simobn

Nuovo Iscritto
Conduttore
Salve a tutti i gentili membri del forum,
mi presento, mi chiamo Simone ho 27 anni e sono della provincia di Benevento.
Spero di aver scelto la sezione giusta (sono registrato da 2 minuti), in caso, chiedo cortesemente ai moderatori di spostare il thread.
Se, invece, ho scelto la sezione corretta vi spiego, molto brevemente, qual'è il mio quesito.
Vivo in una casa popolare con mia nonna dalla nascita (mia madre vive col suo compagno in un'altra città), non siamo proprietari e paghiamo regolarmente l'affitto.
Da un pò di tempo a questa parte, sto notando mio cugino di primo grado presentarsi sempre più spesso qui a casa con la fidanzata e mi è sorto un dubbio atroce.
In caso di morte di mia nonna (spero possa vivere per un altro millennio ma è impossibile), c'è il rischio che, un eventuale testamento o altro, possa far sì che io venga sbattuto fuori di casa per far posto all'eventuale famiglia di mio cugino? (sta per sposarsi)
Ho quasi 30 anni e, fortunatamente, lavorando, sto ristrutturandola e spendendo una barca di soldi per vari lavoretti.
Non ho paura di restare per strada, ho il semplice timore di "buttare al vento" i miei investimenti.
Ringrazio chiunque interverrà salutandovi con un grande abbraccio

Simone
 
O

Ollj

Ospite
Se i suoi timori sono relativi alla sola locazione:
Art. 6 l. n. 392/78
In caso di morte del conduttore, gli succedono nel contratto il coniuge, gli eredi ed i parenti ed affini con lui abitualmente conviventi.

Se però nonna facesse testamento in modo che ella non fosse erede...
Ha ben compreso come non avrà diritto alcuno sulla locazione (salvo diverso trattamento ex regolamento dell'Ente)
 

simobn

Nuovo Iscritto
Conduttore
Un infinito grazie Ollj per la celere risposta.
Se ho capito bene, quindi, gli eredi ed i parenti affini, se non abitualmente conviventi, non succedono nel contratto? Come potrei, infine, "dimostrare" di essere l'unico "convivente"?
 

simobn

Nuovo Iscritto
Conduttore
Perdonatemi se rispondo con un nuovo intervento ma non trovo il tasto per modificare quello precedente.
Ollj, non ho ben capito le ultime 2 frasi:

"Se però nonna facesse testamento in modo che ella non fosse erede...
Ha ben compreso come non avrà diritto alcuno sulla locazione (salvo diverso trattamento ex regolamento dell'Ente)"
 
O

Ollj

Ospite
Secondo ul Cc la condizione é duplice:
- essere erede
- essere convivente
Se sua nonna facesse testamento non indicandola tra gli eredi, lei (mancando la prima condizione) non potrebbe succedere nella locazione, la stessa cosa se vi fossero altri che, in assenza di testamento, divenissero eredi prima di lei (figli della nonna)
Unica possibilità: che l'Ente proprietario dell'immobile, preveda altre e più favorevoli condizioni (ad es. la sola convivenza) a suo favore.
 

simobn

Nuovo Iscritto
Conduttore
Adoro la "ricchezza" della lingua Italiana, reputandola al di sopra di molte altre ma, ahimè, il linguaggio giuridico non è mai stato il mio forte.
Perdonatemi se insisto ma non mi è ben chiara la siatuazione, o meglio, le 2 ipotesi:

Specifico che sullo stato di famiglia siamo presenti io, mia madre e mia nonna (quest'ultima ha 6 figli compresa mia madre).

IPOTESI 1 (con testamento a favore di uno dei suoi figli tranne mia madre) potrei essere cacciato di casa dopo averci vissuto per 27 anni se il testamento "lascia in eredità il fitto" ad uno/a dei miei zii?

IPOTESI 2 (senza testamento) i figli di mia nonna (miei zii), anche se non conviventi, avrebbero maggiori diritti di me che ci vivo da 27 anni?
 
O

Ollj

Ospite
Essendoci dei figli, lei per poter diventare erede necessita di una disposizione testamentaria a suo favore che la designi come tale.
Mancando tale qualità, ai sensi della legge citata, non potrà succedere nella locazione (potrà invece farlo sua madre, erede legittima in assenza di testamento e convivente).
Gli altri figli, non conviventi, nulla potranno pretendere (siano eredi o meno). Lei, non erede, potrebbe succedere nella locazione ove, in quanto semplice convivente, esistesse specifica previsione in tal senso dell'Ente proprietario dell'immobile.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
gli eredi ed i parenti affini, se non abitualmente conviventi, non succedono nel contratto?
L'art. 6, comma 1 della legge n. 392/1978 recita:
In caso di morte del conduttore, gli succedono nel contratto il coniuge, gli eredi ed i parenti ed affini con lui abitualmente conviventi.

Sono pertanto previsti due requisiti (che devono entrambi sussistere) per la successione nel contratto di locazione a uso abitativo in caso di morte del conduttore.

Il primo di tali requisiti (soggettivo), prevede che i successibili sono soltanto:
- il coniuge;
- gli eredi;
- i parenti (entro il sesto grado, che è la tua fattispecie);
- gli affini (non c'è uniformità di opinioni per quanto riguarda il grado; in ogni caso è irrilevante per la tua fattispecie).
Il secondo di tali requisiti (oggettivo), prevede l'abituale convivenza con il conduttore.

Riguardo al requisito soggettivo, la norma non prevede che gli eredi debbano essere anche parenti (beninteso, devono però aver abitualmente convissuto con il de cuius). Né prevede che i parenti debbano essere anche eredi (beninteso, devono però aver abitualmente convissuto con il de cuius).
 

simobn

Nuovo Iscritto
Conduttore
Siete stati chiarissimi vi ringrazio infinitamente!
Se posso chiedervi un ultimo consiglio un pò OT, se non vado errato, l'ente che assegnò la casa a mio nonno è l'ICP della mia cittá, ma su internet non trovò alcun sito web ufficiale, in caso intendessi recarmi direttamente nella sede della mia cittá, che documentazione dovrei chiedere? Una sorta di regolamento? O cosa?
Vi auguro una buona notte
 

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