Dimaraz

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è senz'altro un errore che potresti comunicare all'amministratore il quale può correggersi oppure trincerarsi dietro l'approvazione assembleare. Nel primo caso occorre rifare l'assemblea per l'approvazione del riparto di spesa; nel secondo bisogna spendere soldi per costringerlo a modificare la ripartizione.
Se in assemblea si è "chiaramente" approvato di ripartire sulla base della tabella A ... non è più errore dell'amministratore il quale anzi è tenuto a rispettare la decisione.
La cosa può essere contestata, con azione "vittoriosa" solo da assenti, contrari e astenutiventro i termini consentiti.
Sarebbe errore dell"amministratore , ed in quanto tale contestabile anche da chi ha votato a favore, solo se nella delibera non fosse indicata quale tabella/criterio ma si spiegaga solo l'intervento (verbale docet).
 

Dimaraz

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Rifare un'apposita assemblea può implicare una spesa più o meno analoga a quei 200 euro in contestazione. Dovendosi poi ritenere che questa potrebbe venire legittimamente messa a carico del condomino

Avvocato !!!! ...Non cadermi su una simile banalità.
Ne l'amministratore ne l'assemblea potrebbe mai addebitare i costi di una convocazione straordinaria per quanto inutile o futile che sia.
 

Antonio Abiuso

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Beato te che vivi di certezze assolute e inossidabili; io assai di meno e sarà forse per questo che talvolta incorro nell'ipotizzare qualche banalità che però mi risparmia in certi casi brutte sorprese.
 

Dimaraz

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Beato te che vivi di certezze assolute e inossidabili; io assai di meno e sarà forse per questo che talvolta incorro nell'ipotizzare qualche banalità che però mi risparmia in certi casi brutte sorprese.

Questa è una "ragionamento" che non ha attinenza
Una persona "di Legge" dovrebbe conoscere le norme per come sono scritte e non dovrebbe avere dubbi.
Che poi possa capitare che chi nell'esercizio delle sue funzioni commetta errori è tutta un'altra questione.
 

Antonio Abiuso

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Se mi citi una norma che vieti ad un'assemblea di deliberare un addebito di spesa a carico di chi l'ha colposamente provocata, te ne sarei pure grato. In questo mondo c'è sempre da imparare da chi ne sa di più.
 

Luigi Criscuolo

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Se in assemblea si è "chiaramente" approvato di ripartire sulla base della tabella A ... non è più errore dell'amministratore il quale anzi è tenuto a rispettare la decisione.
io credo che l'amministratore propone e l'assemblea ratifica. Il fatto che l'assemblea abbia approvato ciò non vuol dire che abbia inciso nella pietra uno dei 10 comandamenti. Dalla mia esperienza moltissime volte l'assemblea approva senza capire., anzi per non far emergere la propria ignoranza evitano di fare domande. Se l'amministratore riconosce di aver sbagliato non credo che l'assemblea possa mettersi di traverso e sostenere un criterio sbagliato di riparto di spesa. E' insostenibile, secondo me, una posizione del genere. Anche nel settore giudiziario nonostante i 3 gradi di giudizio di "cappellate" se ne sono fatte, quando è stato riconosciuto l'errore hanno annullato le sentenze (anche se il malcapitato s'è fatto un decennio di galera ed il risarcimento che gli danno fa più inca**are che rincuorare). .
 

Dimaraz

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Se mi citi una norma che vieti ad un'assemblea di deliberare un addebito di spesa a carico di chi l'ha colposamente provocata, te ne sarei pure grato. In questo mondo c'è sempre da imparare da chi ne sa di più.

Scusa eh... ma se replichi in tal modo allora ti rovescio la domanda: citami la norma di Legge che autorizza una semplice maggioranza condominiale ad addebitare una qualsiasi spesa comune ad un singolo partecipante al Condominio!!!
Dimostra la "majestatis" sia meritata... o dismetti il sarcasmo.
Non puoi???
No... non puoi citare alcun articolo di Legge a supporto perché non ne conosci uno che sia tale... perché non esiste nulla di simile in qualunque "Codice" in vigire nella Repubblica Italiana.
Tale "sospruso" sarebbe "perpetrabile" unicamente se fosse specificato in un RdC di tipo contrattuale o se tal delibera fosse approvata con 1000/1000 (in tal caso il problema nemmeno si pone).

Fatto escluso questa ultima particolarità la spesa andrà ripartita su base millesimale fra tutti i partecipanti... perché così stabilito dall'articolo 1123 del Codice Civile.
Vale per i costi dell'assemblea ordinaria, straordinaria (anche se su proposta di un singolo) financo per le spese postelegrafoniche di sollecito e compagnia bella.
Leggiti Cass. sent. n. 21965/2017 del 21.09.2017.

Ps.
"Ipotizzare banalità" per mantenersi in uno stato dubitativo che generi attenzione... è una prassi che devi fare mentalmente senza esternare... altrimenti rischi figuracce e perdita di stima.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Se l'amministratore riconosce di aver sbagliato non credo che l'assemblea possa mettersi di traverso e sostenere un criterio sbagliato di riparto di spesa.
L'amministratore ha il dovere di rispettare la volontà assembleare (fatto ovviamente esclusa l'esecuzione di reati).
Se il verbale riporta un criterio di riparto quello dovrà applicarsi anche se fosse palesemente "sbagliato" o approvato in difetto di maggioranza.
Chi ha da lamentarsi ha i modi e termini per impugnare.

All'amministratore e/o all'assemblea che volesse correggere il "misfatto" resta la sola via di una nuova formulazione e votazione.
 

basty

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Proprietario Casa
Se l'amministratore riconosce di aver sbagliato non credo che l'assemblea possa mettersi di traverso e sostenere un criterio sbagliato di riparto di spesa. E' insostenibile, secondo me, una posizione del genere. Anche nel settore giudiziario nonostante i 3 gradi di giudizio di "cappellate" se ne sono fatte,
L'amministratore ha il dovere di rispettare la volontà assembleare (fatto ovviamente esclusa l'esecuzione di reati).
Se il verbale riporta un criterio di riparto quello dovrà applicarsi anche se fosse palesemente "sbagliato" o approvato in difetto di maggioranza.
Chi ha da lamentarsi ha i modi e termini per impugnare.

Mettiamola in questo modo....
benchè ci siano ormai anche da noi dei talebani (del diritto,) c'è da sperare che l'amministratore sia sufficientemente umile da ammettere un suo eventuale errore, e così bravo da indurre l'assemblea ad approvare la correzione.
p.s.: commento non riferito specificatamente all'oggetto di questa discussione.
 

alberto bianchi

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Ma perché in Italia non si adotta la Common Law ? In 10/20 anni ci sbarazzemmo di inutili, assurde, pletoriche, leggi, leggine, leggiastre, regolamenti, etc.etc. ...e avremmo degli enormi risparmi tali da portare il Bilancio Statale in uno stato di decenza.
 

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