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Servitù di sciorinamento panni imposta in malafede da agenzia immobiliare
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Testo
<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 335379" data-attributes="member: 15764"><p>Sei interessata all'appartamento nonostante tu abbia scoperto questa servitù dopo l'acquisto?</p><p>Cosa dice il tuo avvocato circa la possibilità di paventare al venditore l'annullamento dell'atto di acquisto con restituzione dell'importo pagato ed il pagamento dei danni accessori (trasloco, allacci gas ed elettricità, acquisto di mobilio difficilmente riutilizzabile ecc... eccc...)?</p><p>Io non so che tipo di notaio abbia redatto l'atto di compravendita tuttavia mi risulta che al rogito ci doveva essere anche la parte venditrice e che il notaio debba leggere ad alta voce l'atto ai contraenti: in quella occasione la parte venditrice poteva chiarire la presenza della servitù non citata nell'atto. Inoltre, il notaio, prima di rogitare, avrebbe dovuto leggersi gli atti di provenienza della proprietà per il quale la parte venditrice aveva acquisito il diritto sull'immobile e così scoprire la presenza della servitù. Poi anche l'agente immobiliare può essere coinvolto nella possibile vertenza o come convenuto secondario o come testimone.</p><p>Come vedi se vuoi monetizzare i danni morali la strada ci sarebbe: tuttavia ti consiglio di sentire almeno un altro avvocato su come vede la questione, anche se gli avvocati è molto difficile che sconsiglino di affrontare una causa. Sappi che in ogni caso dovrai mettere la mano al portafoglio anche in caso di esito positivo della causa con addebito delle spese legali alla parte soccombente perché l'importo deciso dal giudice e sempre minore della richiesta del tuo avvocato.</p><p>Magari questa azione può sortire un accordo extra giudiziale con il quale la parte venditrice ti restituisce volontariamente una cifra XX per averti taciuto della presenza della servitù.</p><p>Poi ti invito a considerare anche il risvolto positivo di questa servitù: quando si tratterà di fare la manutenzione del lastrico solare potrai chiedere un contributo ai godenti della servitù.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 335379, member: 15764"] Sei interessata all'appartamento nonostante tu abbia scoperto questa servitù dopo l'acquisto? Cosa dice il tuo avvocato circa la possibilità di paventare al venditore l'annullamento dell'atto di acquisto con restituzione dell'importo pagato ed il pagamento dei danni accessori (trasloco, allacci gas ed elettricità, acquisto di mobilio difficilmente riutilizzabile ecc... eccc...)? Io non so che tipo di notaio abbia redatto l'atto di compravendita tuttavia mi risulta che al rogito ci doveva essere anche la parte venditrice e che il notaio debba leggere ad alta voce l'atto ai contraenti: in quella occasione la parte venditrice poteva chiarire la presenza della servitù non citata nell'atto. Inoltre, il notaio, prima di rogitare, avrebbe dovuto leggersi gli atti di provenienza della proprietà per il quale la parte venditrice aveva acquisito il diritto sull'immobile e così scoprire la presenza della servitù. Poi anche l'agente immobiliare può essere coinvolto nella possibile vertenza o come convenuto secondario o come testimone. Come vedi se vuoi monetizzare i danni morali la strada ci sarebbe: tuttavia ti consiglio di sentire almeno un altro avvocato su come vede la questione, anche se gli avvocati è molto difficile che sconsiglino di affrontare una causa. Sappi che in ogni caso dovrai mettere la mano al portafoglio anche in caso di esito positivo della causa con addebito delle spese legali alla parte soccombente perché l'importo deciso dal giudice e sempre minore della richiesta del tuo avvocato. Magari questa azione può sortire un accordo extra giudiziale con il quale la parte venditrice ti restituisce volontariamente una cifra XX per averti taciuto della presenza della servitù. Poi ti invito a considerare anche il risvolto positivo di questa servitù: quando si tratterà di fare la manutenzione del lastrico solare potrai chiedere un contributo ai godenti della servitù. [/QUOTE]
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