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Successione e divisione
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<blockquote data-quote="arciera" data-source="post: 129187" data-attributes="member: 38050"><p>Se nell'eredità vi sono immobili non comodamente divisibili [560], o il cui frazionamento recherebbe pregiudizio alle ragioni della pubblica economia [722, 846] o dell'igiene, e la divisione dell'intera sostanza non può effettuarsi senza il loro frazionamento, essi devono preferibilmente essere compresi per intero, con addebito dell'eccedenza, nella porzione di uno dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore, o anche nelle porzioni di più coeredi, se questi ne richiedono congiuntamente l'attribuzione. Se nessuno dei coeredi è a ciò disposto, si fa luogo alla vendita all'incanto [2646; c.p.c. 748, 788].</p><p></p><p>qui si capisce perfettamente che la divisione è facilitata dalla legge quando avviene per intero. Ora il problema è: nel momento della successione non avviene già la divisione? i tre fratelli non avranno, di già, un terzo del primo del secondo e del terzo immobile? e non dovranno vendere ed acquistare le parti dagli altri coeredi? due vendono ed uno compra per ben tre volte, non ha senso se la legge privilegia la divisione per intero! Bah! forse faccio una folrzatura scambiando i termini successione e divisione. però io credo che successione e divisione avvengono ugualmente, nel modo come lo indichi, per ben due volte.</p><p>la successione, nel modo come appare nelle risposte, opera un frazionamento che la legge non approva pienamente.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="arciera, post: 129187, member: 38050"] Se nell'eredità vi sono immobili non comodamente divisibili [560], o il cui frazionamento recherebbe pregiudizio alle ragioni della pubblica economia [722, 846] o dell'igiene, e la divisione dell'intera sostanza non può effettuarsi senza il loro frazionamento, essi devono preferibilmente essere compresi per intero, con addebito dell'eccedenza, nella porzione di uno dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore, o anche nelle porzioni di più coeredi, se questi ne richiedono congiuntamente l'attribuzione. Se nessuno dei coeredi è a ciò disposto, si fa luogo alla vendita all'incanto [2646; c.p.c. 748, 788]. qui si capisce perfettamente che la divisione è facilitata dalla legge quando avviene per intero. Ora il problema è: nel momento della successione non avviene già la divisione? i tre fratelli non avranno, di già, un terzo del primo del secondo e del terzo immobile? e non dovranno vendere ed acquistare le parti dagli altri coeredi? due vendono ed uno compra per ben tre volte, non ha senso se la legge privilegia la divisione per intero! Bah! forse faccio una folrzatura scambiando i termini successione e divisione. però io credo che successione e divisione avvengono ugualmente, nel modo come lo indichi, per ben due volte. la successione, nel modo come appare nelle risposte, opera un frazionamento che la legge non approva pienamente. [/QUOTE]
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