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Servitù di passaggio impedita causa frana
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Testo
<blockquote data-quote="Antonio Abiuso" data-source="post: 342333" data-attributes="member: 54435"><p>Scenario quindi conclusivo:</p><p>- il proprietario 'servente' si prende tutti i tempi (biblici) per ottenere sollievo del Comune dagli oneri e costi di bonifica dell'area, con dubbio esito positivo visto il responso negativo già ricevutone: " il ripristino compete al proprietario": </p><p>- pertanto al proprietario 'dominante' che, come ha confermato, sarebbe disposto ad assumerseli in proprio, verrebbe negata la possibilità di procedervi;</p><p>- ergo, a costui non resterebbe che premunirsi con i famigliari di scarponcini adatti a transitare a piedi per <em>saecula saeculorun </em>(senza poi considerare che dal momento della frana e perciò del disuso della servitù iniziano a decorrere i tempi della sua prescrizione).</p><p>Mi sembra, ripeto, un paradosso! Concordo quindi appieno con il consiglio espresso da [USER=46111]@Dimaraz[/USER] per il caso di diniego del vicino all'accesso e ai lavori nella sua proprietà: mettersi nella mani di un buon avvocato per imporglieli. Il percorso lo potrebbe ben trovare facendo magari leva, secondo me, sull'art. 833 del c.c. Auguri comunque ad @Anoniolli per il buon esito della vicenda.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Antonio Abiuso, post: 342333, member: 54435"] Scenario quindi conclusivo: - il proprietario 'servente' si prende tutti i tempi (biblici) per ottenere sollievo del Comune dagli oneri e costi di bonifica dell'area, con dubbio esito positivo visto il responso negativo già ricevutone: " il ripristino compete al proprietario": - pertanto al proprietario 'dominante' che, come ha confermato, sarebbe disposto ad assumerseli in proprio, verrebbe negata la possibilità di procedervi; - ergo, a costui non resterebbe che premunirsi con i famigliari di scarponcini adatti a transitare a piedi per [I]saecula saeculorun [/I](senza poi considerare che dal momento della frana e perciò del disuso della servitù iniziano a decorrere i tempi della sua prescrizione). Mi sembra, ripeto, un paradosso! Concordo quindi appieno con il consiglio espresso da [USER=46111]@Dimaraz[/USER] per il caso di diniego del vicino all'accesso e ai lavori nella sua proprietà: mettersi nella mani di un buon avvocato per imporglieli. Il percorso lo potrebbe ben trovare facendo magari leva, secondo me, sull'art. 833 del c.c. Auguri comunque ad @Anoniolli per il buon esito della vicenda. [/QUOTE]
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