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Testo
<blockquote data-quote="Gianco" data-source="post: 262446" data-attributes="member: 43421"><p>Il principio da seguire è che ogni immobile in grado di dare reddito proprio deve essere accatastato nella categoria di appartenenza. Se i due fabbricati sono uniti, nel senso che si può accedere dall'uno all'altro senza dover passare dall'esterno costituiscono una unità immobiliare, anche se una porzione può essere abitata per concessione del proprietario da un suo ospite.</p><p>L'accatastamento prevede due fasi. Inizialmente occorre redigere il tipo mappale necessario per introdurre sulla mappa catastale il perimetro del o dei fabbricati presenti all'interno del lotto, utilizzando la procedura PREGEO. Successivamente si possono inoltrare le planimetrie delle diverse unità immobiliari urbane con la procedura DOCFA. Se gli immobili sono diversi, occorre presentare l'elenco fabbricati e l'elaborato planimetrico con la disposizione dei subalterni.</p><p>Sintetizzando, per redigere il tipo mappale è necessario eseguire un rilievo topografico del perimetro dei fabbricati appoggiato ai punti fiduciali circostanti, punti di riferimento concordati con il catasto, tali da formare uno o più triangoli che contengano il lotto ed eventualmente i punti di stazione. Bene sarebbe se il rilievo fosse inquadrato topograficamente a punti trigonometrici catastali, operazione necessaria per verificare la reale ubicazione dell'immobile, sia lotto, che fabbricato. Le planimetrie dovranno essere redatti dopo avere rilevati direttamente tutti i fabbricati e le unità immobiliari.</p><p>Come vedi il lavoro, se fatto seriamente, è tanto ed il costo è difficilmente preventivabile perché intervengono molte variabili. Purtroppo ci sono molti pseudo professionisti che fanno il lavoro "a tavolino" nel senso che si avvalgono di altri rilievi circostanti, eseguiti da altri tecnici e li integrano. Mentre le planimetrie le riducono in scala 1/200 dalle piante del progetto. Capirai bene che in poco tempo e con poca fatica ti consegnano un lavoro finito, ma con risultati dubbi e contestabili. Solitamente questi lavori devono essere rifatti.</p><p>Scusami la lungaggine, ma è la mia materia e sovente mi scontro con tecnici che sono seri solo sulla carta e proponendo prezzi da fame abbindolano il cliente e danneggiano i colleghi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gianco, post: 262446, member: 43421"] Il principio da seguire è che ogni immobile in grado di dare reddito proprio deve essere accatastato nella categoria di appartenenza. Se i due fabbricati sono uniti, nel senso che si può accedere dall'uno all'altro senza dover passare dall'esterno costituiscono una unità immobiliare, anche se una porzione può essere abitata per concessione del proprietario da un suo ospite. L'accatastamento prevede due fasi. Inizialmente occorre redigere il tipo mappale necessario per introdurre sulla mappa catastale il perimetro del o dei fabbricati presenti all'interno del lotto, utilizzando la procedura PREGEO. Successivamente si possono inoltrare le planimetrie delle diverse unità immobiliari urbane con la procedura DOCFA. Se gli immobili sono diversi, occorre presentare l'elenco fabbricati e l'elaborato planimetrico con la disposizione dei subalterni. Sintetizzando, per redigere il tipo mappale è necessario eseguire un rilievo topografico del perimetro dei fabbricati appoggiato ai punti fiduciali circostanti, punti di riferimento concordati con il catasto, tali da formare uno o più triangoli che contengano il lotto ed eventualmente i punti di stazione. Bene sarebbe se il rilievo fosse inquadrato topograficamente a punti trigonometrici catastali, operazione necessaria per verificare la reale ubicazione dell'immobile, sia lotto, che fabbricato. Le planimetrie dovranno essere redatti dopo avere rilevati direttamente tutti i fabbricati e le unità immobiliari. Come vedi il lavoro, se fatto seriamente, è tanto ed il costo è difficilmente preventivabile perché intervengono molte variabili. Purtroppo ci sono molti pseudo professionisti che fanno il lavoro "a tavolino" nel senso che si avvalgono di altri rilievi circostanti, eseguiti da altri tecnici e li integrano. Mentre le planimetrie le riducono in scala 1/200 dalle piante del progetto. Capirai bene che in poco tempo e con poca fatica ti consegnano un lavoro finito, ma con risultati dubbi e contestabili. Solitamente questi lavori devono essere rifatti. Scusami la lungaggine, ma è la mia materia e sovente mi scontro con tecnici che sono seri solo sulla carta e proponendo prezzi da fame abbindolano il cliente e danneggiano i colleghi. [/QUOTE]
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