a425035

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Salve, a seguito vari problemi, ho dovuto presentare il cartaceo della successione dopo il primo anno e comunque entro il tempo massimo previsto dal ravvedimento operoso (2 anni).
La liquidazione delle imposte è avvenuta comunque nei tempi (entro il primo anno).
Il ritardo è stato dovuto alla mancanza di documenti non indispensabili per il calcolo delle imposte.

Al momento della presentazione mi sono avvalso del ravvedimento operoso pagando i 32 € per ritardata presentazione: in realtà dovevano essere 61 perchè la presentazione è avvenuta dopo il primo mese dalla scadenza.
Non so adesso l'agenzia delle entrate cosa mi conteggerà !!!
Qualcuno conosce la materia ?
grazie
 

Nemesis

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Al momento della presentazione mi sono avvalso del ravvedimento operoso pagando i 32 € per ritardata presentazione: in realtà dovevano essere 61 perchè la presentazione è avvenuta dopo il primo mese dalla scadenza
Se il termine per la presentazione della dichiarazione non è scaduto da più di un anno, potresti (uso il condizionale, il perché vedi sotto) pagare con nuovo F23 (codice 672T) l'integrazione del versamento della sanzione già effettuato. In tal caso renderesti comunque efficace il ravvedimento operoso per il quale hai pagato in maniera "insufficiente".
N.B.: interpella l'Agenzia delle Entrate e chiedi conferma dell'importo esatto (non ho controllato la correttezza dell'importo da te indicato di 61 euro per il ritardo superiore a 30 gg.).
Ma, soprattutto, chiedi conferma del fatto che il termine per la presentazione della dichiarazione di successione non dovrebbe avere carattere perentorio. L'art. 50 del T.U. n. 346/90, infatti, nel testo vigente, dopo le modificazioni introdotte dall'art. 2 del D. Lgs. 473/1997 non prevede più una specifica sanzione per il ritardo della presentazione della dichiarazione, ma solamente per il caso di omissione della dichiarazione. E infatti la giurisprudenza di legittimità (Corte di Cassazione) ha sancito in alcune pronunce che la sanzione sarebbe dovuta solo se il ritardo trasmodi in una vera e propria "omissione" (la quale si verifica allorché, scaduto il termine, l'accertamento dell'Ufficio preceda la dichiarazione - tardiva - del contribuente). La questione però non è pacifica, sia in dottrina sia nella giurisprudenza. L'argomento è interessante e merita approfondimento. Prova perciò a sentire l'Agenzia delle Entrate per verificare il loro attuale comportamento.
 

a425035

Nuovo Iscritto
l'importo che mi consentiva di essere coperto fino al secondo anno era di 51.60. Interessante il fatto che si sia dato diverso valore alla OMESSA rispetto alla RITARDATA. La mia paura che che quelli dell'Agenzia delle Entrate livellino tutto anche se si tratta di due cose molto diverse ! Grazie
 

a425035

Nuovo Iscritto
Allora, ho ricevuto la comunicazione. io ho valutato male i tempi ovvero ho ritardato rispetto al limite del ravvedimento operoso ma per 19€ di differenza mi hanno conteggiato la sanzione come se non l'avessi presentata. Ho ricevuto una risposta dall'Agenzia delle Entrate nella quale dicono "l'orientamento dell’Agenzia è quello di equiparare la tardiva presentazione alla omessa presentazione...". Io pago nei tempi con lo "sconto" ma poi ho intenzione di avvalermi dell'autotutela. Non mi sembra corretto il fatto di venire equiparato a chi OMETTE la dichiarazione. saluti
 

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