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Testo
<blockquote data-quote="Dimaraz" data-source="post: 456179" data-attributes="member: 46111"><p>In Italia (contrariamente ad altri paesi) il "de cuius" può disporre liberamente solo di una quota dei propri lasciti (variabile in funzione degli eredi).</p><p>Supponendo che tale quota sia del 25% significa che 3 eredi hanno diritto ad almeno 1/4 del valore patrimoniale ma che uno di loro potrebhe ottenerne metà (25% di quota +25% disponibile assegnata dal de cuius)</p><p>Quanto sopra vale ovviamente solo in caso di testamento.</p><p>In assenza di testamento ...non esiste disponibile e tutti ricevono le quote di Legge.</p><p></p><p>Come anticipato ...solo all'apertura della Successione gli eredi legittimari che pensano di aver subito una lesione della loro quota ereditaria possono "cercare" di far valere le loro ragioni chiedendo Collazione e Riduzione di quanto ottenuto da altri.</p><p>Solo all'apertura potrai chiedere tale verifica che implica l'inserire nella Successione non solo quanto "rimasto" ma anche tutto quanto già ricevuto da tutti gli eredi come donazioni.</p><p>Il primo problema è che se tu intendi contestare hai l'onere di "provare" le donazioni "indebite" e poi sperate che un giudice ti dia ragione.</p><p></p><p>Perché le somme "modeste" vengono definite "liberalità" e valutate rapportando le risirse finanziarie di chi le effettua.</p><p></p><p>Non hai spiegato quale sua l'importo della "pensione" regalata e come faccia a vivere il tuo genitore se fosse vero che da 30anni la gira ditei ad un figlio.</p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p>Su questo posso concordare in linea di principio...un genitore non dovrebbe avere "preferenze" e certi retaggi sul "primogenito maschio" non dovrebbero esistere che nei libri di storia antica.</p><p></p><p>Però è altresì vero che a volte certi figli non fanno nulla per meritarsi l'equità.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Dimaraz, post: 456179, member: 46111"] In Italia (contrariamente ad altri paesi) il "de cuius" può disporre liberamente solo di una quota dei propri lasciti (variabile in funzione degli eredi). Supponendo che tale quota sia del 25% significa che 3 eredi hanno diritto ad almeno 1/4 del valore patrimoniale ma che uno di loro potrebhe ottenerne metà (25% di quota +25% disponibile assegnata dal de cuius) Quanto sopra vale ovviamente solo in caso di testamento. In assenza di testamento ...non esiste disponibile e tutti ricevono le quote di Legge. Come anticipato ...solo all'apertura della Successione gli eredi legittimari che pensano di aver subito una lesione della loro quota ereditaria possono "cercare" di far valere le loro ragioni chiedendo Collazione e Riduzione di quanto ottenuto da altri. Solo all'apertura potrai chiedere tale verifica che implica l'inserire nella Successione non solo quanto "rimasto" ma anche tutto quanto già ricevuto da tutti gli eredi come donazioni. Il primo problema è che se tu intendi contestare hai l'onere di "provare" le donazioni "indebite" e poi sperate che un giudice ti dia ragione. Perché le somme "modeste" vengono definite "liberalità" e valutate rapportando le risirse finanziarie di chi le effettua. Non hai spiegato quale sua l'importo della "pensione" regalata e come faccia a vivere il tuo genitore se fosse vero che da 30anni la gira ditei ad un figlio. Su questo posso concordare in linea di principio...un genitore non dovrebbe avere "preferenze" e certi retaggi sul "primogenito maschio" non dovrebbero esistere che nei libri di storia antica. Però è altresì vero che a volte certi figli non fanno nulla per meritarsi l'equità. [/QUOTE]
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