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<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 333661" data-attributes="member: 15764"><p>con la premessa che cerco di frequentare il meno possibile certi ambienti vorrei precisare che per arte funeraria in senso stretto si intendono principalmente le statue bronzee con cui ornare le tombe, poi ci sono le lettere con cui comporre il nome del de cuius, poi ci sono i porta ritratti ed i porta lumini o lampade elettriche. Tutti questi aggeggi non li fabbrica l'impresa di pompe funebri ma le commercializza comprandole da imprese specializzate, quasi sempre fonderie. Per le statue bronzee bisogna rivolgersi per forza alle fonderie. Le tombe standard sono opera dei marmisti, come dice [USER=35382]@basty[/USER], i quali usano gli oggetti di arte funeraria a completamento della tomba. Se uno vuole sostituire le lettere su una tomba già installata andrà dal marmista il quale a sua volta andrà a reperire i caratteri da negozi specializzati in arte funeraria o sacra. Se l'impresa di pompe funebri oltre ad organizzare il funerale vuole vendere delle tombe fatte da lei, ovviamente dovrà avere una officina per la segagione a misura delle lastre di marmo. Se invece vuole vendere su catalogo le tombe fatte da un marmista questo obbligo non ce l' ha.</p><p>Termino con un aneddoto: quando una 40ina di anni fa lavoravo con una azienda che vendeva attrezzature di perforazione fui comandato a partecipare alla fiera di Sant'Ambrogio Valpolicella (VR) che con la fiera di Carrara si contendeva il mercato delle cave estrattive. Avevo preso un gazebo e di fianco a questo ce ne era un altro di una ditta che, appunto, produceva e vendeva articoli funerari . Io avevo un collega catanese ed i proprietari della azienda (marito e moglie) erano di Catania pure loro. Il mio collegava faceva il cicisbeo con la moglie, che sembrava gradire, ma poi non l'ha mollata; in compenso il marito prima di smontare il suo gazebo ha regalato al mio collega le lettere che compongono il suo nome.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 333661, member: 15764"] con la premessa che cerco di frequentare il meno possibile certi ambienti vorrei precisare che per arte funeraria in senso stretto si intendono principalmente le statue bronzee con cui ornare le tombe, poi ci sono le lettere con cui comporre il nome del de cuius, poi ci sono i porta ritratti ed i porta lumini o lampade elettriche. Tutti questi aggeggi non li fabbrica l'impresa di pompe funebri ma le commercializza comprandole da imprese specializzate, quasi sempre fonderie. Per le statue bronzee bisogna rivolgersi per forza alle fonderie. Le tombe standard sono opera dei marmisti, come dice [USER=35382]@basty[/USER], i quali usano gli oggetti di arte funeraria a completamento della tomba. Se uno vuole sostituire le lettere su una tomba già installata andrà dal marmista il quale a sua volta andrà a reperire i caratteri da negozi specializzati in arte funeraria o sacra. Se l'impresa di pompe funebri oltre ad organizzare il funerale vuole vendere delle tombe fatte da lei, ovviamente dovrà avere una officina per la segagione a misura delle lastre di marmo. Se invece vuole vendere su catalogo le tombe fatte da un marmista questo obbligo non ce l' ha. Termino con un aneddoto: quando una 40ina di anni fa lavoravo con una azienda che vendeva attrezzature di perforazione fui comandato a partecipare alla fiera di Sant'Ambrogio Valpolicella (VR) che con la fiera di Carrara si contendeva il mercato delle cave estrattive. Avevo preso un gazebo e di fianco a questo ce ne era un altro di una ditta che, appunto, produceva e vendeva articoli funerari . Io avevo un collega catanese ed i proprietari della azienda (marito e moglie) erano di Catania pure loro. Il mio collegava faceva il cicisbeo con la moglie, che sembrava gradire, ma poi non l'ha mollata; in compenso il marito prima di smontare il suo gazebo ha regalato al mio collega le lettere che compongono il suo nome. [/QUOTE]
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