratto nè decreto ingiuntivo. Di fatto sto già subendo un grave danno dal fatto di dover pagare le utenze anche per i periodi pregressi... Chiaramente in mancanza di mediazione, appenà potro' cambiero' casa, e nella peggiore delle ipotesi, se si rivelasse invalida la scrittura privata dato che non è registrata col contratto, pure recando la stessa data, dovro' dedurre che i recessi degli altri inquilini , in assenza di accordo di tutti gli attori non sono validi, e provero' a recuperare il dovuto. Ho pure una registrazione effettuata a casa mia in cui il proprietario ammette l'esistenza della scrittura e dice ai ragazzi che anche se se ne vanno devono pagare la loro quota a meno che non ci sia l'accordo di tutti in quanto lui non puo' sciogliere il contratto senza le firme di tutti gli attori- Poi succesivamente pare che abbiano trovato un accordo, ma non so se l'accordo tra il solo proprietraio e il signolo inquilino si apoi valido. Se mi chiedono l'intera somma postulando la solidarietà, non capisco come poi si possano regolare singolarmente coi soggetti, prendendo chiavi, restituendo caparra e firmando verbali di restituzione. Altra considerazione è che sono nullatenete, ma sono regolare nei pagamenti: si potrbbe dare il caso, malgrado gli accordi che il locatore ha preso con gli altri due inquilini , che alla fine constatata la mia indigenza, egli si rivolga agli altri? E' un caos...spero di uscirne tra qualche mese... [/QUOTE]
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