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<blockquote data-quote="uva" data-source="post: 422981" data-attributes="member: 42040"><p>Prima di fare il copia incolla del mod RLI e del contratto (partendo dal format ministeriale) occorre leggere attentamente l'Accordo Territoriale del Comune dove si trova l'immobile.</p><p>Come dice giustamente [USER=43174]@cec[/USER] nel post n. #45, non sono solo due paginette.</p><p></p><p>Per calcolare il canone concordato si devono individuare: la zona in cui si trova l'immobile ed eventuale sottozona, gli elementi dell'appartamento, le fasce di oscillazione, la variazione delle tariffe €/mc in base alla metratura, le maggiorazioni previste in caso di immobili ristrutturati (in un certo numero di anni precedenti) o di ristrutturazione delle parti condominiali, le maggiorazioni o penalizzazioni in base all'APE.</p><p>Se si tratta di locazione parziale, qui a Torino si deve preparare il "patto di coabitazione" tra locatore e conduttore.</p><p>Ho citato a memoria, probabilmente dimenticando qualcosa.</p><p></p><p>Ti può sembrare strano, ma ci sono locatori "normali cittadini" (magari anziani, come quelli che si rivolgono a me) che non hanno capacità/tempo/voglia di occuparsene.</p><p>E ci sono Agenti Immobiliari che sbagliano i conti, vanno all'Uppi per l'asseverazione e gli viene (giustamente) negata.</p><p>Allora bisogna rifare il lavoro: stracciare il contratto firmato in precedenza, ristamparlo col canone corretto, riconvocare le parti (che sovente abitano in città diverse) per le firme sugli originali (molti non hanno la firma digitale e non possono operare a distanza).</p><p></p><p>Ti può sembrare ancora più strano, ma i locatori e conduttori che incappano in queste situazioni non sono particolarmente contenti...</p><p></p><p>Inoltre il locatore gradisce un servizio completo, incluso il tax planning.</p><p>Si tratta di confrontare il risparmio fiscale (tassazione IRPEF ordinaria o cedolare secca agevolate; IMU ridotta sia per l'eventuale aliquota agevolata deliberata dal Comune che per lo sconto statale 25%; convenienza della cedolare in base ai propri oneri deducibili e detrazioni IRPEF) e la "perdita" data dalla differenza canone di mercato - canone concordato.</p><p></p><p>Mi pare sia tu che fai</p><p></p><p>la complessità di certe pratiche.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="uva, post: 422981, member: 42040"] Prima di fare il copia incolla del mod RLI e del contratto (partendo dal format ministeriale) occorre leggere attentamente l'Accordo Territoriale del Comune dove si trova l'immobile. Come dice giustamente [USER=43174]@cec[/USER] nel post n. #45, non sono solo due paginette. Per calcolare il canone concordato si devono individuare: la zona in cui si trova l'immobile ed eventuale sottozona, gli elementi dell'appartamento, le fasce di oscillazione, la variazione delle tariffe €/mc in base alla metratura, le maggiorazioni previste in caso di immobili ristrutturati (in un certo numero di anni precedenti) o di ristrutturazione delle parti condominiali, le maggiorazioni o penalizzazioni in base all'APE. Se si tratta di locazione parziale, qui a Torino si deve preparare il "patto di coabitazione" tra locatore e conduttore. Ho citato a memoria, probabilmente dimenticando qualcosa. Ti può sembrare strano, ma ci sono locatori "normali cittadini" (magari anziani, come quelli che si rivolgono a me) che non hanno capacità/tempo/voglia di occuparsene. E ci sono Agenti Immobiliari che sbagliano i conti, vanno all'Uppi per l'asseverazione e gli viene (giustamente) negata. Allora bisogna rifare il lavoro: stracciare il contratto firmato in precedenza, ristamparlo col canone corretto, riconvocare le parti (che sovente abitano in città diverse) per le firme sugli originali (molti non hanno la firma digitale e non possono operare a distanza). Ti può sembrare ancora più strano, ma i locatori e conduttori che incappano in queste situazioni non sono particolarmente contenti... Inoltre il locatore gradisce un servizio completo, incluso il tax planning. Si tratta di confrontare il risparmio fiscale (tassazione IRPEF ordinaria o cedolare secca agevolate; IMU ridotta sia per l'eventuale aliquota agevolata deliberata dal Comune che per lo sconto statale 25%; convenienza della cedolare in base ai propri oneri deducibili e detrazioni IRPEF) e la "perdita" data dalla differenza canone di mercato - canone concordato. Mi pare sia tu che fai la complessità di certe pratiche. [/QUOTE]
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