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Testo
<blockquote data-quote="mapeit" data-source="post: 165034" data-attributes="member: 17237"><p>Guarda, hai perfettamente ragione. Le nostre leggi si prestano quasi tutte ad essere interpretate. Devi analizzare in primis la <em>"ratio legis"</em>, ma successivamente anche la sua interpretazione. E l'interpretazione può essere "letterale", ma anche "autentica", "dottrinale", "giudiziale" o "ufficiale" senza dimenticare che può essere anche "autentica", "storica" o "teleologica".</p><p>Però il metodo <em>teleologico</em> o <em>finalistico di interpretazione</em>, nonostante gli indubbi traguardi e vantaggi a cui ha portato la sua applicazione, solleva più di un dubbio se si considera che la c.d. <em>ratio legis</em> (o lo scopo della norma di volta in volta interpretata) non è un dato di fatto indiscusso e che risulta da qualche testo legislativo. La conseguenza è che i risultati progressivi, o attualizzatrici, a cui tale interpretazione può pervenire rischiano, più di altri criteri interpretativi, di far filtrare le preferenze ideologiche dell'interprete della norma, aprendo la strada all'inclusione di nuovi e diversi fatti tipici che il legislatore, di per sé, non aveva previsto.</p><p>Hai capito bene ? Io no !!!! <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/confused.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":confuso:" title="Confuso :confuso:" data-shortname=":confuso:" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="mapeit, post: 165034, member: 17237"] Guarda, hai perfettamente ragione. Le nostre leggi si prestano quasi tutte ad essere interpretate. Devi analizzare in primis la [I]"ratio legis"[/I], ma successivamente anche la sua interpretazione. E l'interpretazione può essere "letterale", ma anche "autentica", "dottrinale", "giudiziale" o "ufficiale" senza dimenticare che può essere anche "autentica", "storica" o "teleologica". Però il metodo [I]teleologico[/I] o [I]finalistico di interpretazione[/I], nonostante gli indubbi traguardi e vantaggi a cui ha portato la sua applicazione, solleva più di un dubbio se si considera che la c.d. [I]ratio legis[/I] (o lo scopo della norma di volta in volta interpretata) non è un dato di fatto indiscusso e che risulta da qualche testo legislativo. La conseguenza è che i risultati progressivi, o attualizzatrici, a cui tale interpretazione può pervenire rischiano, più di altri criteri interpretativi, di far filtrare le preferenze ideologiche dell'interprete della norma, aprendo la strada all'inclusione di nuovi e diversi fatti tipici che il legislatore, di per sé, non aveva previsto. Hai capito bene ? Io no !!!! :-? [/QUOTE]
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