Lalla71

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Proprietario Casa
Buonasera, scusate la lungaggine, ma ho bisogno di aiuto e spero questa sia la sezione giusta... Nel 2022 ho venduto un appartamento in un condominio. In quel momento l'amministratore stava muovendosi per il bonus 110, e io avevo partecipato all'ultima assemblea condominiale, un mese prima del rogito, nella quale si è deliberato per affidare lo studio di fattibilità ad un General contractor. In quel momento ho pagato 400 € per lo studio di fattibilità, e mi era stato garantito che niente più avrei dovuto a tale titolo. L'amministratore mi ha poi consigliato di fare una scrittura privata tra le parti, dove scrivevo che mi accollavo come da delibera assemblare, gli oneri relativi alle parti esterne, che comunque mi rassicurava che non ci sarebbero state cifre da aggiungere perché i costi erano nel budget, mentre se ci fossero stati costi per opere interne sarebbero stati a carico dell'acquirente. Adesso a distanza di 3 anni dalla vendita appartamento, sono stata contattata dall'acquirente, che mi chiede un saldo di oltre 500 €, perché dopo lo studio di fattibilità, che era andato a buon fine, la ditta che doveva eseguire i lavori, diversa rispetto a quella iniziale, ha aperto una Cila. Poiché però nel frattempo sono state bloccate le cessioni del credito da parte delle banche, tutti i condomini hanno deciso di non fare più i lavori, perché avrebbero dovuto anticipare loro i soldi. A questo punto la ditta vuole essere comunque pagata per i costi sostenuti, e la nuova proprietaria dice che è una spesa che spetta a me. Ho chiesto che mi vengano mostrati I verbali delle assemblee successive alla vendita, per capire cosa sia stato eventualmente approvato dopo, ma l'amministratore mi dice che non ne ho diritto per la privacy, la nuova proprietaria mi dice che devo farmeli dare dall'amministratore e che la Cila era obbligatoria per andare avanti e che io con l'accordo tra le parti mi sono accollata tutte le spese. Vorrei un aiuto per capire bene se sono tenuta a versare quanto mi chiedono, io sarei al massimo disposta a dare la metà, visto che ho più volte chiesto nel corso degli anni notizie sui lavori, se venivano effettuati o meno, e nessuno mi ha mai risposto. Adesso hanno ritrovato il mio numero in rubrica. Allego copia del verbale di assemblea in mio possesso, quello da me firmato, è copia dell'accordo tra le parti. Spero di essere stata abbastanza chiara. Grazie a chi potrà aiutarmi
 

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Ma tu quando hai venduto? PRIMA dell’8 aprile 2022 data prevista per l’assemblea che doveva deliberare i lavori? (Se ho ben capito). In tal caso, perché hai accettato di farti carico delle spese per le opere esterne?
 
L'amministratore aveva garantito che non ce ne sarebbero state, mi ha consigliato una scrittura privata per escludere che mi fossero imputato invece spese aggiuntive per opere interne. Adesso mi dice che il 110 è stato una scommessa, e non vuole fornirmi nessun verbale di assemblee successive alla vendita perché dice che lui a me non deve nulla perché lui non prende più soldi da me. Io ho venduto dopo l'assemblea Dell 22 aprile, il rogito è del 30 maggio. La delibera era comunque a maggioranza, è io sarei stata l'unica a votare no. Io ho votato per approvare lo studio di fattibilità, quindi le verifiche urbanistiche ed edilizie per poter eventualmente accedere al bonus eho pagato per quello tutta la quota prevista. Lo studio era andato a buon fine, poi loro sono andati avanti con Cila ma hanno poi rinunciato per il sopraggiunto blocco della cessio e del credito. Nessuno, tra amministratore o acquirente, mi ha mai dato conto di nulla, e io ora dovrei pagare per la Cila?
 
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Io penso, anzi ne sono sicura, che loro abbiano fatto una nuova assemblea dove hanno deliberato per la Cila, ma non riesco ad averne copia. Secondo me quella è un passo aggiuntivo, che non dovrebbe essere a carico mio, visto che la Cila non è una verifica, ma una pratica edilizia. Io ero disposta anche a dare metà della nuova cifra richiestami all'acquirente, ma solo se mi fa vedere il verbale assembleare, ma si rifiuta di fornirmelo
 
Il mio geometra mi dice che a suo parere io dovrei pagare solo lo studio di fattibilità, e che la scrittura privata non ha un valore perché si riferisce ai lavori che comunque non sono stati fatti
 
E quello l'ho già pagato, ho versato 450 €, di cui 400 erano quelli richiesti per il mio appartamento, 50 per pagare anche la quota di un inquilino moroso che si è anche reso irreperibile da anni.
 
Secondo me l’acquirente dovrebbe mostrarti le delibere condominiali in base alle quali sono dovute le spese che vuol accollarti. Poi si discute se rientrano tra quelle che hai accettato di pagare con l’accordo privato.
 
Eh infatti, è quello che continuo a chiedere, ma mi dice che deve mostrarmele l'amministratore. E lui a sua volta mi risponde che non sta a lui per i motivi che ho detto prima, cioè che lui non mi deve nulla e che c è la privacy dei condomini
 
Eh infatti, è quello che continuo a chiedere, ma mi dice che deve mostrarmele l'amministratore. E lui a sua volta mi risponde che non sta a lui per i motivi che ho detto prima, cioè che lui non mi deve nulla e che c è la privacy dei condomini
Secondo me ha ragione l’amministratore. Non è tenuto a mostrarti le delibere successive alla vendita, da quando non sei più condomina.
Il tuo eventuale debito è nei confronti dell’acquirente con il quale ti sei impegnata ad accollarti al suo posto i lavori sulle parti comuni, ed è quindi lui che deve fornirti la documentazione comprovante la spesa, incluso, direi, il verbale di approvazione dei lavori.
Almeno cosi mi pare logico, ma senti anche altri pareri.
Tuttavia, potrei sbagliare ma credo che sia corretto considerare la spesa per la CILA parte di tale costo, visto che era funzionale all’intervento, anche se poi i lavori non sono stati portati avanti per i noti problemi.
Tutto sommato poteva andarti peggio se avessero eseguito i lavori.
 
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L'amministratore aveva garantito che non ce ne sarebbero state, mi ha consigliato una scrittura privata per escludere che mi fossero imputato invece spese aggiuntive per opere interne.
Ma il 22 aprile, cioè prima della vendita, cosa avete approvato?
Comunque le opere private nei singoli appartamenti, non su parti comuni, sarebbero state opzionali, no?
 

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