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Un neo maggiorenne può fare causa alla nonna per i soldi prelevati da libretto postale cointestato?
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Testo
<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 230654" data-attributes="member: 15764"><p>Prima dell'avvento del Cristianesimo per rispondere a questa domanda si interpellavano gli oracoli.</p><p>Ci sono delle cause che sulla carta sembrano vinte a mani basse e poi il Giudice decide diversamente: nessun serio avvocato si sbilancia al punto di anticipare l'esito della sentenza.</p><p>Se era previsto un maggiorenne nella cointestazione del libretto di risparmio per la movimentazione (sia versamento che prelievo) di denaro, le operazioni sono state legalmente svolte dal maggiorenne ed il minorenne dovrebbe dimostrare che i soldi da versare li ha dati lui al maggiorenne.</p><p>Penso che dal punto di vista morale, se la situazione economica familiare è tornata normale, i soldi prelevati debbano essere restituiti magari a rate.</p><p>Per quanto riguarda il patrocinio gratuito, io ci andrei molto calmo: per poter chiedere il patrocinio a spese dello Stato bisogna avere una reddito non superiore a 10.766,33 euro (fa fede l’ultima dichiarazione IRPEF). Se si convive con il coniuge e/o con altri familiari, a parte casi specifici, il reddito considerato è quello dell’intero nucleo familiare. Per i processi civili, la domanda deve essere presentata alla segreteria del consiglio dell’Ordine degli avvocati, che si trova all’interno del Palazzo di Giustizia.Entro dieci giorni dal deposito della domanda, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati deve comunicare l’accoglimento o il rifiuto della stessa al richiedente. Nel caso l’istanza venga respinta, rimane comunque la possibilità di fare la domanda direttamente al giudice che si occuperà del processo. Quest'ultimo deciderà in funzione delle motivazioni presentate per il giudizio.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 230654, member: 15764"] Prima dell'avvento del Cristianesimo per rispondere a questa domanda si interpellavano gli oracoli. Ci sono delle cause che sulla carta sembrano vinte a mani basse e poi il Giudice decide diversamente: nessun serio avvocato si sbilancia al punto di anticipare l'esito della sentenza. Se era previsto un maggiorenne nella cointestazione del libretto di risparmio per la movimentazione (sia versamento che prelievo) di denaro, le operazioni sono state legalmente svolte dal maggiorenne ed il minorenne dovrebbe dimostrare che i soldi da versare li ha dati lui al maggiorenne. Penso che dal punto di vista morale, se la situazione economica familiare è tornata normale, i soldi prelevati debbano essere restituiti magari a rate. Per quanto riguarda il patrocinio gratuito, io ci andrei molto calmo: per poter chiedere il patrocinio a spese dello Stato bisogna avere una reddito non superiore a 10.766,33 euro (fa fede l’ultima dichiarazione IRPEF). Se si convive con il coniuge e/o con altri familiari, a parte casi specifici, il reddito considerato è quello dell’intero nucleo familiare. Per i processi civili, la domanda deve essere presentata alla segreteria del consiglio dell’Ordine degli avvocati, che si trova all’interno del Palazzo di Giustizia.Entro dieci giorni dal deposito della domanda, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati deve comunicare l’accoglimento o il rifiuto della stessa al richiedente. Nel caso l’istanza venga respinta, rimane comunque la possibilità di fare la domanda direttamente al giudice che si occuperà del processo. Quest'ultimo deciderà in funzione delle motivazioni presentate per il giudizio. [/QUOTE]
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