Il medico della casa

Membro Attivo
Esiste la convinzione quasi generalizzata che il Dipendente Pubblico, sia in qualche modo meno capace e/o meno affidabile di quello privato, vuoi perchè si parla spesso dei "fannulloni", e perchè si tende a pensare che ricoprano il proprio ruolo per raccomandazione e non per provate capacità professionali. La circostanza che rende il Lavoratore Pubblico quasi non licenziabile, accresce ulteriormente questa convinzione di protezione e di privilegio.
I tristi fatti appena accaduti in merito al naufragio della Costa Concordia, ci hanno invece mostrato con particolare crudezza, come il Comandante Schettino (Dipendente Privato) non valesse nemmeno un'unghia del Comandante De Falco (Dipendente Pubblico), nonostante una rilevante disparità retributiva.
Cosa ne pensate?
 

davidecarli

Nuovo Iscritto
Premetto che io sono un libero professionista. Quello che lei esplicita è di fatto una generalizzazione, un luogo comune. Ci sono dipendenti bravi e meno bravi, come liberi professionisti bravi e meno bravi. L'esempio che Lei porta non è però proprio calzante al 100%. Infatti, il Comandante De Falco, uomo competente e tutto di un pezzo è si dipendente pubblico, ma sopratutto un Militare con la M maiuscola e soggetto a tale ferrea disciplina.-
 

Il medico della casa

Membro Attivo
L'esempio che Lei porta non è però proprio calzante al 100%. Infatti, il Comandante De Falco, uomo competente e tutto di un pezzo è si dipendente pubblico, ma sopratutto un Militare con la M maiuscola e soggetto a tale ferrea disciplina.-
Con questo esempio ho voluto indicare due comportamenti estremi. Sul fatto che i militari siano soggetti ad una disciplina ferrea sono d'accordo anch'io (sono un ex Ufficiale), ma sempre in ambito militare, lei ha mai sentito parlare di Salvatore Parolisi?
Saluti
 

Il medico della casa

Membro Attivo
A Salvatore Parolisi viene contestato un reato al di fuori della sua professionalità e scaturito nell'ambito della sua vita privata.
Gentile Davide Carli,
il militare è tenuto a mantenere la sua condizione di militare in qualsiasi momento, che si trovi in servizio oppure no, che riguardi la sua vita privata o quella professionale. Deve inoltre mantenere fede ai suoi obblighi nei confronti della nazione e dei suoi cittadini in ordine all'etica dei suoi comportamenti ed atteggiamenti, dei quali deve sempre rispondere nei confronti sia dei superiori che dello Stato.
Quando ero militare, prima del 1989, mi (ci) era proibito anche solo avvicinarci alle varie Feste dell'Unità organizzate nelle varie città, benchè in abiti civili. Era un ordine da non discutere e da non commentare.
Sono d'accordo con te che i militari hanno un maggior senso dello stato, delle regole e del rigore. Penso anche, considerato quanto sia rischioso il lavoro che fanno, che siano pagati poco. Stessa cosa per le varie professioni simili come VVFF, Polizia, ecc.
Saluti
 

Il medico della casa

Membro Attivo
ciao medico della casa e touchè mi hai stupito. credevo non avessi alcuna stima dei lavoratori dipendenti.
Ciao arianna26,
io ho una grande considerazione per chiunque faccia il proprio dovere in maniera corretta. Possono essere statali, professionisti, missionari, pensionati, studenti o lavoratori in comunità. Ho inoltre un grande rispetto per chi non è in grado di "tenere il passo" e cade in un vortice più grande di lui, talvolta purtroppo senza via di uscita. La mia storia lavorativa è molto varia ed articolata, sono stato prima dipendente pubblico, poi privato di una piccola azienda, di una più grande, in seguito di una multinazionale. Mi sono messo in proprio, ho avuto dei dipendenti, ed ora lavoro come consulente professionista.
Ho avuto modo di conoscere dipendenti statali completamente imbecilli, così come ne ho conosciuto degli altri assolutamente eccellenti, per competenza, professionalità e comportamenti. Anche nel privato ho visto più o meno le stesse cose, ma senza gli estremi, ovvero non c'era nè il massimo della stupidità ma neppure il massimo della professionalità (benchè si ritenga vero il contrario).
Negli anni sono giunto alla conclusione che: " se è grande non funziona"
Quando una azienda, pubblica o privata non cambia, supera una certa dimensione, insorgono dei fattori interni (forse per motivi matematici), che la rendono inefficiente. Nel pubblico la si lascia così, nel privato invece viene messo in moto un meccanismo per correggere l'inefficienza, che costa più dell'inefficienza stessa. Ho migliaia di casi da descrivere. Chi paga queso stato di cose? Sempre e solo il cittadino, che l'azienda sia pubblica o privata non cambia. Ti faccio un esempio: il disastro della BP in Luisiana è costato un mare di soldi alle assicurazioni per il risarcimento dei danni da inquinamento, dovuto ad errori dei dirigenti BP. Le assicurazioni hanno spalmato le perdite su tutto il loro parco clienti, quindi io, tu e tutti gli altri cittadini mondiali paghiamo il petrolio un pochino in più per coprire il risarcimento assicurativo della BP.
Per concludere, anche in riferimento al Comandante De Falco che stimo ed ammiro, ritengo che la Pubblica Amministrazione sia un enorme serbatoio di professionalità inespresse e sottopagate. Oltre alle liberalizzazioni care al nostro Presidente Monti, che a mio parere porteranno a ben pochi risultati, si dovrebbe lavorare in maniera seria sulla funzionalità dello Stato. Uffici, Tribunali, Ospedali, Scuole e tutte le altre strutture Pubbliche dovrebbero essere messe in condizioni di dare il meglio di se stesse, anche con aumenti retributivi legati alle prestazioni rese.
Ho detto davvero cose irrealizzabili?
Saluti
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
Ciao arianna26,
io ho una grande considerazione per chiunque faccia il proprio dovere in maniera corretta. Possono essere statali, professionisti, missionari, pensionati, studenti o lavoratori in comunità. Ho inoltre un grande rispetto per chi non è in grado di "tenere il passo" e cade in un vortice più grande di lui, talvolta purtroppo senza via di uscita. La mia storia lavorativa è molto varia ed articolata, sono stato prima dipendente pubblico, poi privato di una piccola azienda, di una più grande, in seguito di una multinazionale. Mi sono messo in proprio, ho avuto dei dipendenti, ed ora lavoro come consulente professionista.
Ho avuto modo di conoscere dipendenti statali completamente imbecilli, così come ne ho conosciuto degli altri assolutamente eccellenti, per competenza, professionalità e comportamenti. Anche nel privato ho visto più o meno le stesse cose, ma senza gli estremi, ovvero non c'era nè il massimo della stupidità ma neppure il massimo della professionalità (benchè si ritenga vero il contrario).
Negli anni sono giunto alla conclusione che: " se è grande non funziona"
Quando una azienda, pubblica o privata non cambia, supera una certa dimensione, insorgono dei fattori interni (forse per motivi matematici), che la rendono inefficiente. Nel pubblico la si lascia così, nel privato invece viene messo in moto un meccanismo per correggere l'inefficienza, che costa più dell'inefficienza stessa. Ho migliaia di casi da descrivere. Chi paga queso stato di cose? Sempre e solo il cittadino, che l'azienda sia pubblica o privata non cambia. Ti faccio un esempio: il disastro della BP in Luisiana è costato un mare di soldi alle assicurazioni per il risarcimento dei danni da inquinamento, dovuto ad errori dei dirigenti BP. Le assicurazioni hanno spalmato le perdite su tutto il loro parco clienti, quindi io, tu e tutti gli altri cittadini mondiali paghiamo il petrolio un pochino in più per coprire il risarcimento assicurativo della BP.
Per concludere, anche in riferimento al Comandante De Falco che stimo ed ammiro, ritengo che la Pubblica Amministrazione sia un enorme serbatoio di professionalità inespresse e sottopagate. Oltre alle liberalizzazioni care al nostro Presidente Monti, che a mio parere porteranno a ben pochi risultati, si dovrebbe lavorare in maniera seria sulla funzionalità dello Stato. Uffici, Tribunali, Ospedali, Scuole e tutte le altre strutture Pubbliche dovrebbero essere messe in condizioni di dare il meglio di se stesse, anche con aumenti retributivi legati alle prestazioni rese.
Ho detto davvero cose irrealizzabili?
Saluti

No. hai detto cose che richiederebbero riforme fatte da persone serie competenti ed oneste. invece viviamo in un paese dove ti fanno frequentare una scuola per abilitarti all'insegnamento, poi la privano di valere ventilando un concorso, poi.. poi.. io a mia figlia auguro di trovarsi un bel lavoro all'estero. Io ho già le valigie mentali pronte per seguirla.
 

Il medico della casa

Membro Attivo
Un'altra cosa che il neo Presidente Monti non ha fatto, ma avrebbe dovuto fare, è lavorare affinchè l'energia elettrica possa costare meno in Italia. Tante aziende italiane stanno delocalizzando all'estero anche perchè produrre qualsiasi cosa da noi costa troppo, a causa dei costi energetici. L'impatto della liberalizzazione dei taxi, dei notai, ecc sull'industria sarà veramente minimale. Se avessero ridotto i costi dell'energia elettrica, forse grandi gruppi come Alcoa avrebbero mantenuto in Italia le loro unità produttive.
Saluti
 

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