Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Nuova Discussione
Annunci
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi Messaggi Profilo
Ultime Attività
Iscritti
Visitatori online
Nuovi Messaggi Profilo
Cerca tra i Messaggi Profilo
? Aiuto
Faccine
Codici BB
Traguardi
Utilizzo dei Cookie
Termini e Condizioni d'uso del sito
Accedi
Registrati
Novità
Cerca
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Menu
Accedi
Registrati
Installa l'app
Installa
Area Legale
Successione, Eredità, Donazione e Famiglia
Successione per rappresentazione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure usare
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Rispondi alla discussione
Registrati in 30 Secondi
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Testo
<blockquote data-quote="quiproquo" data-source="post: 213591" data-attributes="member: 39257"><p>Cara Rita se leggi bene ho postato la COSA all'ombra di un dubbio non peregrino. Naturalmente è probabile che ESSA sia impossibile</p><p>ad essere realizzata. Pur tuttavia, per amore di dialettica, provo ad unire i punti di contatto, che sono:</p><p>A)La rinuncia all'usufrutto produce un arricchimento del nudo proprietario...</p><p>B) La rinuncia all'eredità produce un arricchimento del o dei coeredi</p><p>Ed è un primo punto di coerenza...</p><p>Caso A: Se l'usufruttuario, padre di due figli (Rita e Mario) godeva di un canone locativo su un alloggio con nuda proprietà di Rita, e in qualche modo quel canone contribuiva ad aumentare i risparmi del padre che sarebbero confluiti nell'asse ereditario, il fratello Mario ne avrebbe un depauperamento e potrebbe in fase successoria pretendere il conferimento per collazione...</p><p>Caso B: Se il padre non avesse rinunciato alla sua quota dell'asse</p><p>ereditario della moglie, quella quota sarebbe a sua volta diventata</p><p>l'asse ereditario degli altri due figli che potrebbero (sto usando il condizionale...) diventare parte lesa di un ipotetico secondo ambito successorio...E' chiaramente un'astrazione e una forzatura che però</p><p>concretamente ha prodotto un depauperamento dei due figli che</p><p>giustamente hanno postato mestamente il loro "grido" di dolore...</p><p>In definitiva la rinuncia alla quota ereditaria potrà non essere considerata una donazione ma produce concretamente lo stesso effetto della stessa...Ed è quindi un secondo punto di coerenza...</p><p>Da qui nasce e resta la domanda conseguente:</p><p>La rinuncia all'eredità può essere impugnata??? Vedrai che nessuno</p><p>risponderà...salvo che qualche soavissima Propista non la replichi</p><p>con piglio squisitamente femminile...E quiproquo tutto può essere</p><p>fuorchè un femminista...in senso buono naturalmente.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="quiproquo, post: 213591, member: 39257"] Cara Rita se leggi bene ho postato la COSA all'ombra di un dubbio non peregrino. Naturalmente è probabile che ESSA sia impossibile ad essere realizzata. Pur tuttavia, per amore di dialettica, provo ad unire i punti di contatto, che sono: A)La rinuncia all'usufrutto produce un arricchimento del nudo proprietario... B) La rinuncia all'eredità produce un arricchimento del o dei coeredi Ed è un primo punto di coerenza... Caso A: Se l'usufruttuario, padre di due figli (Rita e Mario) godeva di un canone locativo su un alloggio con nuda proprietà di Rita, e in qualche modo quel canone contribuiva ad aumentare i risparmi del padre che sarebbero confluiti nell'asse ereditario, il fratello Mario ne avrebbe un depauperamento e potrebbe in fase successoria pretendere il conferimento per collazione... Caso B: Se il padre non avesse rinunciato alla sua quota dell'asse ereditario della moglie, quella quota sarebbe a sua volta diventata l'asse ereditario degli altri due figli che potrebbero (sto usando il condizionale...) diventare parte lesa di un ipotetico secondo ambito successorio...E' chiaramente un'astrazione e una forzatura che però concretamente ha prodotto un depauperamento dei due figli che giustamente hanno postato mestamente il loro "grido" di dolore... In definitiva la rinuncia alla quota ereditaria potrà non essere considerata una donazione ma produce concretamente lo stesso effetto della stessa...Ed è quindi un secondo punto di coerenza... Da qui nasce e resta la domanda conseguente: La rinuncia all'eredità può essere impugnata??? Vedrai che nessuno risponderà...salvo che qualche soavissima Propista non la replichi con piglio squisitamente femminile...E quiproquo tutto può essere fuorchè un femminista...in senso buono naturalmente. [/QUOTE]
Riporta citazioni…
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Area Legale
Successione, Eredità, Donazione e Famiglia
Successione per rappresentazione
Alto