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<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 326870" data-attributes="member: 15764"><p><em><strong>La convivenza di fatto è un nuovo istituto, introdotto dalla Legge 76 del 2016 sulle Unioni Civili, e vale per le coppie omo ed etero.</strong> O meglio, come dice la norma: «tra due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un'unione civile».</em></p><p><em><strong>È possibile formalizzare davanti alla legge una convivenza di fatto effettuando una dichiarazione all’anagrafe del Comune di residenza</strong>.</em></p><p><em>I due conviventi dovranno dichiarare all’ufficio anagrafe di costituire una coppia di fatto e di coabitare nella stessa casa.</em></p><p><em>La dichiarazione potrà essere sottoscritta di fronte all’ufficiale d’anagrafe o inviata tramite fax o per via telematica. I dichiaranti potranno in questo modo ottenere il certificato di stato di famiglia.</em></p><p><em>Con il contratto di convivenza, vengono definiti anche i rapporti patrimoniali: sarà la coppia a decidere se avvalersi della comunione dei beni.<strong><em>I rapporti patrimoniali di convivenza possono essere definiti e modificati, nel periodo della convivenza, davanti a un notaio.</em></strong></em></p><p><em>Se ci si separa è come se il contratto di convivenza cessasse di esistere fra due persone. Ma «<strong>il giudice stabilisce il diritto del convivente di ricevere dall'altro convivente gli <a href="https://www.donnamoderna.com/news/italia/coppie-che-convivono-alimenti-partner-separazione" target="_blank"><span style="color: #000000">alimenti</span></a> qualora questi versi in stato di bisogno e non sia in grado di provvedere al proprio mantenimento</strong>». Gli eventuali alimenti <strong>verranno calcolati dal giudice in modo proporzionale in funzione della durata della convivenza</strong>.</em></p><p>Nel tuo caso siete registrati all'anagrafe come conviventi o siete in"nero"? Se la tua compagna è in grado di mantenersi penso che dovrà lasciare la casa e tu dovrai pagare le spese per il mantenimento di tuo figlio in conformità con il tuo reddito. D'altro canto è lei che vuole interrompere volontariamente la convivenza (a meno che ci sia sotto un tuo tradimento).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 326870, member: 15764"] [I][B]La convivenza di fatto è un nuovo istituto, introdotto dalla Legge 76 del 2016 sulle Unioni Civili, e vale per le coppie omo ed etero.[/B] O meglio, come dice la norma: «tra due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un'unione civile». [B]È possibile formalizzare davanti alla legge una convivenza di fatto effettuando una dichiarazione all’anagrafe del Comune di residenza[/B]. I due conviventi dovranno dichiarare all’ufficio anagrafe di costituire una coppia di fatto e di coabitare nella stessa casa. La dichiarazione potrà essere sottoscritta di fronte all’ufficiale d’anagrafe o inviata tramite fax o per via telematica. I dichiaranti potranno in questo modo ottenere il certificato di stato di famiglia. Con il contratto di convivenza, vengono definiti anche i rapporti patrimoniali: sarà la coppia a decidere se avvalersi della comunione dei beni.[B][I]I rapporti patrimoniali di convivenza possono essere definiti e modificati, nel periodo della convivenza, davanti a un notaio.[/I][/B] Se ci si separa è come se il contratto di convivenza cessasse di esistere fra due persone. Ma «[B]il giudice stabilisce il diritto del convivente di ricevere dall'altro convivente gli [URL='https://www.donnamoderna.com/news/italia/coppie-che-convivono-alimenti-partner-separazione'][COLOR=#000000]alimenti[/COLOR][/URL] qualora questi versi in stato di bisogno e non sia in grado di provvedere al proprio mantenimento[/B]». Gli eventuali alimenti [B]verranno calcolati dal giudice in modo proporzionale in funzione della durata della convivenza[/B].[/I] Nel tuo caso siete registrati all'anagrafe come conviventi o siete in"nero"? Se la tua compagna è in grado di mantenersi penso che dovrà lasciare la casa e tu dovrai pagare le spese per il mantenimento di tuo figlio in conformità con il tuo reddito. D'altro canto è lei che vuole interrompere volontariamente la convivenza (a meno che ci sia sotto un tuo tradimento). [/QUOTE]
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