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Locazione, Affitto e Sfratto
Rinnovo tacito contratto concordato 3+2
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Testo
<blockquote data-quote="tunisino" data-source="post: 240414" data-attributes="member: 43961"><p>Vorrei sottoporre questo quesito per me importante.</p><p>Mia moglie è proprietaria di un appartamento affittato con contratto concordato 3+2; la scadenza dei cinque anni risulta essere il 31 ottobre u.s., ma l'inquilino che aveva espresso <strong><u>verbalmente</u></strong> l'opportunità di un trasferimento in altra città e, di conseguenza, la conclusione del contratto, ha deciso di non disdirlo perché il trasferimento è stato rimandato a data da destinarsi. Quindi dal 1° novembre continua ad occupare l'appartamento per altri 3 anni (+2?). Per questo contratto abbiamo optato per la cedolare secca comunicata all'A.d.E. regolarmente il 1° novembre 2014. Alla luce di tutto ciò vi chiedo:</p><p>- Mia moglie deve fare qualche adempimento presentando dei moduli all'A.d.E e dichiarare che il contratto si è rinnovato alle stesse condizioni (avrebbe potuto rifare il contratto con relativo aumento, ma dato che l'inquilino aveva espresso il desiderio di lasciare l'appartamento, ha lasciato perdere visto anche il buon rapporto tra le parti) oppure non fare nulla.</p><p>- Riguardo alla cedolare secca, rimane valida la dichiarazione dell'anno scorso o bisogna rifarne un'altra?</p><p>- Se all'inquilino viene concesso il trasferimento e decide di lasciare l'appartamento nel corso del triennio, quanti mesi prima deve comunicarlo?</p><p>- Se mia moglie, sempre nel corso del triennio o del quinquennio volesse dare disdetta all'inquilino per poter alloggiare nostro figlio nell'appartamento può farlo, e quanti mesi prima deve comunicarlo all'inquilino?</p><p>Scusate la lunghezza della mia richiesta, vi ringrazio per la risposta.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="tunisino, post: 240414, member: 43961"] Vorrei sottoporre questo quesito per me importante. Mia moglie è proprietaria di un appartamento affittato con contratto concordato 3+2; la scadenza dei cinque anni risulta essere il 31 ottobre u.s., ma l'inquilino che aveva espresso [B][U]verbalmente[/U][/B] l'opportunità di un trasferimento in altra città e, di conseguenza, la conclusione del contratto, ha deciso di non disdirlo perché il trasferimento è stato rimandato a data da destinarsi. Quindi dal 1° novembre continua ad occupare l'appartamento per altri 3 anni (+2?). Per questo contratto abbiamo optato per la cedolare secca comunicata all'A.d.E. regolarmente il 1° novembre 2014. Alla luce di tutto ciò vi chiedo: - Mia moglie deve fare qualche adempimento presentando dei moduli all'A.d.E e dichiarare che il contratto si è rinnovato alle stesse condizioni (avrebbe potuto rifare il contratto con relativo aumento, ma dato che l'inquilino aveva espresso il desiderio di lasciare l'appartamento, ha lasciato perdere visto anche il buon rapporto tra le parti) oppure non fare nulla. - Riguardo alla cedolare secca, rimane valida la dichiarazione dell'anno scorso o bisogna rifarne un'altra? - Se all'inquilino viene concesso il trasferimento e decide di lasciare l'appartamento nel corso del triennio, quanti mesi prima deve comunicarlo? - Se mia moglie, sempre nel corso del triennio o del quinquennio volesse dare disdetta all'inquilino per poter alloggiare nostro figlio nell'appartamento può farlo, e quanti mesi prima deve comunicarlo all'inquilino? Scusate la lunghezza della mia richiesta, vi ringrazio per la risposta. [/QUOTE]
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