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Torna per il terzo anno il Salone Immobiliare di Bologna, la manifestazione di riferimento del capoluogo emiliano dedicata alla compravendita di immobili residenziali. Appuntamento a Bologna presso il Centro Congressi dall'11 al 14 febbraio 2010. In vista dell'evento le associazioni di categoria fanno il punto della situazione sul mercato immobiliare.

In occasione dell'apertura delle iscrizioni alla fiera, gli organizzatori hanno incontrato i responsabili delle principali associazioni di categoria per fare il punto sulla situazione del mercato immobiliare a Bologna e per trovare insieme soluzioni per il rilancio del settore.

Alessandro Nosei, amministratore delegato del Salone Immobiliare auspica un'azione congiunta fra gli attori principali del settore: "In questo delicato momento economico sentiamo l'esigenza di creare una sinergia fra le tre realtà protagoniste del Salone: le banche devono manifestare la loro presenza sul territorio e la propensione all'erogazione dei mutui nell'unico evento del settore immobiliare a livello regionale, le agenzie immobiliari più strutturate, che hanno sorpassato il momento di crisi, devono buttarsi alle spalle l'anno appena concluso e ripartire, e i costruttori edili che, nonostante un momento non facile, invito a puntare sulla presenza in fiera e sulla partnership con le tre associazioni di categoria (Ance, Legacoop e Confcooperative)".

Secondo Roberto Maccaferri, presidente FIMAA Bologna "dopo due anni di difficoltà la voglia di investire in una casa è tornata, complice la poca appetibilità ed affidabilità del mercato finanziario, ma gli investitori sono oggi molto più preparati di quanto fossero in passato e richiedono, anche dagli agenti immobiliari, la massima professionalità".

Tonino Veronesi, membro della Giunta Nazionale ANAMA, pone l'attenzione sul fatto che "la difficoltà maggiore ad acquistare case riguarda le famiglie e giovani coppie che hanno necessità di mutui che vadano a coprire l'ottanta/cento per cento del costo dell'alloggio. Allo stesso tempo le banche faticano enormemente alla concessione di prestiti ipotecari, salvo non abbiano garanzie quasi assolute della capacità di rimborso degli acquirenti che, oggi, solo pochi possono garantire".

Fa un'analisi della situazione Marco Buriani Presidente ANCEBOLOGNA: "Nel periodo luglio 2008 - luglio 2009 a Bologna il mercato immobiliare registra un calo fisiologico e una sostanziale tenuta sulle nuove costruzioni, un forte ridimensionamento dei valori e delle transazioni relativamente all'usato. Il calo della domanda privata, nel settore residenziale, è originato sia dalla difficoltà di vendita dell'usato, che dalla preoccupazione per la perdita del posto di lavoro; ciò comporterà un calo dell'attività di costruzione e ristrutturazione che si manifesterà, in modo più evidente, nel 2010/2011".

Paolo Righi, Fiaip, ritiene che "nel primo semestre del 2009 il numero di immobili compravenduti in Italia è diminuito in media del 15% rispetto all'anno precedente ma penso che nell'ultimo quadrimestre vi possa essere un arresto di questa tendenza negativa poiché stiamo assistendo ad una stabilizzazione del mercato finanziario, che sarà pertanto nuovamente in grado di erogare e finanziare la crescita. Se nel 2010 non vi saranno ulteriori 'scossoni' nel mondo bancario avremo i primi segnali di ripresa e prevedere per il mercato immobiliare una lenta crescita per riposizionarsi sui livelli del 2007".
 

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