Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Nuova Discussione
Annunci
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
Area Legale
Locazione, Affitto e Sfratto
Sfratto: udienze rinviate per non ritiro raccomandate da parte dell'inquilino
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="Antonio Abiuso" data-source="post: 322188" data-attributes="member: 54435"><p>Scusa Martarina, ma l'avvocato a cui pagasti un sostanzioso acconto spese, dubito non ti abbia ben chiarito come vanno le cose del genere. Ad ogni modo tento di farlo. L'inquilino moroso per la nostra giustizia è un personaggio dotato di una speciale 'sacralità'; come il Papa. </p><p>E lo spiego. Di norma l'ufficiale giudiziario, recatosi al domicilio dell'interessato consegna a lui o a un dichiarato convivente la copia dell'atto. Se non lo trova, neppure dopo aver fatto le "ricerche" del caso (pura utopia), glie lo spedisce per raccomandata a/r onde così consentirgli, con l'avviso lasciatogli dal portalettere, di andarsela a ritirare all'ufficio postale ove la deposita. Se ci va e la ritira, firmandovi per ricezione la relativa cartolina, tutto o.k. Lo stesso avviene se neppure ci va, perché la notifica comunque si 'perfeziona' quando l'atto viene dalle Poste ritornato al notificante per "compiuta giacenza", cioè dopo i 10 giorni dal deposito. </p><p>Questo accade di norma, ma non nel caso dello sfratto (ecco la ragione di detta 'sacralità' del conduttore moroso) in cui, se il giudice non ne vede la firma di ricezione sulla cartolina di ritorno della raccomandata ritiene non accertata la "piena conoscenza" dello sfratto da parte di costui, perciò non va avanti e impone una nuova notificazione rinviando l'udienza. </p><p>Fenomeno questo che diviene dunque facilmente ripetitivo, simile a quello che nel gioco della dama si chiama "tela mulino". Così al conduttore insolvente viene garantito d'andare alle calende greche senza più nel frattempo pagare ulteriori canoni locativi. Magnifico.</p><p>I rimedi non ce ne sono sul piano strettamente legale dipendendo la questione dal libero apprezzamento del giudice procedente (ha ragione su quanto ne ha scritto Gagarin). </p><p>Posso solo aggiungere che dalle mie parti tale andazzo venne anni or sono fatto cessare da una specie di "insurrezione" dell'avvocatura per effetto della quale la magistratura stabilì il criterio di massima secondo cui alla terza notifica infruttuosa di tale tipo lo sfratto si può a quel punto convalidare e rendere esecutivo.</p><p>In alternativa resta sempre l'eventualità che, piuttosto dell'ufficiale giudiziario, a trovare il tuo inquilino per sloggiarlo senza problemi ci vada Don Calogero Vizzini con tanto di baffi occhiali da sole e coppola in testa. Saluti</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Antonio Abiuso, post: 322188, member: 54435"] Scusa Martarina, ma l'avvocato a cui pagasti un sostanzioso acconto spese, dubito non ti abbia ben chiarito come vanno le cose del genere. Ad ogni modo tento di farlo. L'inquilino moroso per la nostra giustizia è un personaggio dotato di una speciale 'sacralità'; come il Papa. E lo spiego. Di norma l'ufficiale giudiziario, recatosi al domicilio dell'interessato consegna a lui o a un dichiarato convivente la copia dell'atto. Se non lo trova, neppure dopo aver fatto le "ricerche" del caso (pura utopia), glie lo spedisce per raccomandata a/r onde così consentirgli, con l'avviso lasciatogli dal portalettere, di andarsela a ritirare all'ufficio postale ove la deposita. Se ci va e la ritira, firmandovi per ricezione la relativa cartolina, tutto o.k. Lo stesso avviene se neppure ci va, perché la notifica comunque si 'perfeziona' quando l'atto viene dalle Poste ritornato al notificante per "compiuta giacenza", cioè dopo i 10 giorni dal deposito. Questo accade di norma, ma non nel caso dello sfratto (ecco la ragione di detta 'sacralità' del conduttore moroso) in cui, se il giudice non ne vede la firma di ricezione sulla cartolina di ritorno della raccomandata ritiene non accertata la "piena conoscenza" dello sfratto da parte di costui, perciò non va avanti e impone una nuova notificazione rinviando l'udienza. Fenomeno questo che diviene dunque facilmente ripetitivo, simile a quello che nel gioco della dama si chiama "tela mulino". Così al conduttore insolvente viene garantito d'andare alle calende greche senza più nel frattempo pagare ulteriori canoni locativi. Magnifico. I rimedi non ce ne sono sul piano strettamente legale dipendendo la questione dal libero apprezzamento del giudice procedente (ha ragione su quanto ne ha scritto Gagarin). Posso solo aggiungere che dalle mie parti tale andazzo venne anni or sono fatto cessare da una specie di "insurrezione" dell'avvocatura per effetto della quale la magistratura stabilì il criterio di massima secondo cui alla terza notifica infruttuosa di tale tipo lo sfratto si può a quel punto convalidare e rendere esecutivo. In alternativa resta sempre l'eventualità che, piuttosto dell'ufficiale giudiziario, a trovare il tuo inquilino per sloggiarlo senza problemi ci vada Don Calogero Vizzini con tanto di baffi occhiali da sole e coppola in testa. Saluti [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Area Legale
Locazione, Affitto e Sfratto
Sfratto: udienze rinviate per non ritiro raccomandate da parte dell'inquilino
Alto