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Requisiti regolarità e conformità obbligatori per pratica 110% nel caso di 2 immobili fusi ai fini fiscali
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Testo
<blockquote data-quote="malf" data-source="post: 440420" data-attributes="member: 58586"><p>Buongiorno, vorrei se possibile un vostro chiarimento sulla questione “conformità dell’immobile” e requisiti obbligatori necessari in generale per accedere alla pratica del 110% e la legittima fruizione.</p><p></p><p></p><p></p><p>Il caso è il seguente: due immobili intestati a persone diverse, che vengano fusi con tutta la pratica necessaria redatta da tecnico abilitato (senza notaio) in un unico più grande appartamento – seguendo la previsione di cui alla circolare <strong>N. 27/E </strong>Agenzia Entrate <em>Direzione Centrale Catasto del 13 giugno 2016 </em> ( pagina 10 - punto 1.7) e quindi con una sostanziale unione di fatto ai fini fiscali. I proprietari possono accedere al credito di imposta per le ristrutturazioni in generale, e in particolare del 110% ?</p><p></p><p></p><p></p><p>Premesso che le due abitazioni – prima della fusione ai fini fiscali – erano prive di abusi, e fornite di regolare certificato di abitabilità, i miei dubbi – sollevati dal tecnico che il condominio sta incaricando per l’esame dei documenti – sono i seguenti:</p><p></p><p></p><p></p><p>L’abitazione “grande” così ottenuta con la suddetta pratica e acquisita negli archivi catastali, può considerarsi in regola con tutte le conformità / regolarità/ requisiti necessari obbligatoriamente per la pratica del 110% etc ? oppure ad esempio la conformità urbanistica o altri requisiti difetterebbero?</p><p></p><p></p><p></p><p>Essendo adesso un’unica “grande” abitazione, i limiti della fruizione del credito di imposta devono essere limitati a quelli previsti per una abitazione o per due essendovi stata la “fusione” ai fini fiscale tra 2 appartamenti precedentemente autonomi ?</p><p></p><p></p><p></p><p>Ringrazio chi mi aiuterà a trovare delle risposte e se vi sono dei precedenti o comunque risposte ufficiali già date.</p><p></p><p></p><p></p><p>Ringrazio gli Amministratori per lo spazio concesso.</p><p></p><p>Luca</p><p></p><p>.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="malf, post: 440420, member: 58586"] Buongiorno, vorrei se possibile un vostro chiarimento sulla questione “conformità dell’immobile” e requisiti obbligatori necessari in generale per accedere alla pratica del 110% e la legittima fruizione. Il caso è il seguente: due immobili intestati a persone diverse, che vengano fusi con tutta la pratica necessaria redatta da tecnico abilitato (senza notaio) in un unico più grande appartamento – seguendo la previsione di cui alla circolare [B]N. 27/E [/B]Agenzia Entrate [I]Direzione Centrale Catasto del 13 giugno 2016 [/I] ( pagina 10 - punto 1.7) e quindi con una sostanziale unione di fatto ai fini fiscali. I proprietari possono accedere al credito di imposta per le ristrutturazioni in generale, e in particolare del 110% ? Premesso che le due abitazioni – prima della fusione ai fini fiscali – erano prive di abusi, e fornite di regolare certificato di abitabilità, i miei dubbi – sollevati dal tecnico che il condominio sta incaricando per l’esame dei documenti – sono i seguenti: L’abitazione “grande” così ottenuta con la suddetta pratica e acquisita negli archivi catastali, può considerarsi in regola con tutte le conformità / regolarità/ requisiti necessari obbligatoriamente per la pratica del 110% etc ? oppure ad esempio la conformità urbanistica o altri requisiti difetterebbero? Essendo adesso un’unica “grande” abitazione, i limiti della fruizione del credito di imposta devono essere limitati a quelli previsti per una abitazione o per due essendovi stata la “fusione” ai fini fiscale tra 2 appartamenti precedentemente autonomi ? Ringrazio chi mi aiuterà a trovare delle risposte e se vi sono dei precedenti o comunque risposte ufficiali già date. Ringrazio gli Amministratori per lo spazio concesso. Luca . [/QUOTE]
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