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Locazione, Affitto e Sfratto
Sfratto - come e cosa devo comunicare all'Ag. delle entrate?
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<blockquote data-quote="Gagarin" data-source="post: 446982" data-attributes="member: 41999"><p>...caso mai in difetto...</p><p></p><p>Questo l'hai già scritto parecchie volte ed è ovvio; ma se uno non è in grado di sostenere i costi di un immobile (che, si suppone, non sia la prima casa, visto che lo loca), meglio che non lo acquisti o, se già acquistato, che lo venda. D'altra parte la mia "esortazione" dovrebbe portare alla presa di coscienza della situazione da parte dello Stato (globalmente inteso) ed alla sua sostanziale modifica in tempi non lunghi (se nessuno affittasse più verrebbe fuori alla grande il "bubbone" e si creerebbe un problema "sociale", che lo Stato dovrebbe risolvere in qualche modo, forse inizialmente facendo il cattivo e aumentando le tasse sugli sfitti o sequestrandole; ma la cosa non credo che potrebbe durare a lungo, altrimenti saremmo in Russia o Corea del Nord).</p><p></p><p>Te beata, te fortunata! Vorrei essere te con una gamba di meno! A Roma la situazione non è quella che descrivi....anzi...</p><p></p><p>Non è il locatore che deve adeguare il canone ai redditi degli inquilini, naturalmente evitando canoni spropositati e/o fuori mercato: sono questi ultimi che devono scegliere locazioni alla loro portata, invece di scegliere gli immobili che più gli aggradano eppoi non pagare quanto dovuto, cosa che, almeno a Roma, accade almeno nel 30-40% dei casi, con i cosiddetti "inquilini professionisti", che, ormai, in zona sono la maggioranza.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gagarin, post: 446982, member: 41999"] ...caso mai in difetto... Questo l'hai già scritto parecchie volte ed è ovvio; ma se uno non è in grado di sostenere i costi di un immobile (che, si suppone, non sia la prima casa, visto che lo loca), meglio che non lo acquisti o, se già acquistato, che lo venda. D'altra parte la mia "esortazione" dovrebbe portare alla presa di coscienza della situazione da parte dello Stato (globalmente inteso) ed alla sua sostanziale modifica in tempi non lunghi (se nessuno affittasse più verrebbe fuori alla grande il "bubbone" e si creerebbe un problema "sociale", che lo Stato dovrebbe risolvere in qualche modo, forse inizialmente facendo il cattivo e aumentando le tasse sugli sfitti o sequestrandole; ma la cosa non credo che potrebbe durare a lungo, altrimenti saremmo in Russia o Corea del Nord). Te beata, te fortunata! Vorrei essere te con una gamba di meno! A Roma la situazione non è quella che descrivi....anzi... Non è il locatore che deve adeguare il canone ai redditi degli inquilini, naturalmente evitando canoni spropositati e/o fuori mercato: sono questi ultimi che devono scegliere locazioni alla loro portata, invece di scegliere gli immobili che più gli aggradano eppoi non pagare quanto dovuto, cosa che, almeno a Roma, accade almeno nel 30-40% dei casi, con i cosiddetti "inquilini professionisti", che, ormai, in zona sono la maggioranza. [/QUOTE]
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