Diego Palmetti

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Salve, possiedo il 45% di un appartamento piuttosto grande mentre mia sorella possiede il restante 55%
Allo stato attuale l'appartamento essendo comunicante con il suo tramite scala interna viene utilizzato esclusivamente da lei mentre io abito da tutt'altra parte e non posso usarlo.
Un nostro geometra ci aveva già preparato un progetto di divisione per rendere fruibile ad entrambi l'appartamento che è di circa 140mq + 30mq terrazzi + 140mq soffitta (da rifinire e con altezza variabile) e 200mq di giardino.
Ci aveva preparato anche una perizia di stima sul valore totale dell'immobile pari a 230.000 € fatta nel 2013.
Insomma, non potendolo usare vorrei dividerlo creando un secondo ingresso, ristrutturare, renderlo autonomo ed indipendente, ma mia sorella si oppone e vorrebbe comprare tutto lei ma per soli 50.000€ contro 75.000€ Minimi che mi sono stati stimati recentemente da un'agenzia ed erano circa 100.000€ nella vecchia stima del geometra.
A questo punto piuttosto che svendere vorrei sapere se dopo la mediazione obbligatoria che non potrebbe andare a buon fine...arrivando alla divisione giudiziale si rischia di mandare all'asta tutto l'appartamento ( stando così le cose vorrei solo dividere), i tempi ed i costi indicativi per concludere spero felicemente per entrambi tutta questa vicenda.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Se non concordate un valore e vuoi comuque sciogliere la comunione ti tocca andare da un Gudice...che farà periziare l' unità e chiederà chi voglia rilevarla.
Se nessuno accetta di pagare il valore determinato il bene viene messo all' asta e lo compra il miglior offerente (potete partecipare entrambe).
 
O

Ollj

Ospite
Alla corretta risposta di Dimaraz, aggiungo solo che, ove si potesse dimostrare l'agevole e non dannosa divisione/frazionamento dell'immobile, il Giudice, per legge sarà obbligato a scegliere tale soluzione (attribuendo così a cisacuno la propria quota parte anche fisicamente)
 

Diego Palmetti

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Se non concordate un valore e vuoi comuque sciogliere la comunione ti tocca andare da un Gudice...che farà periziare l' unità e chiederà chi voglia rilevarla.
Se nessuno accetta di pagare il valore determinato il bene viene messo all' asta e lo compra il miglior offerente (potete partecipare entrambe).

La proprietà è divisibile ed io chiederei proprio una divisione per sciogliere la comunione, invece mi stai dicendo che questa possibilità probabilmente non verrà neanche presa in considerazione e si va alla vendita prima tra noi e poi all'asta?
 

Diego Palmetti

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Proprietario Casa
Alla corretta risposta di Dimaraz, aggiungo solo che, ove si potesse dimostrare l'agevole e non dannosa divisione/frazionamento dell'immobile, il Giudice, per legge sarà obbligato a scegliere tale soluzione (attribuendo così a cisacuno la propria quota parte anche fisicamente)

Verrebbe così diviso secondo un progetto che già abbiamo: soggiorno/cucina, corridoio, camera da letto,bagno,soffitta e giardino sarebbero il mio nuovo appartamento, devo solo creare un ingresso, chiudere un muro, aprirne un altro e fare una scala per salire in soffitta.
Il suo sarebbe composto da soggiorno, cucina,due camere da letto, bagno, soffitta e giardino con scale ed ingressi già esistenti nella sua zona.
Chiaramente gli impianti idrici, elettrici vanno modificati e gli scarichi devono essere resi indipendenti.
 
O

Ollj

Ospite
Con la precisazione che, dato il contrasto tra i comunisti, la divisione seguirà alle perizie svolte da Ctu e Ctp. Un conto sono i desiderata, altro come il Giudice di fatto realizzerà la divisione.
Savo le sue pretese nonsiano irragionevoli, si può presumere che anche il suo progetto abbia delle
legittime aspettative.
Quello che è certo: se la divisione è fisicamente possibile e ciò non arreca danno alcuno, a ciascuno degli eredi spetta una quota parte "fisica" del bene e la vendita all'asta non potrà avvenire.
 

Diego Palmetti

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Con la precisazione che, dato il contrasto tra i comunisti, la divisione seguirà alle perizie svolte da Ctu e Ctp. Un conto sono i desiderata, altro come il Giudice di fatto realizzerà la divisione.
Savo le sue pretese nonsiano irragionevoli, si può presumere che anche il suo progetto abbia delle
legittime aspettative.
Quello che è certo: se la divisione è fisicamente possibile e ciò non arreca danno alcuno, a ciascuno degli eredi spetta una quota parte "fisica" del bene e la vendita all'asta non potrà avvenire.

Fisicamente vari tipi di divisioni sono possibili, i metri quadri del resto non sono pochi, dipende cosa significa che non deve arrecare danno alcuno...è chiaro che ci dovranno essere da ambo le parti delle spese per rendere indipendenti le due unità, se non arrecano danno quelle direi che per il resto nessuno possa sentirsi danneggiato, ricevendo esattamente quello che possiede.
 

Elisabetta48

Membro Senior
è chiaro che ci dovranno essere da ambo le parti delle spese per rendere indipendenti le due unità,
Prova a usare il ricorso al Giudice come arma di pressione nei confronti di tua sorella: arrivereste ugualmente alla divisione, dovreste ugualmente fare le spese per ottenerla fisicamente ma in più avreste i costi di nuove perizie e i tempi si allungherebbero. Penso che molti lavori rientrerebbero nell'agevolazione fiscale del 50% o del 65% che però ci sono solo fino a dicembre di quest'anno, poi si riducono. Visto che un progetto soddisfacente già lo avete, chi ve lo fa fare di andare dal Giudice?
Sei riuscito a convincere noi. Solo tua sorella non riesci a convincere? :)
 

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