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Riforma del catasto e impatto sulle tasche dei contribuenti
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Testo
<blockquote data-quote="Seth" data-source="post: 438160" data-attributes="member: 57359"><p>Ha senso usare come base imponibile qualcosa che si avvicini al valore di mercato e non l’iniquo e obsoleto valore catastale. Se però il valore imponibile medio (media di tutti gli immobili) raddoppia, per dire, l’aliquota media va dimezzata, altrimenti non è solo razionalizzazione ma anche batosta.</p><p></p><p></p><p></p><p>Così era in passato con l’ICI, in sostanza. C’erano alcune detrazioni, quindi in pratica non si pagava o si pagava molto poco sulle abitazioni di minor valore, ma non c’era l’esenzione totale dall’imposta locale per qualsiasi abitazione principale a prescindere dal valore. Questo non mi pare equo.</p><p></p><p></p><p> C’è un “do ut des”. Tu locatore rinunci a chiedere il prezzo massimo di mercato, ha senso che in cambio ci sia l’agevolazione. Un meccanismo cui comunque si è liberi di aderire o non aderire.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Seth, post: 438160, member: 57359"] Ha senso usare come base imponibile qualcosa che si avvicini al valore di mercato e non l’iniquo e obsoleto valore catastale. Se però il valore imponibile medio (media di tutti gli immobili) raddoppia, per dire, l’aliquota media va dimezzata, altrimenti non è solo razionalizzazione ma anche batosta. Così era in passato con l’ICI, in sostanza. C’erano alcune detrazioni, quindi in pratica non si pagava o si pagava molto poco sulle abitazioni di minor valore, ma non c’era l’esenzione totale dall’imposta locale per qualsiasi abitazione principale a prescindere dal valore. Questo non mi pare equo. C’è un “do ut des”. Tu locatore rinunci a chiedere il prezzo massimo di mercato, ha senso che in cambio ci sia l’agevolazione. Un meccanismo cui comunque si è liberi di aderire o non aderire. [/QUOTE]
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