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<blockquote data-quote="quiproquo" data-source="post: 200247" data-attributes="member: 39257"><p>Se è così (???) Ecco una delle storture di tale legge: l'istituto della "rappresentazione" dovrebbe funzionare solo dopo il decesso del legittimario e non quando in vita rinunzia oculatamente e quindi anche in favore dei propri figli...Se un cespite ereditario ha di fatto un valore negativo o passivo la sua rinunzia è solo un atto di corretta gestione...anche nell'interesse dei figli minori...In questo caso essa non lede...ma protegge i futuri interessi dei figli dispensandoli da una gestione passiva di un cespite passivo...O no??? Accettiamo pure ( per me a denti stretti) la legge sulle successioni ereditarie ma perchè infarcirla di tanti estremismi iniqui e contraproducenti???</p><p>Semplice: per aumentare i "tempi" e i relativi costi...entrambi a danno di tutti gli eredi, compresi gli orfani degli stessi...E' o non è una stortura??? Vi è qualcuno che possa dimostrare il contrario???</p><p>Si faccia avanti...lo ascolteremo con grande attenzione e rispetto.</p><p> Grazie. qpq. Bene sono costretto subito a correggermi in parte. Gianco ha scritto " se il giudice accerta delle attività" ...Nel nostro caso vi sono passività e non dovrebbe opporsi alla rinunzia o alla non accettazione. Sono andato a leggere il codice civile in ambito Podestà dei genitori...omissis...per sconfessare l'0perato del legittimario in presenza di minori si dovrebbe dichiararne la decadenza per violazione dei doveri genatoriali...e non mi sembra il caso....vi è però l'articolo 323 c.c. che potrebbe mettere tutto in discussione. Qui mi fermo per palese incompetenza. qpq.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="quiproquo, post: 200247, member: 39257"] Se è così (???) Ecco una delle storture di tale legge: l'istituto della "rappresentazione" dovrebbe funzionare solo dopo il decesso del legittimario e non quando in vita rinunzia oculatamente e quindi anche in favore dei propri figli...Se un cespite ereditario ha di fatto un valore negativo o passivo la sua rinunzia è solo un atto di corretta gestione...anche nell'interesse dei figli minori...In questo caso essa non lede...ma protegge i futuri interessi dei figli dispensandoli da una gestione passiva di un cespite passivo...O no??? Accettiamo pure ( per me a denti stretti) la legge sulle successioni ereditarie ma perchè infarcirla di tanti estremismi iniqui e contraproducenti??? Semplice: per aumentare i "tempi" e i relativi costi...entrambi a danno di tutti gli eredi, compresi gli orfani degli stessi...E' o non è una stortura??? Vi è qualcuno che possa dimostrare il contrario??? Si faccia avanti...lo ascolteremo con grande attenzione e rispetto. Grazie. qpq. Bene sono costretto subito a correggermi in parte. Gianco ha scritto " se il giudice accerta delle attività" ...Nel nostro caso vi sono passività e non dovrebbe opporsi alla rinunzia o alla non accettazione. Sono andato a leggere il codice civile in ambito Podestà dei genitori...omissis...per sconfessare l'0perato del legittimario in presenza di minori si dovrebbe dichiararne la decadenza per violazione dei doveri genatoriali...e non mi sembra il caso....vi è però l'articolo 323 c.c. che potrebbe mettere tutto in discussione. Qui mi fermo per palese incompetenza. qpq. [/QUOTE]
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