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Vendita casa in edilizia convenzionata e alcuni riferimenti normativi
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Testo
<blockquote data-quote="Sphingem" data-source="post: 22321" data-attributes="member: 11622"><p>Buon giorno</p><p>Volevo sottoporvi il mio problema nella speranza che qualcuno più ferrato di me in materia mi possa chiarire le idee ed evitarmi problemi.</p><p></p><p>Dal novembre 2005 possiedo, in diritto di proprietà, un'abitazione costruita in edilizia convenzionata su un lotto ceduto dal Comune, in diritto di proprietà e ai sensi dell’art. 35 della L. 865/1971, alla Cooperativa che poi ha realizzato l'alloggio. Non mi risulta che il terreno sia stato espropriato ma che fosse già di proprietà del Comune il quale lo ha inserito in un'area PEEP in cui ha costruito anche lo IACP.</p><p>La convenzione ventennale tra il Comune e la Cooperativa è stata stipulata nel dicembre 2002. Con lo stesso atto si è provveduto anche a trasferire la proprietà del terreno.</p><p></p><p>Poiché avrei necessità di trasferirmi, la vendita del mio alloggio attuale deve sottostare ai vincoli imposti dai commi 15, 16, 17, 18 e 19 dell’art. 35 della L. 865/1971 oppure posso contrattare liberamente a prezzo di mercato, come mi sembra di capire dall'art. 23 della L. 179/1992 che ha abrogato quei commi?</p><p></p><p>La stessa L. 179/1992, tra l'altro, all'art. 20 recita "A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, gli alloggi di edilizia agevolata possono essere alienati o locati, previa autorizzazione della regione, quando sussistano gravi e sopravvenuti motivi e comunque quando siano decorsi cinque anni dall'assegnazione o dall'acquisto".</p><p></p><p>Fermo restando che la vendita sarebbe perfezionata successivamente a novembre 2010, pertanto dopo 5 anni dall'acquisto, come dovrei comportarmi in caso di contenzioso con il Comune che volesse far rispettare i vincoli della convenzione anche se, a mio parere, non più in vigore?</p><p></p><p>Grazie a tutti per le risposte.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Sphingem, post: 22321, member: 11622"] Buon giorno Volevo sottoporvi il mio problema nella speranza che qualcuno più ferrato di me in materia mi possa chiarire le idee ed evitarmi problemi. Dal novembre 2005 possiedo, in diritto di proprietà, un'abitazione costruita in edilizia convenzionata su un lotto ceduto dal Comune, in diritto di proprietà e ai sensi dell’art. 35 della L. 865/1971, alla Cooperativa che poi ha realizzato l'alloggio. Non mi risulta che il terreno sia stato espropriato ma che fosse già di proprietà del Comune il quale lo ha inserito in un'area PEEP in cui ha costruito anche lo IACP. La convenzione ventennale tra il Comune e la Cooperativa è stata stipulata nel dicembre 2002. Con lo stesso atto si è provveduto anche a trasferire la proprietà del terreno. Poiché avrei necessità di trasferirmi, la vendita del mio alloggio attuale deve sottostare ai vincoli imposti dai commi 15, 16, 17, 18 e 19 dell’art. 35 della L. 865/1971 oppure posso contrattare liberamente a prezzo di mercato, come mi sembra di capire dall'art. 23 della L. 179/1992 che ha abrogato quei commi? La stessa L. 179/1992, tra l'altro, all'art. 20 recita "A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, gli alloggi di edilizia agevolata possono essere alienati o locati, previa autorizzazione della regione, quando sussistano gravi e sopravvenuti motivi e comunque quando siano decorsi cinque anni dall'assegnazione o dall'acquisto". Fermo restando che la vendita sarebbe perfezionata successivamente a novembre 2010, pertanto dopo 5 anni dall'acquisto, come dovrei comportarmi in caso di contenzioso con il Comune che volesse far rispettare i vincoli della convenzione anche se, a mio parere, non più in vigore? Grazie a tutti per le risposte. [/QUOTE]
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