Direi che non è il caso di preoccuparsi anzitempo.

Sarà interessante leggere la direttiva quando verrà pubblicata il 14 dicembre. Tenendo presente che queste iniziative di difficile e/o costosa applicazione sovente subiscono modifiche e rinvii prima di diventare operative nei vari Stati membri dell'Unione.
 
Qui un articolo più dettagliato sull'argomento:


Premesso che il pacchetto potrebbe subire modifiche anche sostanziali prima dell’adozione da parte del collegio dei commissari, questi i punti salienti:

Per gli edifici vecchi la portata del rinnovo obbligatorio della classe energetica dovrà essere proporzionata e fattibile rispetto alla classe di partenza dell’immobile.

Agli Stati membri verrebbe richiesto di assicurare che dal 2027 gli edifici pubblici appartengano alla classe F e dal 2030 dovranno salire di una altro gradino alla classe E.

Gli edifici residenziali, case e appartamenti, dovranno rientrare almeno nella classe F da gennaio 2030 e salire alla classe E dal 2033.


Dal campo di applicazione della nuova norma saranno esclusi gli edifici storici.
 
Sono iniziative finalizzate alla realizzazione del Green Deal europeo.


Nel paragrafo relativo alla ristrutturazione degli edifici sta scritto che arriveranno finanziamenti importanti.
 
Già ritenevo una follia la direttiva che stronca il mercato dell’auto. Se inventano una analoga norma per l’edilizia, l’Italia torna al medioevo.
Vero che nel 2050 non ci sarò più (come presumo alcuni di voi): ma arrivare a vietare vendite e locazioni mi pare follia; demoliamo Firenze, Venezia e il 90% dei borghi italiani che l’hanno resa bella nei secoli, e costruiamo cubi in classe A?
Capisco la necessità di evitare sprechi energetici e sono sempre stato filo-europeista. Ma se Europa pone tra i suoi adempimenti primari, la lunghezza delle sardine pescate, non parlare di Natale, o ignorare la sostanziale divisione della natura in organismi maschili e femminili, per non turbare una minoranza o per compiacere a qualcuno, diventerà irrilevante. Politicamente e culturalmente.
 
demoliamo Firenze, Venezia e il 90% dei borghi italiani che l’hanno resa bella nei secoli, e costruiamo cubi in classe A?
Forse ti sfugge che si tratterà di passare gradualmente dalla classe G (la peggiore) a quella F e poi alla E.
Saranno esclusi dalla nuova norma gli edifici storici.
 
Non mi sfugge affatto: dove sta scritta la attribuzione di “edificio storico”? Certamente nessuno toccherà PalazzoVecchio, o “Palazzo Strozzi” ma hai idea della età media dei fabbricati italiani?
E non mi sfugge nemmeno il fatto che gli edifici vecchi di fine ottocento e primi anni 30- 40 del 900 in mattoni sono già I classe D.
Peccato che tutta l’edilizia anni ‘50-75 del 900 , sia in classe G, e comprende tutto il boom edilizio del dopoguerra: e spesso è la concretizzazione dei risparmi e frutto del cosiddetto benessere creatosi nel boom economico del secolo scorso. Quante sono le case di quel periodo, oggi ereditate da persone che mediamente vivono con stipendi da 1000-1500€, e Che hanno perso potere d’acquisto?
Spero che questi programmi siano affrontati con realismo e non con ideologismi che non fanno i conti con le persone. L’obiettivo è condivisibile, ma il percorso verso un mondo ideale noon può trascurare le persone reali
 

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