Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Nuova Discussione
Annunci
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
Proprietari di Immobili
Essere Proprietari Immobiliari
Riforma del catasto e impatto sulle tasche dei contribuenti
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="basty" data-source="post: 438228" data-attributes="member: 35382"><p>Hai perfettamente ragione: ma conosciamo l'animo italiano.</p><p>Certamente una revisione della spesa porterebbe certamente a notevoli benefici. Il guaio è che le ruberie, non figurano esplicite nei bilanci.</p><p>E la malapianta del coltivare l'orticello elettorale, cresce in tutti i giardini politici.</p><p></p><p>In più realisticamente nessun paese e nessuna parte è disposta a rinunciare alle varie forme di stato sociale:</p><p>Guarda cosa succede oggi: il caro energetico, le conseguenze sulle varie attività, il caro delle materie prime, non le ha provocate il presente governo, le cause sono addebitabili ad insipienze ed errori dei decenni passati, nessuno escluso, e innescate da fattori esterni a noi: ma fin che la barca andava, "il caro Putin" se lo sono filati quasi più a Dx che a SX.</p><p>Oggi camionisti, panettieri, agricoltori, allevatori, commercianti, artigiani, industriali, ecc. ecc. sono in piazza, lancia in resta, in attesa di sovvenzioni, aiuti, prebende: ed i politici a far la gara a proporsi paladini di questa o quella istanza, come se lo "Stato" fosse un pozzo senza fondo.</p><p></p><p>Ovviamente non metto nemmeno nel novero, la necessità di contributi (Comunali, regionali, statali) per le classi disagiate, per le situazioni di vera povertà, per le emergenze sempre più frequenti indotte dalla contingenza economica: sicuramente siamo un paese che ha fatto passi notevoli riguardo al benessere diffuso. A volte ho l'impressione che gli Italiani vivano anche al di sopra delle possibilità, e che nemmeno se ne rendano conto.</p><p>Ed il guaio sta nella difficoltà di doversi riadeguare: difficile tornare indietro quando si tratta di fare rinunce.</p><p>Oggi sembra tutto dovuto.</p><p></p><p>Sono ormai vecchio per ricordare le lampadine da 15 candele, il telefono fisso come oggetto di lusso, la TV che entra nelle case solo dopo il boom della fine anni 50, la mancanza di mutua e pensioni per la metà dei cittadini,</p><p>spese mediche e farmaceutiche a carico, la motorizzazione della popolazione ... agli albori.</p><p></p><p>Però la carta igienica ( o non igienica) nelle scuole non mancava e non la si doveva portar da casa, alle famiglie degli scolari non veniva chiesto, come oggi, un extra per acquistare cose indispensabili per il funzionamento della classe.....</p><p></p><p>Purtroppo, gli eventi di questi giorni, potrebbero portare ad una svegliata generale... speriamo si limiti a quello.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="basty, post: 438228, member: 35382"] Hai perfettamente ragione: ma conosciamo l'animo italiano. Certamente una revisione della spesa porterebbe certamente a notevoli benefici. Il guaio è che le ruberie, non figurano esplicite nei bilanci. E la malapianta del coltivare l'orticello elettorale, cresce in tutti i giardini politici. In più realisticamente nessun paese e nessuna parte è disposta a rinunciare alle varie forme di stato sociale: Guarda cosa succede oggi: il caro energetico, le conseguenze sulle varie attività, il caro delle materie prime, non le ha provocate il presente governo, le cause sono addebitabili ad insipienze ed errori dei decenni passati, nessuno escluso, e innescate da fattori esterni a noi: ma fin che la barca andava, "il caro Putin" se lo sono filati quasi più a Dx che a SX. Oggi camionisti, panettieri, agricoltori, allevatori, commercianti, artigiani, industriali, ecc. ecc. sono in piazza, lancia in resta, in attesa di sovvenzioni, aiuti, prebende: ed i politici a far la gara a proporsi paladini di questa o quella istanza, come se lo "Stato" fosse un pozzo senza fondo. Ovviamente non metto nemmeno nel novero, la necessità di contributi (Comunali, regionali, statali) per le classi disagiate, per le situazioni di vera povertà, per le emergenze sempre più frequenti indotte dalla contingenza economica: sicuramente siamo un paese che ha fatto passi notevoli riguardo al benessere diffuso. A volte ho l'impressione che gli Italiani vivano anche al di sopra delle possibilità, e che nemmeno se ne rendano conto. Ed il guaio sta nella difficoltà di doversi riadeguare: difficile tornare indietro quando si tratta di fare rinunce. Oggi sembra tutto dovuto. Sono ormai vecchio per ricordare le lampadine da 15 candele, il telefono fisso come oggetto di lusso, la TV che entra nelle case solo dopo il boom della fine anni 50, la mancanza di mutua e pensioni per la metà dei cittadini, spese mediche e farmaceutiche a carico, la motorizzazione della popolazione ... agli albori. Però la carta igienica ( o non igienica) nelle scuole non mancava e non la si doveva portar da casa, alle famiglie degli scolari non veniva chiesto, come oggi, un extra per acquistare cose indispensabili per il funzionamento della classe..... Purtroppo, gli eventi di questi giorni, potrebbero portare ad una svegliata generale... speriamo si limiti a quello. [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Proprietari di Immobili
Essere Proprietari Immobiliari
Riforma del catasto e impatto sulle tasche dei contribuenti
Alto