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Nuda Proprietà, Usufrutto e Comodato
Secondo voi si tratta di usucapione?
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<blockquote data-quote="quiproquo" data-source="post: 254016" data-attributes="member: 39257"><p>Il sistema ha cassato tutto il prosieguo di questo mio nuovo intervento che proverò a rifare ma, come succede nel jazz, sarà irripetibile.</p><p>Riprendo da: Nel secondo caso è il proprietario che resta giuridicamente possessore dell'alloggio senza detenerlo. ... Omissis...La domanda è:</p><p>quale atto di cui parla Ollj è determinante per l'inversione possessoria?</p><p>Provo con un esempio concreto. Il locatario,dopo molti anni di permanenza, chiede per un alloggio mal messo, praticamente invendibile, un intervento riparatorio molto costoso e il proprietario gli risponde: Fallo tu e ti rifai sui canoni fino a concorrenza...E l'altro gli replica:</p><p>Ci vorranno almeno dieci anni, tanto vale farmelo usucapire con l'accollo anche</p><p>di altre spese di tua competenza. Niente di scritto...niente novazione ecc..</p><p>Dal momento che lui non paga più il canone, sembrerebbe da quel che ho letto</p><p>direttamente sul "mio" codice civile, che quello è l'atto concreto giuridicamente sufficiente all'inversione da detentore a possessore. con quel che ne consegue. Ora come possiamo riverberare questo esempio sul postante nel momento che il</p><p>detentore di quell'alloggio, volente o nolente, è un comodatario senza contratto registrato, quindi impossibilitato ad un <strong>atto</strong> per consolidare o dimostrare l'agognata inversione possessoria??? Credo che ci si dovrà rassegnare all'epilogo</p><p>naturale...: divisione ereditaria consensuale...O testamento con le indicazioni</p><p>desiderate. Così comè...il Tribunale respingerebbe la richiesta...Mentre il Notaio,</p><p>dice lui (non io...!!!) e l'ha anche scritto, se si presentano tutti i titolari presenti e futuri e si <strong>dichiarano</strong> d'accordo... lui, con la semplice autentica di tutte le firme</p><p>(nel caso in esame: genitori, fratelli, figli e nipoti), realizza la procedura e il</p><p>candidato se ne esce dallo studio con il titolo agognato di "usucapionista"</p><p>di un alloggio che al di là delle pretese legislative era di fatto e da sempre già</p><p>nel suo pieno possesso. <a href="mailto:Comunque@Gianco">Comunque@Gianco</a> questo non è importante...piuttosto</p><p>vedi se hai altri esempi da aggiungere...oppure basta e avanza il mio...</p><p>Invito esteso anche agli altri intervenuti...Ivi compreso l'avvocato Polidoro</p><p>che potrebbe anche non avere specializzazione in tale problematica...sapete com'è:</p><p>anche gli avvocati, come i medici, si sono parcellizzati...il divorzista...i Minori...</p><p>i Fallimenti, il diritto d'autore (Sic!!!), e tante tantissime voci che lascio alla vostra</p><p>immaginazione...salvo il ricorso al nostro FradJACOno che lui, mentre continua a giocare col suo COSO, riesce anche a leggere le tante varianti di Quiproquo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="quiproquo, post: 254016, member: 39257"] Il sistema ha cassato tutto il prosieguo di questo mio nuovo intervento che proverò a rifare ma, come succede nel jazz, sarà irripetibile. Riprendo da: Nel secondo caso è il proprietario che resta giuridicamente possessore dell'alloggio senza detenerlo. ... Omissis...La domanda è: quale atto di cui parla Ollj è determinante per l'inversione possessoria? Provo con un esempio concreto. Il locatario,dopo molti anni di permanenza, chiede per un alloggio mal messo, praticamente invendibile, un intervento riparatorio molto costoso e il proprietario gli risponde: Fallo tu e ti rifai sui canoni fino a concorrenza...E l'altro gli replica: Ci vorranno almeno dieci anni, tanto vale farmelo usucapire con l'accollo anche di altre spese di tua competenza. Niente di scritto...niente novazione ecc.. Dal momento che lui non paga più il canone, sembrerebbe da quel che ho letto direttamente sul "mio" codice civile, che quello è l'atto concreto giuridicamente sufficiente all'inversione da detentore a possessore. con quel che ne consegue. Ora come possiamo riverberare questo esempio sul postante nel momento che il detentore di quell'alloggio, volente o nolente, è un comodatario senza contratto registrato, quindi impossibilitato ad un [B]atto[/B] per consolidare o dimostrare l'agognata inversione possessoria??? Credo che ci si dovrà rassegnare all'epilogo naturale...: divisione ereditaria consensuale...O testamento con le indicazioni desiderate. Così comè...il Tribunale respingerebbe la richiesta...Mentre il Notaio, dice lui (non io...!!!) e l'ha anche scritto, se si presentano tutti i titolari presenti e futuri e si [B]dichiarano[/B] d'accordo... lui, con la semplice autentica di tutte le firme (nel caso in esame: genitori, fratelli, figli e nipoti), realizza la procedura e il candidato se ne esce dallo studio con il titolo agognato di "usucapionista" di un alloggio che al di là delle pretese legislative era di fatto e da sempre già nel suo pieno possesso. [EMAIL]Comunque@Gianco[/EMAIL] questo non è importante...piuttosto vedi se hai altri esempi da aggiungere...oppure basta e avanza il mio... Invito esteso anche agli altri intervenuti...Ivi compreso l'avvocato Polidoro che potrebbe anche non avere specializzazione in tale problematica...sapete com'è: anche gli avvocati, come i medici, si sono parcellizzati...il divorzista...i Minori... i Fallimenti, il diritto d'autore (Sic!!!), e tante tantissime voci che lascio alla vostra immaginazione...salvo il ricorso al nostro FradJACOno che lui, mentre continua a giocare col suo COSO, riesce anche a leggere le tante varianti di Quiproquo. [/QUOTE]
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