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<blockquote data-quote="Laura.L" data-source="post: 446097" data-attributes="member: 50269"><p>Ciao Mattia, io ho fatto parte della prima categoria di locatori descritta da Uva: gestivo tutto in proprio.</p><p>Offro anche io il mio contributo: </p><p>- Sono informaticamente alfabetizzata e la burocrazia è stata un problema solo all'inizio</p><p>- Vedere in faccia la persona ed i genitori a cui avrei affidato casa mia era fondamentale</p><p>- Le visite a vuoto erano un must</p><p>- Ho evitato di mettere insieme studenti e lavoratori perché hanno orari e ritmi di vita diversi</p><p>- Maschi e femmine insieme hanno avuto problemi di convivenza, perciò ho optato per sole donne</p><p>- 4 stanze e 4 contratti</p><p></p><p>Quello che, nel mio caso, avrebbe potuto essere molto utile ad entrambe le parti, sono due servizi: </p><p>1) servizio di consulenza di esperti sul tema delle locazioni a livello legale, burocratico e fiscale, che possa essere di supporto anche per le piccole cose per la durata del contratto e che possa ISTRUIRE il locatario sul significato degli obblighi contrattuali (il 99,99% non legge né contratto né regole della casa e cade dalle nuvole per qualsiasi cosa, genitori compresi)</p><p>2) Rete di artigiani o "Manny tuttofare" onesti e convenzionati, per piccoli interventi e riparazioni, a cui gli studenti possono rivolgersi per riparare i numerosi casini. Nella maggioranza dei casi fanno finta di nulla e lasciano il danno, ma se si rompe la lavatrice, la tapparella, l'asse del bagno...non sanno cosa fare e a chi rivolgersi. Soprattutto non sanno chi deve pagare cosa...</p><p></p><p>Es.1: utilizzo e manutenzione spazi comuni: nessuna ha mai pulito i balconi perché erano fuori dall'appartamento e quindi pensavano toccasse a me. </p><p>Es. 2: diligenza del buon padre di famiglia: cotto il congelatore perché non sapevano come si faceva a sbrinare </p><p></p><p>Per quanto riguarda l'avvio della startup, ritengo che sia giusto prima di tutto valutare se c'è richiesta e mercato per la vostra idea, come state facendo ora. La valutazione economica è il passo successivo, il mio consiglio è di tararla alla peggiore delle ipotesi almeno per i primi 2 anni</p><p>In bocca al lupo!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Laura.L, post: 446097, member: 50269"] Ciao Mattia, io ho fatto parte della prima categoria di locatori descritta da Uva: gestivo tutto in proprio. Offro anche io il mio contributo: - Sono informaticamente alfabetizzata e la burocrazia è stata un problema solo all'inizio - Vedere in faccia la persona ed i genitori a cui avrei affidato casa mia era fondamentale - Le visite a vuoto erano un must - Ho evitato di mettere insieme studenti e lavoratori perché hanno orari e ritmi di vita diversi - Maschi e femmine insieme hanno avuto problemi di convivenza, perciò ho optato per sole donne - 4 stanze e 4 contratti Quello che, nel mio caso, avrebbe potuto essere molto utile ad entrambe le parti, sono due servizi: 1) servizio di consulenza di esperti sul tema delle locazioni a livello legale, burocratico e fiscale, che possa essere di supporto anche per le piccole cose per la durata del contratto e che possa ISTRUIRE il locatario sul significato degli obblighi contrattuali (il 99,99% non legge né contratto né regole della casa e cade dalle nuvole per qualsiasi cosa, genitori compresi) 2) Rete di artigiani o "Manny tuttofare" onesti e convenzionati, per piccoli interventi e riparazioni, a cui gli studenti possono rivolgersi per riparare i numerosi casini. Nella maggioranza dei casi fanno finta di nulla e lasciano il danno, ma se si rompe la lavatrice, la tapparella, l'asse del bagno...non sanno cosa fare e a chi rivolgersi. Soprattutto non sanno chi deve pagare cosa... Es.1: utilizzo e manutenzione spazi comuni: nessuna ha mai pulito i balconi perché erano fuori dall'appartamento e quindi pensavano toccasse a me. Es. 2: diligenza del buon padre di famiglia: cotto il congelatore perché non sapevano come si faceva a sbrinare Per quanto riguarda l'avvio della startup, ritengo che sia giusto prima di tutto valutare se c'è richiesta e mercato per la vostra idea, come state facendo ora. La valutazione economica è il passo successivo, il mio consiglio è di tararla alla peggiore delle ipotesi almeno per i primi 2 anni In bocca al lupo! [/QUOTE]
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