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<blockquote data-quote="ing. Fachinat" data-source="post: 237923" data-attributes="member: 47221"><p>Innanzitutto do per scontato che sua figlia abbia effettivamente spostato la residenza anagrafica nell’appartamento preso in affitto…però mi chiedo il perché….solo per risparmiare sulle bollette delle utenze? Sarebbe valsa la pena di calcolare prima l’effettivo risparmio confrontandolo con il conseguente aggravio di IMU e TASI, che di seguito esporrò.</p><p></p><p>In secondo luogo le ricordo che IMU e TASI sono due tributi la cui base di calcolo è stabilita a livello nazionale, ma la aliquote (che potrebbero anche essere azzerate nel caso della TASI…) ed il relativo regolamento di applicazione sono disciplinate da ciascun singolo comune. Ipotizzo perciò che nel comune in cui si trova l’appartamento di proprietà di sua figlia sia dovuta la TASI anche per le abitazioni principali e che nel comune dove si trova il monolocale preso in affitto anche gli affittuari debbano pagare la TASI; ricordo invece che per le abitazioni principali (salvo le categorie catastali A1, A/8 e A/9) l’IMU non è dovuta ex DL 201/2011.</p><p></p><p>Se le cose stanno come sopra premesso, preciso che:</p><p></p><ul> <li data-xf-list-type="ul">fino al giorno in cui sua figlia ha spostato la residenza anagrafica in un immobile diverso da quello posseduto, ovvero per la relativa quota parte dell’anno (in mesi), dovrà pagare solo la TASI sull’immobile posseduto come abitazione principale (se effettivamente prevista dal comune);<br /> <br /> </li> <li data-xf-list-type="ul">dal giorno successivo, dovrà invece pagare per l’immobile posseduto sia IMU che TASI previste dal comune per gli immobili residenziali diversi dall’abitazione principale; + la quota parte di TASI eventualmente prevista dal comune in cui si trova l’immobile locato.<br /> </li> </ul><p>Questo nel 2015…per il 2016 vedremo cosa decideranno infine i nostri governanti nella finanziaria di Natale (hanno già cambiato idea più volte da giugno ad oggi…)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ing. Fachinat, post: 237923, member: 47221"] Innanzitutto do per scontato che sua figlia abbia effettivamente spostato la residenza anagrafica nell’appartamento preso in affitto…però mi chiedo il perché….solo per risparmiare sulle bollette delle utenze? Sarebbe valsa la pena di calcolare prima l’effettivo risparmio confrontandolo con il conseguente aggravio di IMU e TASI, che di seguito esporrò. In secondo luogo le ricordo che IMU e TASI sono due tributi la cui base di calcolo è stabilita a livello nazionale, ma la aliquote (che potrebbero anche essere azzerate nel caso della TASI…) ed il relativo regolamento di applicazione sono disciplinate da ciascun singolo comune. Ipotizzo perciò che nel comune in cui si trova l’appartamento di proprietà di sua figlia sia dovuta la TASI anche per le abitazioni principali e che nel comune dove si trova il monolocale preso in affitto anche gli affittuari debbano pagare la TASI; ricordo invece che per le abitazioni principali (salvo le categorie catastali A1, A/8 e A/9) l’IMU non è dovuta ex DL 201/2011. Se le cose stanno come sopra premesso, preciso che: [LIST] [*]fino al giorno in cui sua figlia ha spostato la residenza anagrafica in un immobile diverso da quello posseduto, ovvero per la relativa quota parte dell’anno (in mesi), dovrà pagare solo la TASI sull’immobile posseduto come abitazione principale (se effettivamente prevista dal comune); [*]dal giorno successivo, dovrà invece pagare per l’immobile posseduto sia IMU che TASI previste dal comune per gli immobili residenziali diversi dall’abitazione principale; + la quota parte di TASI eventualmente prevista dal comune in cui si trova l’immobile locato. [/LIST] Questo nel 2015…per il 2016 vedremo cosa decideranno infine i nostri governanti nella finanziaria di Natale (hanno già cambiato idea più volte da giugno ad oggi…) [/QUOTE]
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