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Vendita appartamento in comproprietà con ipoteca Equitalia su 1/3
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<blockquote data-quote="quiproquo" data-source="post: 210256" data-attributes="member: 39257"><p>Hai ragione...Chi, forte di un'ipoteca di primo grado(???), deve decidere se procedere alla vendita coatta di un immobile per un credito di un terzo stimato in approssimazione, dovrà ben valutare tutti i valori in campo...La domanda che si può estendere per chicchessia e non solo per Equitalia è se ne abbia la facoltà di poterlo fare in base ad una precisa norma di legge oppure no...Io credo di sì...altrimenti qual è la forza dell'ipoteca oltre al valore in campo??? Come al solito devo ricorrere ad un esempio. Se la banca ha erogato un mutuo per 15 anni di 100mila euro per un immobile di 300mila e quindi ha acceso un ipoteca di pari importo, cioè 100mila, Se allo scadere del 12mo anno il debitore caduto in disgrazia con un residuo debitorio di solo capitale per circa o poco più di 20mila euro comincia a non pagare, la Banca ha titolo di procedere alla vendita coatta anche se il suo credito</p><p>è, sulla carta, molto inferiore al valore dell'immobile. Altrimenti quale altro strumento avrebbe la banca per recuperare il credito ormai accertato in sofferenza??? Se oltre la banca vi sono successivi creditori</p><p>fra cui la stessa Equitalia..oltre al condominio...tutti potranno accendere altre ipoteche che saranno poi classificate per gradi di privilegio...E ciascuno potrebbe avere titolo per la vendita coatta...</p><p>anche se, se ne asterrà per le ingenti spese di procedura che potrebbero</p><p>gravare sul primo che apre la pratica...Così credo che sia con buona approssimazione ma sempre all'insegna dell'incertezza. Qpq.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="quiproquo, post: 210256, member: 39257"] Hai ragione...Chi, forte di un'ipoteca di primo grado(???), deve decidere se procedere alla vendita coatta di un immobile per un credito di un terzo stimato in approssimazione, dovrà ben valutare tutti i valori in campo...La domanda che si può estendere per chicchessia e non solo per Equitalia è se ne abbia la facoltà di poterlo fare in base ad una precisa norma di legge oppure no...Io credo di sì...altrimenti qual è la forza dell'ipoteca oltre al valore in campo??? Come al solito devo ricorrere ad un esempio. Se la banca ha erogato un mutuo per 15 anni di 100mila euro per un immobile di 300mila e quindi ha acceso un ipoteca di pari importo, cioè 100mila, Se allo scadere del 12mo anno il debitore caduto in disgrazia con un residuo debitorio di solo capitale per circa o poco più di 20mila euro comincia a non pagare, la Banca ha titolo di procedere alla vendita coatta anche se il suo credito è, sulla carta, molto inferiore al valore dell'immobile. Altrimenti quale altro strumento avrebbe la banca per recuperare il credito ormai accertato in sofferenza??? Se oltre la banca vi sono successivi creditori fra cui la stessa Equitalia..oltre al condominio...tutti potranno accendere altre ipoteche che saranno poi classificate per gradi di privilegio...E ciascuno potrebbe avere titolo per la vendita coatta... anche se, se ne asterrà per le ingenti spese di procedura che potrebbero gravare sul primo che apre la pratica...Così credo che sia con buona approssimazione ma sempre all'insegna dell'incertezza. Qpq. [/QUOTE]
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