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<blockquote data-quote="arciera" data-source="post: 170189" data-attributes="member: 38050"><p>Vero. Il Risorgimento potrebbe passare per rivoluzione borghese. Anche se gli esponenti erano per lo più aristocratici alla conquista di territori che sguinzagliavano condottieri come capitani di ventura a fare il lavoro sporco. Certamente si sono trovati tra i piedi una borghesia ansiosa di svilupparsi ed in parte l'hanno esaudita. Diciamo meglio che un piccolo regno con le dovute maniere si e' impossessato di un importante territorio tolto al parentado. Una guerra di successione più che di secessione. Ha contato la borghesia? Forse con opportuni matrimoni ha contato. Nulla pero' si e' buttato via, così come nella successiva rivoluzione dove sono stati annessi anche elementi provenienti da strati ancor più poveri, facendo così coesistere le tre classi storiche, aristocratici, borghesi e proletari. Creando così una repubblica. Ma carissimo, le idee borghesi non hanno mai attecchito. La libertà dell'individuo non e' stata mai presa in considerazione. Tutto viene tutt'ora elargito dall'alto. Pannella non fa testo, e' soltanto un clown nello spettacolo fermamente controllato dall'aristocrazia. Dove per aristocrazia non dobbiamo assolutamente intendere famiglie con più di mille anni di storia sulle spalle, bensì un movimento di persone che per merito per coraggio per ventura capitanata, si trova dentro una classe dominante con protocollare aristocratico. Gramsci, prodotto del regno sabaudo, e' la punta estrema di questo iceberg. Il partito come principe lo ha messo in pratica, costruito e teorizzato da Gramsci. E così rimasto. Per non parlare della DC ferma alla teocrazia. Sostanzialmente. Ecco perché in Italia ancora si parla di sudditanza. E anche perché l'Italia si considera suddita di altri paesi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="arciera, post: 170189, member: 38050"] Vero. Il Risorgimento potrebbe passare per rivoluzione borghese. Anche se gli esponenti erano per lo più aristocratici alla conquista di territori che sguinzagliavano condottieri come capitani di ventura a fare il lavoro sporco. Certamente si sono trovati tra i piedi una borghesia ansiosa di svilupparsi ed in parte l'hanno esaudita. Diciamo meglio che un piccolo regno con le dovute maniere si e' impossessato di un importante territorio tolto al parentado. Una guerra di successione più che di secessione. Ha contato la borghesia? Forse con opportuni matrimoni ha contato. Nulla pero' si e' buttato via, così come nella successiva rivoluzione dove sono stati annessi anche elementi provenienti da strati ancor più poveri, facendo così coesistere le tre classi storiche, aristocratici, borghesi e proletari. Creando così una repubblica. Ma carissimo, le idee borghesi non hanno mai attecchito. La libertà dell'individuo non e' stata mai presa in considerazione. Tutto viene tutt'ora elargito dall'alto. Pannella non fa testo, e' soltanto un clown nello spettacolo fermamente controllato dall'aristocrazia. Dove per aristocrazia non dobbiamo assolutamente intendere famiglie con più di mille anni di storia sulle spalle, bensì un movimento di persone che per merito per coraggio per ventura capitanata, si trova dentro una classe dominante con protocollare aristocratico. Gramsci, prodotto del regno sabaudo, e' la punta estrema di questo iceberg. Il partito come principe lo ha messo in pratica, costruito e teorizzato da Gramsci. E così rimasto. Per non parlare della DC ferma alla teocrazia. Sostanzialmente. Ecco perché in Italia ancora si parla di sudditanza. E anche perché l'Italia si considera suddita di altri paesi. [/QUOTE]
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