quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Sto dibattendo con un commercialista se sia più utile e garantista una cambiale o un assegno bancario
chiaramente senza data o postdatato.

Io sostengo che nell'eventualità di mancato pagamento per mancanza di copertura sia più
garantista la cambiale...ma non ne sono certo.
Il professionista, fra l'altro ex quadro in una grande banca, sostiene il contrario ed è pronto
alla scommessa...
Oppure è la stessa cosa???
Non è teoria...sotto vi sono in ballo oltre 20mila euro concessi come prestito dalla mia
ormai famosa para-cognata che passa da un guaio all'altro...Ed io corro...
Chi da una mano a Quiproquo???
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
l'unica garanzia e' l'affidabilita del debitore . Verifica se ha garanzie quali proprietà , rendite finanziarie età. In caso di insolvenza e nessuna garanzia non solo non recuperi nulla ma se fai decreto ingiuntivo paghi l'avvocato ed il 3% di spese di registro anche se non recuperi nulla. Buona discussione fra meglio assegno o cambiale !
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
l'unica garanzia e' l'affidabilita del debitore . Verifica se ha garanzie quali proprietà , rendite finanziarie età. In caso di insolvenza e nessuna garanzia non solo non recuperi nulla ma se fai decreto ingiuntivo paghi l'avvocato ed il 3% di spese di registro anche se non recuperi nulla. Buona discussione fra meglio assegno o cambiale !
Grazie H.M. Almeno questo credo sia ben a conoscenza dei propisti...Ed io sono un propista. Il punto era ed è un altro. E chiedo a chi di noi due ne sa di più:
Si diceva: La cambiale è un titolo immediatamente esecutivo: è vero o no?
e che significa esattamente? E l'assegno non lo è? La procedura per il protesto
è la stessa??? I costi della stessa sono addebitati ad entrambi (creditore e debitore)
oppure scaricati tutti al creditore???
Poi vi è un aspetto giurisprudenziale con una nutrita produzione della Cassazione
che ha stabilito che a parte l'illeicità degli assegni posdatati o in bianco l'assegno
svolge la funzione di pagamento per una controprestazione già avvenuta...
mentre nel caso della cambiale la stessa è proiettata al futuro...( siamo al ridicolo
per non dire altro...) ma intanto gli avvocati ci si tuffano dentro...perchè questo
fa aumentare ancora di più l'incertezza e per loro questa è fonte di vita..
(dove sei Bettyboop???) Ma non divaghiamo. Le domande sono 5 e la mia considerazione sulla cassazione lasciamola alla fine. Grazie a chi vorrà intervenire. qpq.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
L’assegno e la cambiale sono entrambi titoli di credito, che danno al possessore il diritto di ottenere una determinata somma indicata sul titolo. Si tratta, quindi, di mezzi di pagamento, ma che presentano tra di loro sostanziali differenze.

La prima è che per emettere un assegno è indispensabile essere correntisti presso un istituto di credito, mentre non lo stesso dicasi per una cambiale, dato che questa può essere pagata anche in contanti alla scadenza.

Un secondo elemento di differenziazione sta nella scadenza. Chi emette un assegno non può variare la data di emissione. La conseguenza è che il creditore dovrà riscuotere entro 8 giorni da questa, se il titolo è stato emesso su piazza, entro 15 giorni, se è stato emesso fuori piazza, entro 20 giorni, se sarà incassato in uno stato diverso della UE e, infine, entro 60 giorni, se sarà incassati al di fuori della UE. Si considera su piazza un assegno emesso nello stesso Comune in cui sarà riscosso, diversamente è considerato emesso fuori piazza. Al di fuori delle suddette scadenze, il creditore ha ugualmente diritto ad incassare il credito, ma non può godere più delle stesse tutele previste per chi rispetta i termini, non potendo, ad esempio, effettuare la levata del protesto.

Una cambiale, invece, può prevedere un pagamento entro una certa data o a partire da una certa data o anche nessuna scadenza, in qual caso si considera pagabile a vista. Il creditore di una cambiale ha la possibilità di escutere i beni del debitore inadempiente, trattandosi di un titolo esecutivo.

A differenza dell’assegno, poi, la cambiale può essere pagata da un soggetto diverso rispetto a quello che l’ha emessa, pratica non possibile con l’altro titolo. La cambiale viene, poi, generalmente emessa per effettuare pagamenti morosi, in quanto è un titolo che assegna al creditore maggiori e più spediti diritti per i casi di inadempienza. Il debito si considera estinto, quando tutte le cambiali sono tornate in possesso del debitore, come se fungessero da ricevuta di pagamento, cosa che non accade per gli assegni .

Inoltre, la cambiale deve essere emessa con l’apposizione di una marca da bollo, senza la quale essa viene considerata non valida. Sappiamo che ciò non vale per l’assegno, con l’eccezione di quelli emessi senza la clausola di non trasferibilità, che scontano il pagamento di un’imposta di bollo da 2 euro. Ma anche in questo caso vi è una differenza, l’imposta di bollo da pagare per la cambiale è proporzionale alla somma indicata sul titolo, pari all’11 per mille, se si tratta di una cambiale pagherò o vaglia cambiario, al 12 per mille per le cambiali tratta. Nella prima ipotesi, si ha una promessa di pagamento da parte di chi ha emesso il titolo, nella seconda, l’emittente ordina a un soggetto trattario di pagare la somma indicata in favore del creditore.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Grazie Luigi...ma credo che ci siamo incrociati...puoi entrare nelle 5 domande
del mio ultimo post a cui aggiungo quella del post iniziale che qui ripeto
non prima di aver precisato meglio la discussione che dovrò affrontare con
il commercialista della mia cognatina, passa guai. Allora....
18 mesi or sono la "vispa Teresa" prestò 20mila euro ad una sua inquilina titolare
di una impresa di "consulenza" accettando in pagamento col nulla osta di quel
pelandrone del suo commercialista due assegni da 10mila uno scadente al 31
dic.2015 e l'altro al 31 dic.2016. Il giorno dopo la leggiadra fanciulla con
nonscialance(?) me lo disse...Andai su tutte le furie e lei spavaldamente:
"con i miei soldi faccio quel che mi pare"...Immediatamente scrissi una memoria
per il commercialista lamentandomi dell'accaduto e prevedendo con certezza
che la cosa sarebbe finita male. Puntualmente l'astuta "malandrina" solo 5 giorni
dopo la scadenza comunicò che non poteva pagarlo perchè il suo millantato
credito di circa 90mila euro era ancora di là da venire...solo col mio tempestivo
intervento riuscimmo ad ottenere un nuovo assegno senza data, altrimenti
scaduti gli 8 giorni non sarebbe più stato protestato...Poi ci disse che lei aveva,già
molto tempo prima, chiuso il conto dei due assegni. Bene. Il pelandrone ad oggi
non ha ancora provveduto a farsi sostituire anche il secondo assegno e si
permette di contrariarmi sul fatto che il primo obiettivo da raggiungere è
quello di farsi sostituire i due assegni con delle cambiali. La malandrina
che è molto acculturata conosce bene la differenza fra i due strumenti ed io
prevedo che non accetterà...In tal caso, sempre io, deciderò di correre subito
da un avvocato con le p....e e rovesciargli sul tavolo tutta la vicenda compresi i
due assegni...Altrimenti finirà che non solo perderà tutto compresi i canoni...dovremo anche pagarla per lasciare l'immobile. Meglio darli all'avvocato. Fra l'altro credo ci possano essere gli estremi per attivare il 643 del codice penale.
Credo di aver detto proprio tutto...E alla fine l'ultima domanda è:
faccio bene a chiedere la sostituzione dei due assegni con cambiali di vario importo e di varia scadenza??? Oppure come sostiene il pelandrone è meglio
tenersi gli assegni??? Di nuovo grazie a Luigi e a chi vorrà ancora esercitarsi
sul dilemma. qpq.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
la differenza potrebbe essere il costo di emissione del titolo, poi un protesto vale l'altro
Grazie anche a te moralista...il costo delle cambiali avrà il suo peso e si andrà
ad aggiungere alla grande differenza temporale fra un assegno senza data
e una cambiale con data certa...salvo, anche qui, che la cambiale pagabile
a vista debba essere costretta all'incasso dopo un certo numero di giorni.
Nel caso di assegni bancari sulla stessa piazza dei due attori il protesto
eventuale è di 8 giorni dalla data indicata, sia pure a posteriori...Per la cambiale
a vista non lo so se possa essere messa all'incasso dopo qualsiasi termine...
comunque sia, la legge sugli assegni parla chiaro: posdati o senza data sono
illeciti e ..nulli...(?) E dopo l'ultima sentenza della cassazione la "malandrina"
potrebbe farci diffidare da un avvocato a non mettere all'incasso gli assegni
e addirittura restituirli perchè "nulli"...Uno dei tanti esempi in cui la schizofrenia
formalistica che anima tutto l'ambito dei magistrati stravolge senza colpo ferire
la sostanza...premiando così i mascalzoni truffatori e tutta la trafila della
malavita. quindi l'ultima domanda (sto pensando a Luigi) è: Al posto di cambiali
con le date certe per l'incasso...è meglio cambiali a vista se non vi siano ostacoli
giuridici a tenerle in cassetto anche per anni??? Grazie a tutti. qpq.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
:disappunto:
e... comunque hai voglia a fare protesti, se è vuoto vuoto rimane. :disappunto:
Questo lo sapevamo già e l'abbiamo pure scritto. Intervieni sulla formalità (purtroppo) della cosa e lascia perdere l'aspetto che qui ti sentitizzo a mò
degli avvocati. "la coperta è corta..." Cappitto mi hai spiritosone senza freni???:disappunto:
 

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