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Testamento con tutela diritto d'abitazione
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<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 118287" data-attributes="member: 15764"><p>innanzitutto penso che di queste tue volontà (biziorm) debba parlarne con la tua attuale compagna e poi diventerà moglie. Sul fatto del matrimonio in regime di separazione di beni i di comunione c'è molta confusione. Perchè questo istituto si impiega in caso di separazione tra viventi dove in caso di separazione della coppia se vigeva la separazione dei beni quello che era mio prima del matrimonio, e quello che ho comprato da solo durante il matrimonio, è ancora tutto mio dopo la separazione. Con la morte le cose cambiano. Con la morte le situazioni sono due: non hai fatto testamento oppure hai fatto testamento. Se non fai testamento, visto che non hai figli, i 2/3 del tuo patrimonio spettano a tua moglie (oltre al diritto di abitazione nella casa coniugale come già scritto da chi mi ha preceduto), mentre 1/3 spetta in parti uguali ai tuoi fratelli, o ai loro successori. Se fai testamento le tue disposizioni dovrebbero rispettare le quote legittime di tua moglie (1/2 del patrimonio) e dei tuoi fratelli e loro successori (1/4 del patrimonio diviso in parti uguali). In questo caso ho scritto dovresti, perché il testatore può anche non rispettare le quote legittime, ma quando questo è in vita si devi assicurare che eredi legittimi non si opporranno alle sue volontà. In sostanza tu puoi nominare erede universale la parrocchia alla quale appartieni ma se questo non sta bene a tua moglie od ai tuoi fratelli o ai figli di tuoi fratelli premorti loro avranno diritto alla parte legittima che gli assicura il c.c.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 118287, member: 15764"] innanzitutto penso che di queste tue volontà (biziorm) debba parlarne con la tua attuale compagna e poi diventerà moglie. Sul fatto del matrimonio in regime di separazione di beni i di comunione c'è molta confusione. Perchè questo istituto si impiega in caso di separazione tra viventi dove in caso di separazione della coppia se vigeva la separazione dei beni quello che era mio prima del matrimonio, e quello che ho comprato da solo durante il matrimonio, è ancora tutto mio dopo la separazione. Con la morte le cose cambiano. Con la morte le situazioni sono due: non hai fatto testamento oppure hai fatto testamento. Se non fai testamento, visto che non hai figli, i 2/3 del tuo patrimonio spettano a tua moglie (oltre al diritto di abitazione nella casa coniugale come già scritto da chi mi ha preceduto), mentre 1/3 spetta in parti uguali ai tuoi fratelli, o ai loro successori. Se fai testamento le tue disposizioni dovrebbero rispettare le quote legittime di tua moglie (1/2 del patrimonio) e dei tuoi fratelli e loro successori (1/4 del patrimonio diviso in parti uguali). In questo caso ho scritto dovresti, perché il testatore può anche non rispettare le quote legittime, ma quando questo è in vita si devi assicurare che eredi legittimi non si opporranno alle sue volontà. In sostanza tu puoi nominare erede universale la parrocchia alla quale appartieni ma se questo non sta bene a tua moglie od ai tuoi fratelli o ai figli di tuoi fratelli premorti loro avranno diritto alla parte legittima che gli assicura il c.c. [/QUOTE]
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