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Riforma del catasto (leggi: stangata finale) in arrivo?
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<blockquote data-quote="basty" data-source="post: 427420" data-attributes="member: 35382"><p>Ragioni con gli occhi di oggi e non hai inteso bene: A fine ottocento e inizio novecento, le trattorie erano anche le abitazioni dei titolari , specie nei paesi: ancora negli anni 50 anche i negozietti che vendevano di tutto erano una stanza affiancata alla abitazione dei titolari.</p><p>Il fatto che a inizio 900 la casa ospitasse un ristorante (ho scritto “familiare”) proprio per far capire il contesto) fa capire che si tratta di un edificio con parecchi vani. </p><p>Quando lo stato ha costruito nel 1935 circa il catasto fabbricati, la attività era cessata da tempo ed aveva continuato ad essere la abitazione dei miei bisnonni-nonni: ma l’immobile aveva conservato le dimensioni, una certa signorilità confrontata con le abitazioni contadine, con un grosso salone ex sala pranzo, disponeva persino di una “latrina” interna, a inizio secolo aveva pure ospitato la Regina Margherita di passaggio e in visita ad una nota Abbazia piemontese, quindi l’A2 aveva un senso. </p><p>Sono gli standard urbani che oggi sono diversi: ma il catasto non ne prende atto.</p><p>Sei torinese: certamente gli edifici di piazza Savoia del 700 quando nacquero potevano essere definiti signorili se non addirittura principeschi: Palazzo Provana, Palazzo Barolo, ecc: oggi alcuni di essi senza radicale ristrutturazione sarebbero ridotti a ricoveri di senza tetto. </p><p>Almeno quelli potevano rientrare in beni storici ed artistici…</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="basty, post: 427420, member: 35382"] Ragioni con gli occhi di oggi e non hai inteso bene: A fine ottocento e inizio novecento, le trattorie erano anche le abitazioni dei titolari , specie nei paesi: ancora negli anni 50 anche i negozietti che vendevano di tutto erano una stanza affiancata alla abitazione dei titolari. Il fatto che a inizio 900 la casa ospitasse un ristorante (ho scritto “familiare”) proprio per far capire il contesto) fa capire che si tratta di un edificio con parecchi vani. Quando lo stato ha costruito nel 1935 circa il catasto fabbricati, la attività era cessata da tempo ed aveva continuato ad essere la abitazione dei miei bisnonni-nonni: ma l’immobile aveva conservato le dimensioni, una certa signorilità confrontata con le abitazioni contadine, con un grosso salone ex sala pranzo, disponeva persino di una “latrina” interna, a inizio secolo aveva pure ospitato la Regina Margherita di passaggio e in visita ad una nota Abbazia piemontese, quindi l’A2 aveva un senso. Sono gli standard urbani che oggi sono diversi: ma il catasto non ne prende atto. Sei torinese: certamente gli edifici di piazza Savoia del 700 quando nacquero potevano essere definiti signorili se non addirittura principeschi: Palazzo Provana, Palazzo Barolo, ecc: oggi alcuni di essi senza radicale ristrutturazione sarebbero ridotti a ricoveri di senza tetto. Almeno quelli potevano rientrare in beni storici ed artistici… [/QUOTE]
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